Mazzarri: “Con la Roma dovremo essere compatti e speriamo di mettere in pratica ciò che abbiamo provato”
L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita con la Roma. Ecco che cosa ha detto:
Ha preso subito la parola Mazzarri: “E’ difficile parlare di calcio dopo che succedono certe tragedie, bisogna farlo, bisogna continuare a fare il nostro lavoro e andare avanti. Mi sento di dire di dare un forte abbraccio e di essere il più possibile molto vicino ai cari di Astori. Ci stringiamo tutti intorno a loro. Queste sono le uniche cose che mi sento di dire in questo momento”.
Forse la Roma è il peggior avversario che si possa affrontare in questo momento?
“Avevamo preparato l’altra gara, quella con il Crotone, cercando di guardare a tutto e di avere una reazione dopo soprattutto il brutto primo tempo con il Verona e poi è successo quello che è successo e ci siamo proiettati su questa partita con una settimana un po’ più corta del normale e cercheremo di fare una grande gara e le risposte che avrei voluto vedere contro il Crotone le voglio vedere con la Roma, a prescindere che è un avversario di caratura diversa e che ha un’altra classifica. Conta il momento di forma nel quale s’incontra un avversario e sono curioso di vedere cosa farà la mia squadra con una squadra così informa com’è la Rama, sappiamo tutti che cosa i giallorossi sono riusciti a fare con il Napoli”.
La Roma soffre chi attacca e dà agli avversari la possibilità di giocare, quindi, servirà un Torino doppiamente cinico?
“Quando si affrontano certe squadre gli episodi devono essere dalla nostra parte, non basta attaccarli bene perché vengono a prendere gli avversari alti e tengono la linea alta e, quindi, bisogna impostare il gioco in un certo modo. Non bisogna far giocare la Roma altrimenti è capace di fare male com’è accaduto al Napoli, che è la prima del campionato. Avremo la possibilità di fare male alla Roma se faremo al meglio certi movimenti, ma prima di tutto dovremo giocare con equilibrio e restare compatti altrimenti si è visto che cosa è accaduto al Napoli”.
Ljajic ha i novanta minuti nelle gambe?
“E’ tanto che non gioca una partita intera e fino a quando non disputerà una gara dall’inizio non si potranno avere certezze a riguardo al di là che si alleni bene o male. Sicuramente in questo momento si sta allenando bene come tutti gli altri. In questo momento Ljajic si sta sicuramente allenando bene come tutti gli altri”.
Stante l’emergenza in difesa cosa ha pensato di fare?
“E’ vero siamo in emergenza anche perché c’è squalificato Burdisso e nessun altro è stato recuperato. Ma abbiamo un terzino vecchia maniera in più rispetto ai quattro che giocheranno. Dovremo essere bravi a centrocampo e in attacco a non concedere spazi alla Roma che ha giocatori con doti tecniche e qualità in modo da non far prendere loro coraggio”.
Che effetto le fa tornare a Roma poiché è stato vicino in un paio di circostanze ad allenare i giallorossi?
“Il passato è passato e io adesso penso solo al Torino”.
Come sta Niang?
“Ieri ha provato la maschera protettiva e ha svolto lavoro atletico e oggi vedremo come sta. Ha avuto un infortunio simile a quello di De Silvestri, ma meno giorni a disposizione per allenarsi e nella rifinitura vedrò come sta e poi prenderò le decisioni del caso”.
Ha detto che dovrete stare attenti a centrocampo e non lasciare spazi ai giallorossi, ha preparato qualche cosa di particolare per contrastare la Roma?
“Sì, ho parlato di centrocampo che deve proteggere la difesa, ma tutta la squadra deve fare un certo tipo di lavoro. Tendo sempre a parlare di fase difensiva perché ci si difende in undici, quindi, tutta la squadra dovrà essere compatta e dovranno essere bravi gli attaccanti, i centrocampisti e i difensori a fare si che ci siano pochi spazi e ci saranno, ma dovremo essere bravi a interpretare ciò che abbiamo provato in settimana. Abbiamo provato tante cose e speriamo di saperle metterle in pratica nel migliore di modi”.
Come ha visto Beotti? Si vedrà Baselli in posizione più avanzata?
