Masina: "Empoli e derby, vogliamo l'Europa. Daremo sempre il 100%. Vorrei restare al Toro"

Masina: "Empoli e derby, vogliamo l'Europa. Daremo sempre il 100%. Vorrei restare al Toro"
Adam Masina
© foto di Elena Rossin
giovedì 4 aprile 2024, 12:27Primo Piano
di Federico Danesi
fonte Dall'inviata Elena Rossin

Presente insieme ad Adrien Tameze alla piantumazione di 11 alberi offerti da Suzuki alla città di Torino, Adam Masina ha parlato di presente e futuro alla nostra inviata Elena Rossin: "In effetti mi piacerebbe restare, mi sto ambientando molto bene ma vedremo. Il Toro ha un’opzione ma non ne abbiamo ancora parlato. In ogni caso non ci saranno problemi, in un senso o nell’altro".

Piantati da Suzuki 11 alberi proprio come 11 giocatori.
“Assolutamente, siamo arrivati in un momento della storia in cui anche noi dobbiamo fare la nostra parte e Suzuki ha deciso di fare la sua piantando questi 11 alberi er rendere Torino ancora più bella”.

Dal  punto di vista sportivo è un momento molto importante, dalle restati otto partite che cosa si aspetta?
“La stagione è ancora lunga, mancano 8 partite che possono cambiare i nostri obiettivi. Sicuramente guardiamo avanti e pensiamo a una partita alla volta. Sabato ne abbiamo una molto importante contro l’Empoli, squadra difficile da superare, e pian pianino andremo poi avanti. Credo che ogni partita sarà fondamentale e sarà fondamentale arrivare alla fine con qualche punto in più e con prestazioni”.

Questa sera la Primavera giocherà la finale di Coppa Italia con la Fiorentina, cosa dice a questi ragazzi?
“Intanto gli facciamo un grande in bocca al lupo e sono sicuro che saranno prontissimi per la partita e speriamo che portino a casa il trofeo”.

Sabato con l’Empoli una gara determinante e poi ci sarà il derby e infatti prima della piantumazione un signore che passava a te a Tameze ha detto “mi raccomando”, ma forse bisogna pensare prima all’Empoli?
“Assolutamente per arrivare pronti al derby bisogna passare da una grande prestazione con l’Empoli in modo da arrivarci con le energie giuste e poi la settimana prossima penseremo all’importantissima partita per noi e per la gente del Toro. Per le strade si sente già la carica e la voglia di derby e saremo sicuramente pronti a una grande performance, però adesso testa a Empoli perché sarà una partita molto difficile a casa loro e vorranno fare punti e noi anche”.

Per lei sarà il primo derby, è un po’ curioso, sente l’attesa, che aria respira in questi giorni?
“Come dicevo, è bello respirare questa carica, quest’atmosfera in giro per la città dove tanti tifosi ti fermano e ci chiedono il massimo impegno, che non è mai mancato e che non mancherà sicuramente in una grande partita come sarà quella con la Juve, ma non mancherà neanche nelle altre partite. Dovremo arrivare alla fine del campionato con grande carica e grandi performances e sperare di portare a casa più risultati possibili”.    

Ma se un suo amico di Bologna le chiedesse com’è giocare nel Toro, lei che cosa gli risponderebbe?
“Me lo hanno già chiesto e posso dire cosa ho risposto, mi sono trovato molto bene. Torino è una città molto accogliente e vivibile e siamo, io e la mia famiglia, molto contenti. L’atmosfera anche all’interno dello spogliatoio è ottima e lo stadio io l’ho visto quasi sempre pieno quindi posso solo che parlare bene  della piazza di Torino, ma è una cosa che già sapevo prima di arrivare. Molto ragazzi che sono passati di qua mi hanno detto che quando te ne vai via il Toro è un po’ come una seconda pelle e sto vivendo queste sensazioni e quindi sono sicuro che mi darà ancora grandi soddisfazioni”.

