Nessuna risposta certa da parte delle istituzioni sulla data della ricostruzione del Filadelfia
“Diteci la data precisa della ricostruzione dello stadio Filadelfia” questa la reiterata richiesta fatta ieri sera da parte dei tifosi del Toro durante il consiglio aperto della Circoscrizione IX di Torino. La domanda era rivolta in particolar modo all’assessore allo sport del comune di Torino Stefano Gallo, ma anche al rappresentante del Torino Fc nella Fondazione Filadelfia e braccio destro di Urbano Cairo Giuseppe Ferrauto e a quello della Regione Piemonte Gianluca Vignale. Una risposta esauriente e certa non c’è stata, solo Ferrauto e Vignale hanno fatto qualche ipotesi sulla tempistica: Ferrauto ha detto che “Siamo vicinissimi a rivedere il Filadelfia. Nell’ultimo Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Filadelfia è stato deliberato il bando per ottenere l’assegnazione di un mutuo coperto dalla legge regionale, i soldi stanno arrivando e quindi si potrà avere il Filadelfia nel giro di un paio di anni, facciamo tutti in modo che il Filadelfia si faccia”.
Vignale ha affermato che “E’ fondamentale che il progetto venga dispensato dal collegio dei fondatori perché solo dopo questo atto potremmo istituire il bando per il progetto definitivo. I tempi non saranno brevi e, come ha detto il dottor Ferrauto, ci vorranno almeno un paio d’anni. Nel CdA di lunedì prossimo sarà individuato l’istituto di credito con il quale accendere il mutuo per finanziare i 3,5 milioni di euro che stanzierà la Regione Piemonte, stessa cifra sarà messa a disposizione dal Comune di Torino e un milione dal Torino Fc tramite la Fondazione Mamma Cairo. Realisticamente disporremo del progetto entro l’estate del 2014 e potremmo iniziare a costruire l’impianto nel 2015, dalla posa della prima pietra al termine dei lavori ci vorranno dai dodici ai diciotto mesi”.
Gallo ha sottolineato che “Da quando sono assessore allo sport del Comune di Torino ho mantenuto tutti gli impegni presi, quindi sarà così anche per il Filadelfia. Affermo che i 3,5 milioni di euro sono stati messi a bilancio e stanziati su tre anni. Il bilancio del Comune non è pluriennale e per legge dello stato deve essere approvato dagli enti locali alla fine dell’anno e noi l’abbiamo approvato ieri, chiunque può controllare. La ricostruzione del Filadelfia è un’opera pubblica di edilizia sportiva e come tale deve seguire un iter che non è allungabile o accorciabile a piacimento. Io il Filadelfia lo avrei ricostruito ieri, ma ci sono delle tempistiche vincolanti che vanno al di là delle risorse economiche. La Fondazione deve attenersi a leggi e normative e i tempi e i finanziamenti del Comune sono collegati a due fattori: il piano finanziario di un’opera pubblica che prevede più finanziatori e l’iter che deve rispettare le leggi. L’erogazione dei soldi da parte del Comune non è vincolata a una data assoluta perché dipende dai finanziamento degli altri soci e trattandosi di un’opera pubblica è obbligatorio attenersi ai passaggi previsti dalla normativa dei lavori pubblici, quindi il finanziamento che il Comune ha messo a verbale sarà dato quando la fondazione avrà approvato il progetto sportivo e questo sarà fatto in tempi brevi. Solo quando l’iter sulle opere pubbliche previsto dalla legge sarà completato si potrà procedere con gli appalti e quando sarà aggiudicato l’appalto il Comune erogherà i fondi”.
Alle dichiarazioni dell’Assessore Gallo il Presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata e del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata nonché membro del CdA della Fondazione Domenico Beccaria ha ribattuto: “Ecco avete assistito alla scusa ufficiale con la quale il Comune di Torino non verserà quanto dovuto entro il 31 dicembre di quest’anno, il 2013”.
Per la cronaca all’inizio del consiglio aperto della Circoscrizione IX di Torino gli architetti Martinetto e Bo avevano illustrato il progetto preliminare sia della parte sportiva sia di quella culturale, quindi del Museo del Toro, che costituiranno il rinato Filadelfia. Progetti, va specificato, che non sono quelli definitivi, ma che sono funzionali: il primo alle richieste del Torino Fc per far allenare la prima squadra e la Primavera, quest’ultima anche per disputare le partite ufficiali casalinghe, nel luogo dove sorgeva lo stadio del Grande Torino e il secondo per dare la naturale collocazione alla Storia del Toro, ovvero al Museo. Museo ideato in base a criteri moderni quindi con annessi shop e luogo di ristorazione che servono per autofinanziare i progetti culturali, poiché il Museo del Toro è l’unico al mondo fra i musei delle squadre di calcio che non è legato alla società sportiva e di conseguenza non riceve da essa neppure un centesimo di euro, ma vive solo ed esclusivamente grazie all’impegno in termini di tempo e di soldi dei tifosi. Il progetto sportivo prevede un budget di 8 milioni di euro, coperti dai fondi che verranno stanziati da Comune, Regione Piemonte e Torino Fc, mentre il progetto culturale avrà dei costi che si aggirano intorno ai 3-4 milioni di euro che devono essere ancora reperiti e che si stanno cercando.
Il Filadelfia è stato abbattuto definitivamente il 10 aprile 1998 e a oggi, 14 novembre 2013, non si sa ancora la data certa della ricostruzione, i tifosi-cittadini-elettori del Toro quanto devono ancora aspettare? “Il tempo è l’unico capitale che un essere umano ha ed è l’unico che non può permettersi di perdere” disse Thomas Alva Edison.