“Baselli vedrete domani, devo ancora fare una verifica oggi. Belotti è super motivato e voglio avere risposte da lui come da tutti. Voglio un Torino tosto, quadrato e che dia sempre fastidio a tutti, anche quando affronta grandi squadre come la Roma”.
I grandi campioni corrono e lottano per novanta minuti questo può essere un esempio per i suoi giocatori?
“Si sfonda una porta aperta dicendo questo con me perché nel calcio moderno tutti devono contribuire a ogni fase del gioco e correre di continuo. Il sacrificio è proporzionale, ma io voglio il calcio totale e chi non lo fa è difficile che vinca le partite. Si può giocare male e sbagliare ma l’impegno deve esserci sempre, il piede va messo e si deve prevalere sul diretto avversario: questo è imprescindibile per avere una vera squadra. Sicuramente i numeri e la tattica contano, ma dopo l’impegno. Non credo che nel mio gruppo manchi la volontà e come ho già detto semi accorgo che manca la volontà in qualcuno non lo convoco”.
Lei e Di Francesco eravate compagni di squadra nell’Empoli, che ricordi ha?
“E’ vero, era un ragazzino che arrivava dal settore giovanile e credo che lui abbia esordito in serie A proprio sostituendo me e poi ha fatto una grande carriera. Io ero un po’ più grande di lui e gli ho dato anche qualche consiglio. Avevamo un bel rapporto e poi ci siamo un po’ persi di vista e ognuno ha fatto la sua strada”.
Il mercato che chiuderà prima dell’inizio del campionato le fa piacere?
“Si, fosse per me durerebbe anche meno”.
Il fatto che il Torino corra meno deriva dalla preparazione estiva?
“Non ho detto che il Torino corre meno, ho risposto a una domanda e sicuramente si deve prendere spunto da giocatori che sono il top. Ho risposto secondo come la penso e in base a una serie di cose: impegno, atletismo e volontà.. Bisogna allenarsi per stare bene e il primo principio è l’impegno, l’ atletismo e tutte le componenti che riguardano la sfera per essere al top, non tutti possono essere campioni, ma l’impegno ci deve essere e anche al Torino cerco di portare queste mie idee e se i ragazzi mi seguono bene altrimenti a un certo punto si prederanno delle decisioni”.
A Marassi con la Sampdoria si è visto il Torino migliore della sua gestione. Dopo due mesi si può fare un bilancio?
“E’ vero che a Marassi si è vista la miglior partita. Si guarda la prestazione e per la maggior parte del tempo quella gara è stata come voglio vedere giocare la mia squadra, anche se di cose ne ho corrette quando poi l’abbiamo analizzata. Ciò che c’è stato di positivo dobbiamo ripeterlo e fare anche meglio. Con la Sampdoria non è stata la partita perfetta, ma si deve continuare su quella strada”.
Nei precedenti con Di Francesco le è andata sempre abbastanza bene. Nella Roma ritrova ciò che Di Francesco ha fatto nel Sassuolo?
“Di Francesco ha fatto molto strada e si è evoluto eha cambiato anche lui moduli nel tempo. I suoi risultati in proporzione alle forze si sono visti anche nel Sassuolo. Se domani non cambierà molto sappiamo il calcio che fa. Ci sono momenti e situazioni diverse. Un allenatore fa valutazioni differenti e guarda al momento attuale”.
Al di là della settimana corta e particolare ha colto un clima di positività?
“Prima di andare allo stadio con il Crotone avevo parlato con i giocatori e avevo visto che l’adrenalina era salita poi è accaduto tutto ciò che si sa con la tragedia di Astori. Dico sempre che in allenamento voglio vedere positività, allegria oltre a lavorare sodo e la squadra deve avere personalità e quando si gioca la palla si deve avere anche un po’ di spensieratezza per fare il gol e l’ultimo passaggio. Questa settima a è stata un po’ particolare, ma da quando abbiamo smaltito diciamo il frastuono si è cercato di reagire. La positività dovremo metterla domani in campo facendo ciò che ho detto prima, partendo da quei presupposti. Vedremo, si valuterà la gara. Non è facile in questo momento rispondere alla domanda risponder per tutto ciò che è successo”.