Nesti: "Il Toro non è attrezzato per la A diretta"
Abbiamo intervistato in esclusiva Carlo Nesti, giornalista e opinionista televisivo, e con lui analizzato la serie B. la Sampdoria è la squadra più competitiva seguono Bari, Brescia, Padova e Torino e in terza battuta Livorno, Reggina e Varese. Il Verona sarà la squadra rivelazione, mentre quella più spettacolare il Pescara di Zeman. Al Torino servono altri innesti per ambire alla A diretta e soprattutto Ogbonna, ma anche Bianchi devono rimanere.
Come sarà la serie B di quest’anno?
“Osservando le varie squadre la griglia di partenza potrebbe essere questa: in pole position metto soltanto la Sampdoria, poi in seconda linea quattro (in ordine alfabetico) Bari, Brescia, Padova e Torino e in terza linea altre tre Livorno, Reggina e Varese (sempre nominate in ordine alfabetico)”.
Le squadre che appartengono a questa griglia, anche se il calciomercato non è ancora concluso, si sono effettivamente rafforzate rispetto allo scorso campionato ed hanno delle rose equilibrate oppure hanno apportato solo qualche modifica perché erano già competitive?
“La Sampdoria, a mio giudizio, è preparata ad hoc per la serie A sia per il parco giocatori sia per l’allenatore. I blucerchiati, avendo preso un attaccante come Bertani e trattenuto un capitano motivato come Palombo, hanno reso la rosa ancor più competitiva. Comunque al di là dei nomi credo veramente che la Samp sia attrezzata per venire in A, anche se in questo pre-campionato più volte abbiamo sentito i diretti interessati alzare dei muri di umiltà dicendo che non sono ancora a posto e pronti, ma penso che si sia trattato di un po’ di pre-tattica perché, considerando la solidità della società e l’entusiasmo immutato della piazza, davvero la Sampdoria sarà una delle due squadre che andranno direttamente in massima divisione”.
Sampdoria e Padova, due squadre che ambiscono alla A, hanno pareggiato nel primo anticipo. Un buon risultato per il Torino che in quanto ad ambizioni non è da meno e che sarà impegnato nella non proibitiva trasferta ad Ascoli?
“Alla prima giornata qualsiasi risultato va bene, perché è troppo presto fare delle valutazioni ed è prematuro giudicare qualsiasi punteggio. Anche perché abbiamo assistito più volte, sia in A sia in B, a formazioni che all’inizio, come l’Udinese nello scorso campionato, avevano incassato una serie pazzesca di sconfitte consecutive e alla fine sono arrivate in zona Champions. Per cui direi che va fatta solo la valutazione che il campionato di B è iniziato bene in un clima che poteva essere ostile da parte del pubblico, soprattutto per quanto riguarda lo sciopero dei giocatori di serie A e invece, come dicevo, è iniziato bene perché le due squadre hanno giocato una gran bella partita e hanno dimostrato effettivamente di essere due squadre da promozione”.
Il Torino forse è la squadra più attesa perché manca da troppo tempo dalla serie A e ha l’obiettivo di piazzarsi nei primi due posti. E’ attrezzata per farlo?
“Al momento il Torino non è attrezzato per arrivare nei primi due posti e vale la pena aspettare gli ultimi giorni di mercato. Dico che non bisogna tanto vedere chi può arrivare, ma chi può andar via. Un conto è il Torino con Ogbonna e Bianchi e un conto senza. Secondo me in ordine d’importanza un Torino senza Ogbonna, se anche restasse Bianchi, sarebbe una squadra fortissimamente penalizzata e a mio giudizio esposta sicuramente alla contestazione da parte della piazza, perché non sarebbe ammissibile avere messo in mano a Ventura una difesa, che tra l’atro è stata l’aspetto migliore di questa squadra nel pre-campionato, abbastanza imperforabile e basata al settantacinque per cento proprio su questo giocatore e poi toglierlo negli ultimi giorni di mercato e a campionato già iniziato. Togliere l’elemento chiave della difesa sarebbe assurdo e mi auguro che Cairo non faccia una cosa di questo genere, anche a fronte di una grande offerta e di una cifra superiore ai 12 milioni di euro, perché non esisterebbero i tempi per investire una parte di quei soldi per prendere un giocatore che sia all’altezza di Ogbonna. Il mio auspicio, naturalmente, è che né Ogbonna né Bianchi vadano via e con questi due giocatori allora potremmo iniziare a ragionare sul fatto che il Torino nell’arco della stagione possa approfittare delle lacune altrui e competere anche per le prime due posizioni, però, ripeto, al momento non è competitivo per la A diretta”.
Tutti gli anni ci sono squadre che sorprendono, a suo giudizio chi si rivelerà tale?
“Il Verona può essere la squadra sorpresa, nonostante la sconfitta di ieri sera inflittale dal Pescara, anche perché siamo ormai abituati che non c’è una grande differenza fra la serie B e la Lega Pro prima divisione; lo hanno dimostrato lo scorso anno il Novara e il Varese, nel senso che le squadre che conservano una certa ossatura e arrivano lanciate dalla Lega Pro spesso riescono a fare un gran campionato in B e addirittura arrivare in A, come ha fatto il Novara, o comunque avvicinarsi molto. Secondo me il Verona è una squadra che ha queste caratteristiche. Mentre ritengo che la squadra destinata a divertire di più, nel bene e nel male per gol fatti e incassati, naturalmente sarà il Pescara di Zeman”.