Ma quanto tempo ci vorrà per vedere il Torino di Giampaolo?

09.10.2020 08:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Belotti e Giampaolo
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Belotti e Giampaolo
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Il mercato è ormai alle spalle ed è tempo di amalgamare il gruppo cercando di trovare le soluzioni migliori per il 4-3-1-2. E così Giampaolo che ha una rosa numericamente persino un po’ abbondante lavora in vista della ripresa del campionato con chi ha a disposizione in attesa che arrivino anche i giocatori che sono impegnati con le rispettive Nazionali. L’obiettivo è quello di affrontare il Cagliari domenica 18 con una squadra in grado di conquistare i primi punti in modo da togliere quello zero in classifica. In un certo senso si può dire che il campionato del Torino inizia adesso.

Il problema è che non sono a disposizione di Giampaolo quasi tutti i giocatori dei ruoli chiave. Infatti, Sirigu, Rincon, Gojak e Belotti e a loro si aggiungono Rodriguez, Vojvoda, Linetty, Lukic e Ferigra sono via con le loro Nazionali e Baselli è alle prese con il recupero dall’operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro, che sta procedendo bene, ma che lo costringe ad allenamenti personalizzati e a partecipare solo con il resto dei compagni ai momenti in cui si studiano gli schemi da fermo senza ancora poterli eseguire, come riporta Tuttosport. E’ evidente quindi che il lavoro che sta svolgendo in questi giorni il Torino è parziale visto che mancano i titolari dell’asse portante della squadra più anche alcune alternative in particolare per il ruolo del regista poiché c’è solo il giovane Segre che può svolgerlo e lui tra l’altro è una mezzala. Per cui visto che il mercato non ha portato un elemento che abbia le caratteristiche per assolvere a questo delicato compito a svolgerlo continuerà Rincon che si sta adattando a farlo inattesa che Baselli torni a completa disposizione, ma per questo bisognerà attendere dicembre, se il suo recupero continuerà a procedere per il meglio. Infatti, anche Daniele pur da adattato, così come Lukic e Segre, può agire da play davanti alla difesa. Per quel che riguarda il trequartista c’è Verdi, che per la precisione è un esterno d’attacco, poiché Gojak non ha ancora potuto presentarsi ai nuovi compagni e all’allenatore in quanto da quando è stato preso dal Torino, nell’ultimo giorno di mercato, è impegnato con la sua Nazionale. A completare il centrocampo oltre a Segre a disposizione c’e solo Meïté.
In attacco va un po’ meglio perché a parte il titolarissimo Belotti ci sono il neo acquisto Bonazzoli, Zaza più Millico e Edera, anche se è difficile provare gli schemi quando manca quasi tutto il resto della squadra.
In difesa almeno ci sono tutti i centrali titolari, Nkoulou e Bremer e anche quasi tutte le alternative, Izzo, Lyanco e Buongiorno poiché il solo Ferigra è in Nazionale. Mentre per quel che riguarda i terzini ci sono Ansaldi, Murru e Singo.

Ci vorrà del tempo, come fin dall’inizio ha detto Giampaolo, per assemblare il Torino. Ma quanto? Tenuto conto che i nuovi soprattutto Gojak, che solo al ritorno dalla Nazionale vedrà per la prima volta i compagni e che in quanto straniero ha bisogno di ambientarsi, e che c’è da vedere quali saranno i progressi di Rincon in cabina di regia, Covid permettendo e in assenza di infortuni, a novembre si potrebbero vedere i risultati del lavoro di assemblamento di Giampaolo. Se tutto filerà liscio per la partita con la Lazio il primo novembre il Torino sarà vicino ad essere la squadra che vorrebbe l’allenatore, ma intanto i granata dovranno far i conti con Cagliari e Sassuolo e superare il terzo turno di Coppa Italia con il Lecce.