Mazzarri: “Voglio vedere se domani non ricaschiamo negli errori fatti in passato. Radice un innovatore”
L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita con il Milan di domani sera al Meazza. Ecco tutto ciò che ha detto:
Mazzarri prima di rispondere alle domande ha voluto ricordare Gigi Radice:
“Mi sembra doveroso ricordare Radice, probabilmente, il più grande allenatore della storia del Torino. Anche se ero molto giovane mi ricordo di lui come di un innovatore, si potrebbero dire mille cose, ma mi sembra il minimo fare le condoglianze ai suoi cari e a chi gli era vicino. Non mi sento di aggiungere altro, è un giorno triste per il nostro calcio”.
Chi è l’avversario di domani e chi è Gattuso?
“Gattuso sta facendo un grande lavoro con la pressione che c’è in un grande club e lui sta facendo benissimo, anche se la rosa del Milan è molto attrezzata. Ma quando ci sono tanti infortuni è più difficile. I numeri parlano per il Milan che ha perso in casa solo con la Juventus, quindi, noi dovremo fare una grandissima partita per ottenere un risultato positivo. Avendo giovedì giocato in Coppa Italia non abbiamo avuto tutto il tempo per preparare la gara come nelle settimane tipo e non abbiamo potuto approfondire certi aspetti e non sappiamo come giocherà il Milan perché spesso cambia modulo, però, ci siamo preparati a tutto e domani mattina faremo altre considerazioni e poi ce l’andremo a giocare”.
Il Milan ha quasi i giocatori contati, ma ha rimontato il Parma, voi fuori casa avete una buona marcia però forse non basta ci vuole di più?
“So che sono in emergenza, ma sono disponibili Suso, Higuain, Cutrone, Kessie e Chalanoglu e se vediamo i loro curricula sappiamo che valori hanno. In casa come ho detto hanno perso una sola volta e sono fortissimi”.
Come ha visto i suoi giocatori: hanno la testa connessa?
“Questa è la vera difficoltà per far fare il salto di qualità alla nostra rosa, siamo anche una multinazionale e ogni tanto abbiamo una mentalità diversa nel preparare le patite da chi, ad e esempio, nasce in Inghilterra o in Francia, quindi, c’è questa variabile. Credo che comunque chi andrà in campo domani sera sarà concentrato perché se non riesce a esserlo e a tirare fuori tutto quando viene scelto per giocare contro il Milan mi preoccupo davvero. Il Milan è una delle squadre più solide e importanti fino a pochi anni fa del mondo e ora un po’ meno poiché ha avuto una leggera flessione, ma il Milan è il Milan. Mi sono arrabbiato quando non si è visto il pericolo giovedì, ma ci sta perché conosco la mente dei giocatori moderni e altri club addirittura sono stato eliminati da squadre di serie C. Se uno però sbaglia e non si concentra al massimo con il Milan, come ho detto, mi preoccupo davvero”.
Ha visto tutti i giocatori concentrati in allenamento?
“Si sono allenati per bene e un giocatore non deve concentrarsi due giorni prima per una partita dle genere altrimenti c’è il rischio che arrivi scarico. Quando un gruppo lavora da una parte e in allenamento e mezzo si deve preparare la partita non è l situazione ottimale per capire se siamo tutti già concentrati e tutti già a posto. Domani mattina faremo ancora un allenamento e tasterò meglio la situazione. Ripeto, su quelli che pensano di poter giocare contro il Milan non ci dovrebbero essere dubbi poi lo vedremo. Sapete bene che non mi fido più dei dati che si raccolgono perché abbiamo anche quando si è pensato di non sbagliare approccio e di fare sotto alcuni punti di vista certe cose le partite le abbiamo sbagliate ed è per questo che voglio vedere se domani non ci ricascheremo”.
Quanto peserà psicologicamente la partita di domani in vista del derby?
