Mentalità vincente e non pensare che il pari a Napoli vada bene

I granata devono dare continuità agli ultimi risultati positivi. I partenopei sono alla ricerca della prima vittoria in campionato in casa. Ventura in attacco potrebbe riproporre la coppia Quagliarella-Amauri.
05.10.2014 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Mentalità vincente e non pensare che il pari a Napoli vada bene
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Senza presunzione però il Torino non può scendere in campo al San Paolo pensando che tornare a casa con un pareggio sarebbe un buon risultato, spesso nel calcio chi ha questo atteggiamento finisce poi con il perdere o, nella migliore delle ipotesi, con l’avere dei rimpianti pensando che con un po’ più di determinazione la partita sarebbe finita con un altro risultato. Che il Napoli abbia alcuni giocatori più forti di quelli del Torino, senza voler assolutamente sminuire chi indossa la maglia granata, è indubbio, questo però non significa che la squadra di Ventura pur consapevole di ciò non debba puntare alla vittoria, poi sarà il campo a decretare il verdetto finale, ma provarci è indispensabile perché chi si accontenta è perduto e soprattutto non c’è crescita quando si pensa prima di tutto a non subire troppi danni.

 

Qualcuno riterrà però che pareggiare a Napoli sarebbe comunque per il Torino un buon risultato, certo che lo sarebbe se l’andamento della partita evidenziasse che in campo le due squadre si sono equivalse, non lo sarebbe assolutamente se a priori si considera il pari il miglior risultato; non lo sarebbe neanche se si affrontassero Real Madrid, Bayern Monaco, Atletico Madrid, Barcellona, Manchester City e Manchester United, tutte squadre che nelle ultime stagioni sono state ai vertici del calcio europeo. Per ragioni differenti il Torino e il Napoli hanno avuto un inizio di stagione non del tutto positivo, soprattutto i partenopei, ma nell’ultimissimo periodo entrambe le squadre sembrano aver trovato un certo equilibrio e quindi sono chiamate a confermare questo trend. I granata hanno vinto a Cagliari, pareggiato con la Fiorentina e battuto il Copenhagen, gli azzurri hanno pareggiato con il Palermo e battuto Sassuolo e Slovan Bratislava, ma sono ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato in casa.

 

Benitez ha indicato con quale atteggiamento dovrà scendere in campo questa sera la sua squadra: sin prisa y sin pausa, senza fretta e senza riposo, giocando non solo con il cuore, ma anche con il cervello. Il Napoli dovrà essere veloce e preciso nei passaggi e intelligente nel pressing in modo da sorprendere il Torino e non cadere nella trappola dei granata costituita dal palleggio prolungato in attesa di ripartire. Il Torino dal canto suo dovrà usare muscoli e fantasia in modo da arginare Higuain, Hamsik e Callejon e creare la situazione favorevole per Quagliarella e Amauri in modo che possano segnare, al San paolo è molto probabile che si torni alla coppia d’attacco formata da due punte di ruolo. Ballottaggio fra Maksimovic e Jansson per un posto in difesa, ma non è da escludere che a Glik sia concesso un turno di riposo facendolo accomodare in panchina pronto però ad essere utilizzato in caso di bisogno. Bruno Peres dovrebbe essere riproposto sulla fascia destra con il conseguente spostamento a sinistra di Darmian (unico granata convocato da Conte in Nazionale), Gazzi e Vives in mediana a fare da diga davanti alla difesa e ballottaggio fra El Kaddouri e Sanchez Miño, se giocherà il primo, più probabile, farà il trequartista, se, invece, toccherà al secondo agirà partendo qualche metro più indietro, ma con la possibilità di avanzare a sostegno dei due attaccanti.
Il Torino deve credere nella possibilità di battere il Napoli perché i partenopei hanno l’obbligo di vincere e affrontarli con un atteggiamento anche solo un po’ rinunciatario sarebbe come dare un vantaggio agli avversari e questo non è un atteggiamento da Toro.