Moretti espugna San Siro e punisce un Inter troppo poco concreta

Partita senza emozioni fino al gol finale. Torino attento a difendersi e più incisivo nel secondo tempo dopo l’ingresso di Maxi Lopez. Inter gran possesso palla, ma sterile. Andreolli e D’Ambrosio infortunati. Debutto in serie A per Donkor.
25.01.2015 18:31 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Moretti espugna San Siro e punisce un Inter troppo poco concreta
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© foto di Federico De Luca

Si scatena la gioia del Toro allo scadere grazie a Moretti che con il suo gol partita ha trasformato una gara avara di emozioni in un tripudio per i granata e in un grande rammarico e cocente delusione per i nerazzurri. La rete di Moretti, arrivata nell’ultima azione della partita a pochi secondi dal novantaquattresimo, ha premiato il Torino che ha chiuso la gara attaccando l’Inter e ha regalato la prima vittoria dell’era Cairo contro una delle cosiddette grandi e vittoria granata a San Siro che mancava da ventisette anni. Soprattutto porta la squadra all’undicesimo posto in classifica, in coabitazione con il Sassuolo, aumentando il margine di sicurezza dalla zona calda della retrocessione e proiettandola verso la parte sinistra della classifica, che adesso diventa un traguardo raggiungibile. Se ci si aspetta dal Torino un cambio di passo e un girone di ritorno migliore di quello d’andata inizio più promettente non poteva esserci. Fa piacere che il gol partita sia stato realizzato da Moretti perché fa parte di quella categoria di calciatori di assoluta affidabilità e serietà che troppo spesso fanno la differenza nelle squadre, ma che ci si dimentica di elogiare e ringraziare dando per scontato che esistono e facendoli passare in secondo piano rispetto ad altri giocatori che sono più personaggi capaci di prendersi la scena magari anche con giocate spettacolari, ma che non hanno quella continuità che garantisce la concretezza quotidiana.

 

Tutto bene quel che finisce bene per il Toro, ma questo non deve far dimenticare che la partita fra Inter e Torino è stata mediocre. Entrambe le squadre in campo potevano fare di più e solo il gol finale scaturito da un calcio d’angolo ha cambiato uno zero a zero che avrebbe rispecchiato perfettamente quanto era stato prodotto: il Torino ha impostato la partita sul difendersi e provare a ripartire nella speranza di trovare il colpo vincente, ma troppo spesso o non è riuscito ad arrivare al tiro finale o non ha inquadrato lo specchio della porta. L’Inter ha pressato i granata con azioni prolungate senza però avere nessuno dei suoi uomini veramente capace di saltare l’avversario e rendersi pericolosa dalle parte di Padelli, se non con qualche raro tiro che in quanto a tasso di difficoltà era ordinaria amministrazione per qualsiasi portiere. Per il resto la squadra di Mancini si è più volte trovata murata dalla difesa granata attenta a non farsi sorprendere. In mezzo al campo qualche passaggio di troppo è stato sbagliato da entrambe le squadre e tutti gli attaccanti non sono riusciti a fare la differenza, soprattutto quelli dell’Inter. Da Icardi, Palacio, Podolski, Shaqiri e Kovacicci ci si aspetta di più. Mancini ha dovuto rinunciare ad Andreolli alla fine del primo tempo e poi nella ripresa anche a D’Ambrosio per problemi muscolari ai flessori della gamba destra e questo può aver un po’ condizionato la sua squadra che era già in emergenza in difesa, ma la scelta di sostituire Podolski, per altro mai veramente incisivo, con il giovane Donkor quando in panchina c’era Hernanes sicuramente più esperto, capace di saltare l’uomo, dotato di tiro dalla distanza e con un discreto fiuto per il gol, lascia un po’ interdetti. Ventura invece nella ripresa inserendo Maxi Lopez al posto di Martinez ha permesso ai suoi di avere maggiore incisività e di uscire più facilmente dalla propria metà campo. La coppia d’attacco formata da Quagliarella e Maxi Lopez sembra la più adatta a far salire la squadra e di conseguenza a creare più pressione agli avversari.

 

Se l’Inter vuole veramente puntare al terzo posto Mancini e i giocatori dovranno lavorare molto per provare a centrare l’obiettivo, non basta crederci bisogna anche arrivarci. Il Torino attende sempre che arrivi dal mercato un regista che detti i tempi di gioco, continua a mancare ed è imprescindibile. La squadra granata ha anche bisogno di una mezz’ala destra perché Benassi alterna ancora giocate interessanti ad altre dove perde ingenuamente la palla o non è preciso nel passaggio, deve crescere e molto probabilmente lo farà, però in organico nel ruolo c’è come unica alternativa il solo Basha, che è appena rientrato da infortuni che lo hanno tenuto lontano per nove mesi. Farnerud è più concreto di El Kaddouri che anche oggi quando ha fatto il suo ingresso in campo non ha inciso come è nelle sue possibilità. Si sono veduti poco insieme Quagliarella e Maxi Lopez perché l’argentino è appena approdato in granata, ma insieme formano la coppia d’attacco che ha più feeling, puntare con decisione su di loro potrebbe essere una mossa che ripaga, utilizzando Martinez e Amauri come alternative e se magari arrivasse anche un altro attaccante non guasterebbe. Alla fine della sessione di calciomercato mancano otto giorni, non si può dormire sugli allori della vittoria sull’Inter c’è la parte sinistra della classifica da raggiungere e l’opportunità di arrivare almeno agli ottavi di finale d’Europa League.