“A venticinque partite dalla fine non mi sento di dire se sarà una partita decisiva, non bisogna guardare la classifica e l’ho detto fin dall’inizio. Si devono correggere gli errori fatti nella partita precedente e si deve pensare solo alla gara successiva, solo così si va avanti. Quando abbiamo giocato al top abbiamo messo in difficoltà anche squadre fortissime. In grandi prestazioni come i secondi tempi con Inter e Roma non abbiamo fatto i gol che avremmo dovuto così come con la Fiorentina, quindi, dobbiamo essere più concreti soprattutto quando siamo superiori al nostro avversario. Se domani disputeremo una gara a quei livelli e se il risultato fosse positivo allora si potrà avere un’iniezione di autostima”.
Tornerà al 3-5-2?
“Utilizziamo due-tre moduli, Il 3-5-2 interpretato in un certo modo, il 3-4-3 e qualche volta ho schierato la difesa a quattro. Avendo Ansaldi che può giocare anche a centrocampo ho diverse soluzioni a diposizione. Se il Milan giocherà a tre in difesa possiamo giocare a quattro (sorride, ndr)”.
Quanto la infastidisce l’approccio mentale sbagliato? Quanto si può lavorare per risolvere questo problema?
“Ci lavoro, ma non so quanto tempo ci vorrà per cambiare i circuiti mentali dei ragazzi. L’unica scusante che devo riconoscere è che quando si cambia quasi tutti i giocatori le cose non sono mai uguali e quando i ragazzi si trovano davanti una squadra più forte di quello che si sono immaginati fanno ancora più fatica. I ragazzi sanno che cosa ho detto loro e che voglio risposte subito. Ho la speranza che ciò che ho fatto in questi giorni sia servito per non commettere più certi errori. Vedremo” .
Suso e Falque sono giocatori simili?
“Sì, hanno anche caratteristiche simili. Suso è un giocatore forte, ma ci sono giocatori altrettanto forti in difesa e prima ho dimenticato di citare anche Zapata e Abate. Se si affronta Messi bisogna prendere misure particolari, ma io e il mio staff possiamo avere tanti difetti, ma facciamo attenzione a tutto e qualche volta siamo bravi anche a farlo capire ai giocatori altre no”.
Aina può insidiare Ansaldi e De Silvestri?
“Con il Genoa ha giocato benissimo mentre con il Südtirol era distratto. E’ giovane e non capisce ancora bene l’italiano. Penso che diventerà un grande giocatore, ma vorrei che sempre avesse sempre la giusta concentrazione in campo”.
Ansaldi domani sera giocherà come interno di centrocampo?
“Ha qualità tecniche per giocare se c’è la necessità come interno di centrocampo”.
Che opinione si è fatto di Zaza?
“Zaza giovedì ha fatto come gli altri e quando la squadra è in difficoltà lo sono tutti, ma nel secondo tempo lui ha fatto un po’ più degli altri. Quando ha giocato ha fatto alle volte bene e alle volte meno, ma lo sa anche lui”.
In cosa deve migliorare Zaza?
“Dal suo punto di vista forse pensava di giocare subito, ma ci sono tante variabili e lui non era al top della condizione. Deve lavorare su se stesso e mettermi in difficoltà con i fatti. Poi anche per il ruolo e il per il fatto che quando è arrivato la squadra era già avviata ha avuto delle difficoltà. Quando si entra dalla panchina e non si è convinte e vogliosi non si riesce a fare particolarmente bene. Ho parlato con lui e se gioca 1, 5 o 10 minuti deve fare bene, anche se è più difficile”.
La gara di domani può dare la percezione del valore del Torino?
“In positivo sì se facessimo una partita come abbiamo in certi frangenti, però, non mi fiderei lo stesso perché abbiamo sbagliato la partita successiva a quella con la Sampdoria che avevamo giocato al top. Se ci sarà l’autostima dovrà essere capitalizzata in quella successiva, ma non credo che con la Juventus ci saranno cali di concentrazione”.
Higuain e Belotti hanno qualche cosa in comune? Che cosa manca a Belotti per arrivare al livello di Higuain?
“Non ci sto a questo paragone, se il Torino farà bene anche Belotti farà bene. I due giocatori hanno caratteristiche differenti e età diverse. La partita è Torino contro Milan”.