Mandragora più Sanabria: così Cairo e Vagnati provano ad evitare la B
Antonio Sanabria e Rolando Mandragora: sono questi i volti nuovi cui il Toro si aggrappa per evitare la retrocessione. Due uomini di Davide Nicola, che da quando si è insediato sulla panchina li ha indicati come rinforzi salvezza. Con l’attaccante ha lavorato ai tempi del Genoa, al centrocampista aveva consegnato le chiavi della mediana ai tempi di Crotone e Udinese. Per riabbracciare la punta arrivata dal Betis Siviglia, però, dovrà aspettare qualche giorno: il classe 1996, infatti, è risultato positivo al Covid-19 ed è in isolamento in un albergo cittadino. “Da oggi per me inizia una nuova sfida, in un campionato che conosco e nel quale sono felice di tornare. Non vedo l’ora di iniziare e di conoscere ai miei compagni e combattere insieme. Forza Toro” il messaggio Instagram del paraguayano, che da gennaio 2019 ad oggi con Betis e Genoa ha realizzato 12 reti in 55 apparizioni.
“Non è stata scelta difficile: il Toro ha storia e ambizione. Arrivo qui con voglia ed entusiasmo. Infortunio? Mi sento bene, ormai è alle spalle: spero di trovare subito l'alchimia e mettere in mostra le mie qualità” ha detto Mandragora, che ieri ha mosso i primi passi nel mondo Toro: le visite mediche al Centro di Medicina dello Sport cominciate intorno a mezzogiorno, poi le firme sul contratto quadriennale e un trasferimento via Juventus in prestito con obbligo di riscatto. Il centrocampista sarà a disposizione fin da subito, anche se è rientrato a metà novembre dalla rottura del legamento crociato che si era procurato proprio al Grande Torino.
Più che in entrata, però, è stato un gennaio da protagonista in uscita per il club di via Arcivescovado: oltre a Millico (Frosinone), Meite (Milan) ed Edera (Reggina), ieri hanno salutato altri due giocatori. Rosati è tornato alla Fiorentina a titolo definitivo, Segre è passato alla Spal in prestito con obbligo di riscatto in caso di serie A dei ferraresi. Infine, i colpi rimasti in canna: non si è concretizzato l’acquisto di Rugani, con il Cagliari che in extremis ha beffato i granata, e sono rimasti Nkoulou e Bonazzoli, con quest’ultimo che è stato ad un passo dal Parma. Ora tocca a Nicola provare a salvare il Toro che avrà Sanabria e Mandragora in più.