Torino è una città molto verde, questo che cosa l’ispira?
“Sinceramente l’aspetto verde di Torino mi ha colpito molto e anche passeggiando per il parco del Valentino mi ha colpito, è una bellissima area che non sapevo ci fosse. Ho saputo che questa è una città fra le più verdi d’Italia e questo mi riempie d’orgoglio. Sono contento di essere qui e di godermi la città”.

Vorrebbe rimanere a Torino?
“Mi piacerebbe rimanere perché ci stiamo ambientando molto bene. Chiaramente non sappiamo cosa ci aspetta dal futuro, ma sarebbe una buona opzione”.

Avete già iniziato a parlare del riscatto da parte del Torino?
“Il Torino ha l’opzione con l’Udinese, ma non ho ancora parlato né con il mio agente né con il direttore. Faranno loro sicuramente e troveranno un accordo, non credo che ci sarà alcun problema in un caso e nell’altro”.

Il Toro sta lottando per l’Europa, nello spogliatoio ci credete?
“Il mister l’ha sempre detto che il suo obiettivo è quello di portarci in Europa. Da un lato credo sia importante guardare lontano e dall’altro focalizzarsi sugli impegni settimanali che coso quelli che possono portarci un passo dopo l’altro più vicino all’Europa. Se cominciamo a guardare troppo lontano ci dimentichiamo l’importanza di quello che può essere la partita settimanale. Credo che al momento l’importante è concentrarci sulle perfomances che portano ai risultati e poi a fine campionato tireremo le somme e vedremo dove saremo”.

Come può descrivere lo spirito Toro?
“Posso sintetizzare dicendo: dare sempre il 100% fino alla fine. Credo che sia importantissimo trasmettere questo ai tifosi e che loro trasmettano questo a noi. Siamo in simbiosi da questo punto di vista e siamo molto contenti dell’atmosfera che c’è allo stadio e spero che i tifosi siano orgogliosi di quello che facciamo in campo perché sarà il massimo, è stato il massimo e sicuramente continueremo a dare il 100%”.

Porterà sua figlia Isabel a vedere questi alberi piantati oggi?
“Mio figlio l’ho portato, Isabel è a scuola e sicuramente volentieri la porterò presto”.

C’è un posto in città che l’ha colpita particolarmente?
“Una delle piazze che preferisco in assoluto è piazza San Carlo. La prima impressione è stata veramente fantastica: quando ho svoltato l’angolo e ho visto questa piazza mi sono detto cavolo. Mi piace la città, ma quello squarcio mi è rimasto abbastanza impresso”.

Abita in zona?
“Sì”.

E’ già riuscito a vedere qualche museo, magari l’Egizio?
“Ci siamo andati con mia figlia, lei ovviamente è molto curiosa e ci ho tenuto a portarla. Adesso in casa non si parla altro che del museo Egizio, cosa molto simpatica. Isabel è rimasta molto impressionata dal museo e vuole sempre parlare delle mummie, dei faraoni e di sarcofagi. E sicuramente contenta”.

E’ appassionato di motori?
“Non particolarmente, mi piace seguire ma non ho una grande passione per i motori”.

Con sua figlia non parla di filosofia, ma quanto l’ha aiutata?
“Magari ci parlerò fra qualche anno, se lei si appassionerà chi lo sa. La filosofia è stata una passione che ho coltivato alle superiori insieme al professore e mi piace sempre ricordarmi quello che ho studiato. L’altro giorno stavo parlando con lui su alcuni scritti che sta facendo e che mi vuole far avere. Presto potremo parlare anche di altre cose”.

Le è servita anche in campo?
“Sì, la filosofia è una piccola parte che però può riassumere lo spaccato della vita e penso che possa aiutare tutti quanti e a me personalmente ha aiutato tanto”.

A Udine parlava di filosofia con Padelli e qui al Torino ne parla con qualcuno?
“Non tanto sulla filosofia ma ci stiamo iniziando a confrontare con Alessandro Buongiorno e Gemello, gente che studia e ai quali piace rimanere aggiornati su ogni cosa”.

Qual è il filosofo giusto per il derby?
“Bella domanda, ci penserò e ve lo farò sapere”.

Hegel è stato a Torino, può essere quello giusto?
“Ci farò un pensiero”.