Mazzarri: “Ci spiace aver perso con la Juve, ma guardiamo anche la prestazione: il bicchiere è mezzo pieno”

18.02.2018 19:46 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Mazzarri: “Ci spiace aver perso con la Juve, ma guardiamo anche la prestazione: il bicchiere è mezzo pieno”
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L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha commentato la sconfitta con la Juventus. Ecco che cosa ha detto:

Fino al gol della Juventus il Torino è stato discreto dopo è sembrato più timoroso di prendere il secondo gol che voglioso di cercare con convinzione il pareggio. Come spiega questo atteggiamento rinunciatario?

“È vero quello che ha detto. Questa volta, a differenza della partita con l'Udinese, siamo partiti bene, anche se c'è mancata cattiveria sotto porta e abbiamo creato più della Juventus poi, però, c'è stato il contraccolpo psicologico e non ci sarebbe dovuto essere. È vero che i ragazzi vanno capiti perché non ci scordiamo che per tutti era una partita speciale e la sentivano in un modo estremo. Non volevamo regalare una partita negativa ai tifosi, Io di solito non parlo mai dei risultati, ma per questa volta faccio un'eccezione perché si trattava di una partita speciale e, come ho detto, volevamo regalare ai tifosi un pareggio o una vittoria e una gioia, però, non ci siamo riusciti e questo ci dispiace. Io in conferenza stampa parlo sempre di prestazioni perché sono qui da sei giornate e voglio vedere la mia squadra a crescere fare certe cose e paragonando questa partita alle precedenti con la Sampdoria siamo stati bravi e quando abbiamo subito il gol non abbiamo avuto contraccolpi, mentre oggi si e di questo martedì ne parlerò con i ragazzi. Non deve succedere quando si vuole alzare il livello anche se si sta giocando un derby e, infatti, c'eravamo detti che se si fosse subito un gol bisognava continuare a giocare come avevamo preparato la partita, con la stessa intensità, sicurezza e, invece, c'è stato quello che avete visto e su questo dovremmo lavorare un po'”.

In una partita dai ritmi non particolarmente elevati magari l'inserimento di un giocatore come Ljajic, che ha la qualità e la capacità d'inventare le giocate, non sarebbe stato utile per rendere più efficace la manovra offensiva?

"Nella vita tutto è possibile e quando si fanno delle scelte noi allenatori abbiamo delle logiche e, se lei ha visto, in occasione dell'unica palla che abbiamo perso in uscita quella con Ansaldi, uno dei migliori, la Juventus non ci ha messo più di tre secondi per fare due accelerate e poi ha segnato. La partita da un punto di vista tattico è stata di alto livello ed ecco perché, forse, lei ha visto i ritmi un pochino meno alti, per quello che intendete voi giornalisti. Quando la partita è spaccata in due e ci sono contro piedi e quant'altro è diverso. La Juventus è venuta con un attaccante ed un altro e probabilmente eravamo più offensivi noi perché avevamo Baselli come mezzala più offensiva e, quindi, con il senno del poi dopo il risultato si può dire tutto, ma se ho fatto certe scelte è stato perché, ad esempio, c'era bisogno di un po' di fisicità in più in alcuni reparti poiché la Juventus stoppava la palla e lo ha fatto anche con quelli che ho mandato in campo. Se siamo partiti bene, se eravamo compatti e se non abbiamo concesso nulla e creato noi penso che le scelte che ho fatto siano state quelle giuste, poi, col senno del poi si può dire tutto e niente".

Le dispiace di più aver dato una delusione al meraviglioso pubblico del Toro oppure aver dato tre punti alla Juventus?

"L'ho detto io per primo che ci spiace per il risultato e per i tifosi".

Se potesse tornare indietro schiererebbe la stessa formazione?

"Ho risposto prima a questa domanda, quando si fanno le cose le si fa con una logica e cercando di fare bene. Si hanno tre cambi a disposizione e li ho fatti in base a ciò che credevo e a quello che credevo potesse essere. Potrei chiedervi: se anche si fosse schierata una formazione diversa e si fosse perso tre o quattro a zero in quel caso la delusione come sarebbe stata? Nei derby ci sono le forze, i momenti e può succedere di perdere, ma bisogna reagire e vedere gli aspetti positivi e tante altre cose che un allenatore guarda perché non si può ridurre tutto alla sconfitta deprimente. Ci avessero fatto veramente male in tutti i sensi ci sarebbe stato da preoccuparsi, ma, invece, ho visto un Torino in crescita sotto l'aspetto della prestazione. Purtroppo, però, ci dispiace per il risultato e per i nostri tifosi, ma questo non vuol dire che non dobbiamo crescere dalle prossime partite in poi perché i ragazzi hanno tenuto il campo bene e fatto tante cose ottime, anche se qualcosa si è pagato. Io la vedo così".

