Marco Osio: "Parma-Torino è una gara aperta a qualunque risultato"
Abbiamo intervistato in esclusiva Marco Osio, ex calciatore cresciuto nelle giovanili del Torino giocandovi poi in prima squadra dal 1983 al 1986 e in seguito dal 1993 al ‘95, ha indossato anche la maglia del Parma dal 1987 al ‘93, attualmente allena il Bellaria Igea Marina che milita in Lega Pro Seconda Divisione girone A. Con lui abbiamo parlato della partita fra le sue due ex squadre.
Se il Parma ha l’obbligo di venir fuori da un periodo nero dove in otto partite sono stati conquistati soli tre punti, il Torino deve far scordare le ultime due sconfitte in trasferta e il pareggio non del tutto convincente in casa con il Palermo. Gara più difficile di quanto non dica la classifica?
“Il Parma si trova in una situazione, come d’altronde il Torino, di tranquillità dovuta alla classifica che non impone obblighi di vittoria vista la distanza dalle tre squadre che occupano l’ultimo posto e anche dal Genoa quart’ultimo, che nell’anticipo di venerdì sera ha perso con il Milan, ma la serie negativa di risultati nell’ultimo periodo induce a dover scendere in campo per dover vincere la partita, però affrontando la gara senza assillo e quindi con maggiore forza per allontanarsi da questa crisi dovuta più alla pochezza dei risultati che alla mancanza di gioco. Il Toro invece arriva da un periodo decisamente più positivo, anche se nelle ultime due domeniche ha conquistato un solo punto, però a parte la gara con il Cagliari bisogna dire che il pareggio con il Palermo è fasullo perché è vero che i granata non hanno disputato una partita straordinaria, ma hanno creato parecchie occasioni da gol. Secondo me il Torino sta bene fisicamente e di testa, mentre il Parma ha qualche preoccupazione per la mancanza di risultati nell’ultimo periodo, però ha un buon gioco quindi la partita dovrebbe essere non spettacolare, ma abbastanza aperta a qualunque risultato, anche per, come dicevo prima, la tranquillità dovuta alla classifica”.
Dal punto di vista tattico cosa ci si può aspettare da parte di Donadoni e di Ventura per vincere la partita?
“Sono due squadre che non speculano tanto sugli avversari. Il Torino gioca un buonissimo calcio offensivo e Ventura sa disporre molti bene i suoi giocatori in campo; il Parma è un pochino meno propenso al gioco d’attacco, però è una squadra abbastanza quadrata e forse sta soffrendo il periodo negativo anche se come gioco non è inferiore alle altre e domenica scorsa con la Sampdoria, secondo me, non ha meritato di perdere”.
Il Torino malgrado abbia un gioco abbastanza votato all’attacco ha il problema di non essere preciso sottoporta e in più oggi mancheranno Cerci, Meggiorini e Diop quindi il compito di segnare ricadrà principalmente su Bianchi e Barreto.
“Al di là dei nomi, effettivamente l’assenza di Cerci è una grossa perdita per il Torino e un indubbio vantaggio per il Parma, ma pensando al modulo che di solito utilizza Ventura, magari questo pomeriggio dovrà fare di necessità virtù visto che non dispone di tanti attaccanti di ruolo e quindi potrebbe modificare l’assetto della squadra, però oggi anche chi gioca meno ha l’occasione di fare da valida alternativa ai titolari e mantenere la propensione offensiva. Il Parma con il 3-5-2 non gioca in modo spettacolare, ma è una discreta squadra. In questo campionato poiché le squadre che hanno meno punti non corrono chi ne ha qualcuno in più dovrebbe giocare libero di testa non avendo grandi assilli così da sfruttare al meglio la situazione”.
Parlando del suo Bellaria, la classifica dice che non avete ancora scongiurato del tutto il rischio play out, ma non siete nemmeno con l’acqua alla gola. Fiducioso nel centrare l’obiettivo di restare nella categoria?
“Siamo tre punti sopra chi in questo momento dovrebbe disputare i play out e da quando sono arrivato, a gennaio, ci siamo sempre mantenuti almeno a una lunghezza di distanza da questo rischio, anche se un po’ di preoccupazione c’è perché basta un passo falso nostro a fronte di una vittoria altrui per essere risucchiati nel gruppo di chi dovrà giocarsi il tutto per tutto per non retrocedere. Domenica scorsa abbiamo ottenuto un’ottima vittoria a Milazzo riuscendo a scavalcare così il Vallée d’Aoste e mettendo una squadra fra noi e i play out, mercoledì dobbiamo recuperare la partita con il Santarcangelo, mentre oggi affronteremo il Bassano e domenica prossima il Savona. Stiamo abbastanza bene, ma è normale che in questa categoria si viva di episodi e ci sono alcune squadre forti e molto ben allestite come il Bassano, il Savona e la Pro Patria che la fanno un po’ da padroni anche se il campionato è ancora apertissimo per la vittoria finale, per i resto le altre formazioni sono in sostanziale equilibrio fra loro e quindi si può vincere e perdere con chiunque. Noi dobbiamo dare molta più continuità agli ultimi risultati utili ottenuti consecutivamente, è chiaro che la vittoria con il Milazzo ci ha dato morale e in questa settimana con tre partite da giocare si deciderà buona parte della stagione. Se riuscissimo a fare nove punti sarei contento (ride, ndr) poiché ci permetterebbero di collocarci in una posizione più tranquilla in linea con gli obiettivi stagionali, anche perché il Bellaria si era iscritto al campionato proprio nell’ultima settimana utile e quindi in pochi giorni ha formato l’organico che poi io mi sono ritrovato quando sono subentrato, rosa che è risultata abbastanza competitiva per cui sono soddisfatto e lo sarò ancora di più quando sul campo centreremo l’obiettivo”.