Mazzarri ha ammonito: “Non dobbiamo rovinare tutto nelle prossime tre partite”
Con la vittoria sull’Atalanta, diretta concorrente per un posto in Europa League, il Torino si è portato al sesto posto condiviso con la Lazio, che ha giocato una gara in meno e che recupererà il match con l’Udinese mercoledì 10 aprile alle ore 19, e appunto l’Atalanta e a tredici giornate dalla fine del campionato è importante essere in una delle posizioni utili per disputare una delle due competizioni internazionali, ma non basta ovviamente. Infatti, per andare in Europa League il Torino dovrà essere al quinto o al sesto posto, magari basterà anche il settimo a seconda di chi vincerà la Coppa Italia, il 26 maggio. Adesso la squadra di Mazzarri dovrà affrontare tre partite sulla carta facili dovendosela vedere con Chievo, Frosinone e Bologna che occupano gli ultimi tre posti della classifica, ma questi avversari si stanno giocando le ultime chance di salvezza e dovranno per forza dare il tutto per tutto, mentre il Torino rischia di sottovalutare gli impegni e questo sarebbe un errore gravissimo che potrebbe compromettere la corse all’Europa League.
Mazzarri sa benissimo che il momento è oltremodo delicato e anche attraverso il forum in esclusiva con i giornalisti del quotidiano sportivo “Tuttosport” ha mandato un messaggio forte e chiaro ai suoi giocatori per ribadire che l’attenzione dovrà essere massima, che non dovranno essere commessi errori che in passato hanno fatto gettare al vento punti e che non vanno sottovalutati mai gli avversari. “Già questa domenica avremo un impegno difficile. Chi non è abituato a lottare per certi traguardi deve dimostrare di saperli affrontare impegni così. In questi mesi siamo cresciuti anche dal punto di vista mentale, ma adesso è arrivato il momento di mostrare di saper distinguere il pericolo prima del tempo, appunto perché si gioca contro la squadra ultima in classifica” e poi ha proseguito “Superare scogli come questo rappresenta un altro gradino da salire. Bisogna mantenere la stessa concentrazione e la stessa ferocia agonistica sia che si giochi contro la prima sia che si affronti l’ultima in classifica perché questa è la dote di chi lotta per il vertice”. Il Torino deve migliorare nell’ultimo passaggio in fase offensiva e nella gestione del contropiede, passi in avanti alcuni giocatori li hanno fatti nell’uno contro uno, ma anche sotto questo aspetto si può dare di più così come devono essere bandite amnesie, errori improvvisi e inaspettati che portano a commettere più lapsus tecnici e tattici o a fermarsi senza motivo. Il credo di Mazzarri dopo tanti mesi dovrebbe essere stato completamente assimilato da tutti i giocatori: ragionare sempre più e sempre meglio da squadra, l’organizzazione tattica è fondamentale perché fa giocare meglio la squadra e permette di migliorare i rendimenti dei singoli e del collettivo, prima di tutto c’è la solidità difensiva che è il piedistallo indispensabile per appoggiarci sopra la fase offensiva. Non prendere gol significa per lo meno conquistare un punto e poi c’è sempre la possibilità di segnare anche all’ultimo istante e conquistare così i tre punti per questo per Mazzarri è importante difendersi, ma puntando sempre al recupero immediato del pallone in pressing.
Con il Chievo molto probabilmente Mazzarri confermerà la stessa formazione che ha battuto l’Atalanta come ha fatto intendere lo stesso allenatore granata: “Di certo con l’Atalanta la squadra mi è piaciuta, mentre con il Napoli molto meno perché avevamo rischiato troppo di prendere gol. Quando vedo cose che non mi piacciono sgrido i giocatori, spiego loro gli errori che hanno fatto e cambio, ma se una formazione mi è piaciuta in pieno perché non dovrei confermare gli stessi giocatori?”. Chissà se i giocatori si ricordano ciò che Mazzarri aveva loro detto a inizio ritiro estivo quando il loro mister gli aveva raccontato che nel centro dove si allena il Manchester United c’è un cartello che riporta una frase di Ferguson che in soldoni recita: “Quello che fai qui è quello che sarai poi in partita”. Vale a dire che i veri progressi si fanno in allenamento e oltretutto i giocatori dovrebbero sapere che Mazzarri preferisce un giocatore medio di buona volontà a uno con più qualità, ma con meno voglia di correre e sacrificarsi e possono starne certi che questo influirà sulle decisioni relative alla formazione da utilizzare e anche su ciò che Mazzarri dirà alla società quando parlerà con Cairo e Petrachi per formare la squadra del prossimo anno. Che il mister non scherzi su questo punto lo prova il fatto che Ljajic l’ultimo giorno utile dello scorso mercato estivo sia stato mandato al Besiktas.
L’allenatore ha anche colto l’occasione per ammonire urbi et orbi i suoi giocatori: “Se non affronteremo il Chievo con lo spirito visto contro l’Atalanta rischieremo un brutto risveglio” e per essere ancora più chiaro ha aggiunto “Le prossime tre partite andranno prese nel modo giusto altrimenti rovineremo tutto”. “Da giorni – ha poi chiosato Mazzarri - sto martellando i giocatori perché non mollino neanche un briciolo nell’attenzione e nella fame. Non ho ancora la certezza che abbiano imparato la lezione e sono curioso di capirlo”.