Non è un po' uno spreco che Belotti sia isolato e non venga supportato dai compagni?

"Uno spreco ... il giusto supporto dei compagni ... Se guardale le partite di Champions non credo che vediate gli attaccanti tutti avanti. Credo, per come eravamo messi in campo, che Ansaldi, che gioca in tutti i ruoli, è stato uno di quelli che ha fatto il suo gioco e dietro a Belotti c'era un trequartista che se non marcava Pjanic gli andava subito dietro, poi c'erano una delle due mezze ali che dovevano alzarsi, ma può succedere che in certi frangenti quando le squadre sono compatte il centravanti sia più avanzato e a volte non viene accompagnato perché c'è la fase difensiva e l'avversario che ti mette sotto e ti schiaccia. I difensori, i centrocampisti e le punte devono dare anche una mano. Falque quando ha giocato contro altre squadre stava più alto, mentre oggi ha dovuto sacrificarsi perché la partita lo richiedeva. Nella prima mezz'ora, che è piaciuta a tutti, stavamo più alti e continuando magari saremmo andati sotto di due o tre gol. Nel calcio si può dire tutto e niente soprattutto quando il risultato non è positivo come oggi. Quando si parla di tattica e di equilibrio bisogna essere coerenti, anche perciò che avevamo fatto fino a ora e lo avevate notato. Comunque quello di oggi è stato il primo gol che abbiamo subito in casa da una squadra che nel primo tempo credo abbia avuto un'occasione e mezza e, quindi, vediamo anche il bicchiere mezzo pieno se lo si vuole vedere quando si parla di prestazione e si guarda l'avversario che si ha di fronte".

Baselli ha fatto quello che gli chiedeva visto che l'ha sostituito dopo un pallone perso?

"Io faccio delle scelte in base a ciò che credo meglio in quel momento e pensavo che Falque, che aveva avuto due o tre situazioni importanti, poteva andare più a sinistra e così ho messo un attaccante (Niang, ndr) che poteva spingere di più e mi sembra che lo abbia fatto. Poi il calcio è bello perché si può dire tutto e niente e contano i risultati, però, all'inizio quando avevamo meno attaccanti in campo abbiamo creato più che nel secondo tempo e questa è una considerazione che io tengo presente. Se si ragiona solo sull'emozione del risultato negativo e basta ci si capisce male, mentre io continuo a parlare di prestazioni e sono stato abbastanza onesto quando ho detto che con il Sassuolo la prestazione non mi era piaciuta e che nella partita con l'Udinese, anche se in panchina c'era Frustalupi, vi ho poi comunque detto che non mi era piaciuto come avevamo iniziato la gara e con tutto il rispetto per l'Udinese, se permettete, la Juventus è a un livello diverso per quel che riguarda i singoli giocatori".

Negli ultimi derby il Torino aveva finito in dieci uomini e lei si era anche raccomandato di fare attenzione è stato solo un caso quindi che oggi i suoi giocatori abbiano preso una sola ammonizione e al 92esimo?

"Io ho visto fare anche delle belle entrate poi c'era un arbitro che ha interpretato la gara all'inglese lasciando giocare, ma, come ho detto, ho visto anche dei bei tekel da parte nostra e da parte loro. Ho visto anche l'umidità dei giocatori della Juventus, bisogna sempre guardare chi è migliore di noi, che hanno difeso l'uno a zero stando dietro la linea della palla e triplicando le marcature. Quindi, ho visto una partita maschia e vigorosa. I miei giocatori non hanno tolto il piede, anzi, l'hanno messo, ma rispettando le regole del calcio che se rispettate non ti fanno prendere tante punizioni. L'unico tiro in porta vero la Juventus ce l'ha fatto su punizione con Pjanic, e l'episodio si sarebbe anche potuto evitare. Vuol dire, quindi, che la squadra sta crescendo, siamo sicuri di noi ed entriamo senza fare falli dettati dalla paura. Con la Sampdoria avevamo preso gol su calci piazzati e avevamo anche fatto tanti falli inutili, mentre oggi, da questo punto di vista, vedo una crescita dei miei ragazzi".

Chi come noi ha visto tanti derby non si è stupito del blocco psicologico avuto dal Torino dopo il gol subito, nell'intervallo ha visto la squadra sfiduciata?

