Martinez e Belotti in campo e a vincere è l’Empoli
Toro ma dove vai se gli attaccanti che segnano non ce li hai? Terza sconfitta consecutiva in campionato per la squadra di Ventura che manda in campo l’inedita coppia formata da Martinez e Belotti che ha all’attivo un solo gol segnato dal “Gallo” al Bologna, mentre in panchina ci sono Quagliarella e Maxi Lopez, che finora non hanno realizzato molte reti, ma almeno otto centri li hanno fatti. I ben pensanti diranno che è stato giusto tenere in panchina Quagliarella a seguito dei fatti di Napoli, quando Fabio dopo aver segnato il momentaneo pareggio ha fatto un gesto quasi di scusa nei confronti dei tifosi partenopei e che Maxi Lopez è sovrappeso quindi non in forma e poco incisivo. Considerazioni vere, ma che non portano nulla al Torino se non un’altra sconfitta. Tanto per mettere le cose in chiaro Quagliarella a Napoli non si è rifiutato di tirare il rigore e ha anche segnato, quindi il suo dovere nei confronti del Torino l’ha fatto. E’ vero che prima dell’inizio della partita in curva Maratona è apparso uno striscione: “Delle tue scuse ce ne freghiamo, adesso è ora che ci salutiamo” che di fatto ha respinto la lettera di scuse e di spiegazione dell’attaccate ai suoi attuali sostenitori. Ma la contestazione a Quagliarella è il pensiero di tutti i tifosi del Toro oppure solo di una parte che sa fare la voce grossa? Maxi Lopez non è al top della forma fisica, ma se gli fossero capitate le due occasioni che clamorosamente Martinez ha sprecato almeno un gol l’avrebbe segnato. E poi ha senso mandare in campo dopo due partite perse, tre con la Coppa Italia, due attaccanti che hanno evidenti difficoltà a essere lucidi sotto porta e lasciare in panchina altri due che non stanno facendo bene, ma sicuramente meglio di chi si sbatte tanto, però alla fine non riesce a fare quello che serve di più ovvero segnare? Ognuno si dia le risposte che crede più opportune.
Per onor del vero va detto che nel primo tempo e in generale nell’arco della partita il Torino ha creato più occasioni da gol dell’Empoli, però, come troppo spesso accade, non le ha sfruttate. Nel primo tempo: Martinez (5’) tiro rimpallato; Belotti (10’) in fuorigioco e palla comunque presa da Skorupski; lancio di Benassi e Martinez (15’) smarcatosi tira sul portiere e primo gol mangiato; cross di Saponara per Maccarone (23’) che in girata manda il pallone poco oltre il palo; punizione di Mario Rui (31’) che s’infrange all’incrocio dei pali; punizione di Baselli (41’) calciata centralmente con palla facile preda di Skorupski; lancio lungo per Martinez (42’) che tutto solo soletto tira oltre il palo e secondo gol mangiato. Nel secondo tempo: Benassi (48’) tira senza inquadrare lo specchio della porta; Martinez (54’) prova a sorprendere sul primo palo Skorupski ma non ci riesce; Saponara imbecca Pucciarelli (60’) che di prima manda poco oltre il palo; gran parata di Padelli su Saponara, l’estremo difensore granata si riscatta sul gol preso da Maccarone; Pucciarelli (64’) tra di destro a incrociare e la palla finisce appena oltre il montante; Belotti (66’) tira dal limite, però il pallone finisce alto; Peres (71’) su azione personale impegna Skorupski che con la mano devia sopra la traversa; Maxi Lopez (73’) riceve una buona palla in area ma fa fallo; Saponara (76’) tira di destro e centra Moretti; Zappacosta (80’) si libera di Mario Rui e poi è il portiere dell’Empoli a impedirgli di esultare; Martinez (85’) colpisce di testa però è in fuorigioco; Paredes (88’) tenta la conclusione ma la palla finisce sul fondo; Glik (95’) di testa su angolo non riesce a indirizzare la palla in porta. Sul piano del gioco Ventura aveva studiato bene la partita tenuta su ritmi discreti fino al gol subito e con Gazzi in mezzo al campo a marcare Saponara e a recuperare palloni in modo da sfruttare la velocità di Martinez e Belotti, che si sono trovati in più di un’occasione in condizione favorevole per andare al tiro in porta. Questo ha anche messo in difficoltà l’Empoli che non riusciva più di tanto a verticalizzare e quando lo faceva trovava il Torino ben schierato in difesa. Il rientro di Maksimovic dopo il lungo stop per infortunio è tra le note più liete in casa granata, il difensore, infatti, è guarito e ha dimostrato di aver recuperato parecchio bene la forma. Per il resto però i problemi sono sempre gli stessi: mancano i gol e dopo la rete subita il Torino ha sì tutto subito provato a ricercare il pareggio, ma più passava il tempo più si affidava a giocate individuali e non corali dimostrando di avere poche idee e di reggersi sui nervi. Anche i cambi non sono serviti perché Maxi Lopez entrato al 68’ al posto di Belotti non ha avuto occasioni per segnare e ha fatto soprattutto a sportellate con i difensori avversari per cercare di farsi strada in area di rigore. Zappacosta che ha preso il posto di Molinaro e Vives quello di Benassi non hanno cambiato il volto della partita, il terzino ha spinto, ma i tentativi offensivi del Torino non sono mai andati a buona conclusione e il centrocampista non poteva fare miracoli, come i compagni, quando ormai la partita era compromessa.
L’Empoli ha fatto quello che doveva contenendo il Torino pur con qualche errore di troppo in fase difensiva e con Maccarone ha segnato il gol che è valso la vittoria e i trenta punti con annesso settimo posto davanti a Milan e Lazio e con la possibilità di lottare per l’Europa League. Saponara calcia in mezzo, Pucciarelli tocca la palla che finisce sui piedi di Gazzi che involontariamente serve un assist per Maccarone (56’) che controlla la palla e beffa Padelli facendogliela passare in mezzo alle gambe, qualche cosa di meglio il portiere e la difesa granata avrebbero dovuto fare, ma non ci sono riusciti. Se si pensa che Maccarone è al suo ottavo centro stagionale e che Quagliarella e Maxi Lopez insieme ne hanno realizzati altrettanti si spiega perché il Torino sia bloccato al quattordicesimo e ormai debba ridimensionare le sue ambizioni, salvo un’immediata inversione di rotta che oggi sembra francamente difficile.
Il Torino è in crisi e deve ritrovare il giusto equilibrio, forse dal mercato potranno arrivare i rinforzi che servono a iniziare dalla non cessione di Maksimovic e sarebbe bene valutare se è il caso di dare via Gazzi. In entrata sono sempre più insistenti le voci sul ritorno di Immobile, se accadesse Ventura dovrebbe poi gestire la situazione perché se non cambia il modulo chi farà spazio a Ciro fra Quagliarella, Maxi Lopez e Belotti? Ogni decisione deve essere presa solo ed esclusivamente per il bene del Torino, i conti della società sono in ordine e non devono interferire con chi deve andare in campo. I tifosi hanno ragione a essere delusi, ma dimostrino per l’ennesima volta di essere quelli che veramente amano il Toro e stiano vicini a tutti i giocatori, c’è il rischio che il giocattolo si rompa.