Nessun nuovo attaccante arriverà a gennaio: parola di Cairo

Il presidente del Torino ha stroncato le voci d’interessamenti da parte del club relativi a Giuseppe Rossi e a Simone Zaza.
12.10.2017 13:30 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Nessun nuovo attaccante arriverà a gennaio: parola di Cairo
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Con l’infortunio di Belotti, lesione primo-secondo grado del legamento collaterale e capsulare mediale del ginocchio destro avvenuto sul finire della partita con il Verona, erano iniziate a circolare voci di possibili interessamenti da parte del Torino riguardanti attaccanti da monitorare in vista del mercato di gennaio. A parte che il “Gallo” dovrebbe, il condizionale è d’obbligo quando si tratta di recuperare da infortuni, tornare a disposizione di mister Mihajlovic fra la fine di questo mese e l’inizio del prossimo, nella peggiore delle ipotesi dopo la sosta del campionato per gli spareggi per accedere al Mondiale in Russia della Nazionale, quindi, in teoria il problema si risolverebbe ampiamente prima dell’inizio del mercato di gennaio. Tenuto conto di questo, però, va anche capito perché certe voci avevano e sicuramente continueranno a circolare, infatti, sono alimentate dal fatto che Boyé e Berenguer non convincono del tutto e che Sadiq a oggi è da considerarsi un mistero poiché non ha mai giocato neppure un secondo e nella scorsa stagione al Bologna era sceso in campo pochissimo, anche a causa di un piccolo distacco del malleolo mediale della caviglia sinistra, causato da un trauma contusivo-distorsivo subìto nel corso di un allenamento, che lo aveva costretto a subire un intervento chirurgico volto all’asportazione di un frammento osseo, ma dopo essere guarito non era riuscito a convincere Donadoni a concedergli spazio.      

Ieri TMW Radio ha intervistato il presidente Cairo e immancabilmente è stata fatta una domanda sulla possibilità che a gennaio, ma anche prima, il Torino possa prendere un altro attaccante e nello specifico Giuseppe Rossi ora svincolato. Nei ultimi giorni era circolato con una certa insistenza anche l’eventuale interesse del club granata per Zaza che sta giocando nel Valencia e che, forse, non disdegnerebbe di tornare in Italia nella speranza di tornare a far parte del giro della Nazionale in vista della possibile qualificazione per il Mondiale in Russia.  Alla domanda, appunto, se Giuseppe Rossi potrebbe essere un’idea per l’attacco Cairo ha risposto: “Credo che stia ancora recuperando. Gli dico in bocca al lupo, ma non pensiamo a lui. E non pensiamo ad alcun altro attaccante, abbiamo Sadiq e altre alternative. Avendo Belotti, devi avere alternative che possano giocare pochi minuti: il povero Sadiq non ha fatto alcun minuto. Se, invece, avessimo un altro giocatore abituato a giocare, avremmo qualche problema”.

Più chiaro di così Cairo non poteva essere. Ed era facilmente ipotizzabile che il Torino a gennaio non avrebbe investito soldi su un attaccante perché quest’estate oltre a tenere Belotti, nessuno si è presentato con i cento milioni della cosiddetta clausola rescissoria fissata da Cairo, sono stati presi anche Berenguer costato ben 5,5 milioni più 1 eventuale di bonus e Niang in prestito oneroso per 2 milioni, ma con obbligo di riscatto a 12 e più 1 di eventuali bonus legati ai gol che segnerà. Tenendo conto che per l’attacco fra i soldi già versati e quelli che il Torino dovrà versare spenderà 19,5 milioni più altri 2 per eventuali bonus è impensabile che ne investa altri a gennaio o che pensi di prendere un giocatore talentuoso come Giuseppe Rossi, ma sfortunatissimo per i ripetuti e gravi infortuni che gli sono successi in questi anni, anche se basterebbe pagargli l’ingaggio in quanto svincolato. Senza dimenticare che due estati fa ci furono importanti investimenti per Ljajic e Falque, quest’ultimo definitivamente passato al Torino  il 4 gennaio 2017 con sei mesi d’anticipo sugli accordi presi in precedenza con la Roma. Cairo attentissimo a far quadrare i conti e a mantenerli in attivo non eccede mai in spese, fossero anche in parte giustificate dal rendimento in campo non del tutto soddisfacente di qualche giocatore. Che tutti si mettano l’animo in pace e non sperino in arrivi di attaccanti nella sessione di mercato di gennaio, semmai se ne riparlerà in estate, quando gli scenari saranno ben diversi e legati alla cessione di Belotti e magari di Ljajic, soprattutto se disputerà buon un Mondiale. Ci sarà tempo per questi sviluppi. Adesso Mihajlovic sa che può contare su Belotti, appena sarà guarito, Berenguer, Boyé, Edera, Falque, Ljajic e Sadiq, citati in rigoroso ordine alfabetico, è inutile perdere tempo e ipotizzare altri arrivi.