"Se mi permette, proprio perché sono arrivato da poco ho capito quando li ho visti così abbattuti perché lo erano: forse c'è un condizionamento mentale che non conoscevo. Tanto è vero che nel secondo tempo non si è creato molto perché la Juventus triplica va sugli esterni, si è messa a difendere il risultato, ed è questa l'umiltà di chi fa punti ed è forte. I nostri avversari avevano paura dei nostri cambi e si è anche visto che all'inizio della ripresa gli abbiamo messo un po' di paura soprattutto perché siamo entrati in campo con un'altra spregiudicatezza, anche se non riuscivamo ad incidere poiché ci trovavamo davanti un muro umano e organizzati e violenti come sono loro non è facile trovare spazi. Negli ultimi minuti abbiamo cercato di buttare la palla avvicinando Belotti, Niang e Edera e con Falque a rimorchio per trovare una soluzione vincente, ma non c'erano gli spazi poiché loro erano tutti uniti e avevano un centravanti finto di manovra che dava una mano anche lui e un trequartista ancora più difensivo e, quindi, bisognava tentare il tutto per tutto. Ma da quando siamo rientrati in campo lo abbiamo fatto in un certo modo e avevo detto ai ragazzi che si poteva pareggiare la partita e che non mi erano piaciuti dopo il gol e se anche avevamo preso un gol dovevamo giocare e, infatti, qualche cosina siamo riusciti a farla tanto è vero che si è rischiato anche di prendere qualche contropiede, perché ci siamo aperti con i due centrali e terzini alti si è tentato tanto, ma sempre manovrando, magari avremmo dovuto interpretare la partita in un altro modo, però, la reazione si è vista rispetto a ciò che avevamo fatto nei minuti dopo il gol subito e fino alla fine del primo tempo".

Molti secondi prima del gol della Juventus c'era stato un fallo su Ansaldi secondo lei?

"Non commento assolutamente alle decisioni dell'arbitro, penso che abbia preso la decisione giusta e comunque non sono queste le cose alle quali dobbiamo attaccarci. Il gol subito potevamo non prenderlo".

Dopo la sconfitta con la Juventus nel girone d'andata il Torino patì il contraccolpo e pareggiò con Verona e Crotone e perse con Roma e Fiorentina, questa volta potrebbe esserci una svolta in modo da non subirne le conseguenze nelle prossime partite?

"Mi hanno parlato di questo e io ho il dovere di far sì che questo non accada. Ho già cominciato ad occuparmene. Se avessi visto qualche giocatore che rideva dopo la sconfitta nel derby lo avrei messo fuori rosa, ma erano tutti abbattuti e, quindi, li ho rincuorati a fine partita, infatti, ho detto ai ragazzi che era vero che si era perso, ma che ormai era andata e ho chiesto se avevano fatto tutto quello che potevano e mi hanno risposto di sì e di conseguenza pace e si deve lavorare. Bisogna archiviare questa sconfitta prendendone spunto in senso positivo ed io ho visto tanti aspetti positivi se si parla di prestazione. Il risultato ci ammazza tutti questa sera e mi girano le scatole, ma ho il dovere di far capire ai giocatori quello che ho detto ora: è una partita che non deve condizionare il futuro. Da domani, dopo la delusione e lo stare male nella notte, dovrà essere smaltita e martedì si dovrà ripartire forte sulle cose buone e lavorare su quelle negative, come abbiamo fatto fino adesso. Ci aspettano partite difficili e nel girone di ritorno, come si usava dire una volta, tutti hanno la bava alla bocca e tutte le squadre sono agguerrite, quindi, dobbiamo fare una settimana perfetta per poi reagire subito dal punto di vista della prestazione e del gioco e speriamo nel risultato positivo dalla prossima partita".

Come colloca la partita con la Juventus fra le sei disputate finora da quando lei allena il Torino?

"La migliore è stata quella con la Sampdoria. Parlando a livello generale, con l'Udinese non mi è piaciuto l'inizio e dobbiamo andare alla ricerca di una identità per novantacinque minuti e fare prestazioni di alto livello. Alcune volte lo si è fatto per un pezzetto di partita, in altre, come con il Sassuolo, la prestazione non mi è piaciuta quasi per niente e allora prendiamo il risultato e ce lo portiamo a casa. Ma come dico sempre, c'è anche la forza dell'avversario e il momento nel quale si affronta una squadra e, ad esempio, con l'Udinese sapete in quale momento per loro l'abbiamo affrontata. Oggi ci girano le scatole cento volte di più per aver perso perché era un derby, però, io devo sforzarmi di essere equilibrato e analizzare la partita come l'ho vista e vi ho già detto, pezzetto per pezzeto, come l'ho vista: complessivamente penso che sia stata una buona gara e se si va ad analizzare tutto nessuno si sarebbe scandalizzato se fosse finita con un pareggio. Per me era una partita da pareggio e se poi fosse stata la giornata giusta e avessimo fatto gol prima noi magari avremmo anche vinto. È stata una partita equilibrata".