Maksimovic, la Grande Rivincita su Sarri. Sulle note di "O' surdato 'nnamurato"

18.06.2020 11:27 di  Claudio Colla   vedi letture
Maksimovic, la Grande Rivincita su Sarri. Sulle note di "O' surdato 'nnamurato"
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© foto di Alessandro Garofalo/Image Sport

A circa otto anni dall'ultimo trofeo vinto in carriera, vale a dire la coppa nazionale serba, alzata nel 2012 con la casacca dello Stella Rossa, il 28enne difensore centrale serbo Nikola Maksimovic, ieri sera, si è preso la rivincita delle rivincite su quel Maurizio Sarri col quale, a Napoli, tra 2016 e 2018, non è mai scattato il feeling giusto. Approdato in azzurro alla fine d'agosto del 2016, con ingente investimento da parte del club partenopeo, dopo tre stagioni in crescendo con la maglia del Toro, Maksi non è però mai riuscito a entrare davvero nelle grazie dell'attuale tecnico bianconero: un misero pugno di presenze, tra campionato e coppe, e, dopo un anno e mezzo nel dimenticatoio, il prestito allo Spartak Mosca. Rientrato a Napoli per la preparazione atletica dell'estate 2018, Maksimovic sembrava destinato a cessione certa, nonostante la probabile minusvalenza a cui questa avrebbe dato luogo: con Sarri approdato nel frattempo a Londra, sponda Chelsea, il nuovo tecnico azzurro, Carlo Ancelotti, non ci sta a perdere un elemento in cui vede ancora grandi margini di crescita, quanto meno senza provare a valorizzarlo. Col veterano Raúl Albiol alle prese con una condizione lontana dai fasti dell'era Sarri, e con Tonelli pressoché scomparso dai radar, Maksimovic diventa così partner sempre più frequente per il colosso Koulibaly; Ancelotti, peraltro, lo riscopre terzino destro, ruolo che aveva occasionalmente coperto anche al Toro, e il serbo diventa, a più di due anni dal suo acquisto, un punto fermo per la squadra. Status mantenuto anche all'arrivo di un compagno di reparto del calibro di Kostas Manolas, nell'estate del 2019, e all'avvicendamento in panchina, che porta Rino Gattuso al timone. Ieri sera, l'apogeo del percorso virtuoso sul quale Maksimovic era riuscito a incamminarsi, lungo quella fruttuosa estate del 2018, contro ogni previsione. Titolare per l'intera durata della gara, suo il terzo dei quattro penalty infilati alle spalle di Buffon.

Entusiasmo alle stelle per l'ex-granata, che col Toro, pur fruttando al club un'enorme plusvalenza (più di venti milioni di euro, considerando il singolo milione per cui era a bilancio al momento della partenza) si era lasciato non esattamente su una scia d'arcobaleni&unicorni, specie a causa del vibrante testa a testa col connazionale e allora neo-tecnico Mihajlovic, nei festeggiamenti della serata. Pipe Olcina, collega e reporter di Marca, appassionato di cose di Napoli, riporta dal proprio profilo un video, della durata di 21 secondi, che ritrae Maksi intento a intonare una personalissima cover de "O' surdato 'nnamurato". Queste le parole, tradotte dallo spagnolo, redatte da Olcina: "Menzione speciale per Maksimovic. Lontano dai riflettori, è stato fondamentale per il ritorno del miglior Napoli. Miglior centrale prima della pausa, secondo CIES Football, ha prosciugato la vena di Lautaro Martinez in semifinale, e ha annullato CR7 in finale. Ha segnato il rigore, ed è stato incoronato campione, sul taxi. 'O' surdato 'nnamurato', mai canzone fu più adatta".

"Oje vita, oje vita mia", versi famosi in tutto il globo. In fondo, tutto il mondo è paese, specie quando c'è da festeggiare. Con buona pace di quel Sarri che ora, dalla sponda bianconera, si lecca le ferite di una stagione che rischia di tramutarsi in una delusione cocente. Per Maksimovic, ora, si aprono ulteriormente le porte di un rinnovo di contratto (l'attuale scadenza è fissata al giugno 2021); intorno a due terzi della cifra per cui il Napoli lo acquistò dal Toro, quattro anni, il suo valore di mercato, il nazionale serbo classe '91 resta ciò nonostante un punto cardine dello scacchiere partenopeo, che con ogni probabilità, a campionato terminato, resterà appannaggio di mister Gattuso, artefice di un'inaspettata, ancorché anomala, levata di trofeo.