Lukic: “La lite fra Vagnati e Juric è cosa che succede dappertutto. Il mister è sereno e vuole fare ancora meglio dell’anno scorso”
Il centrocampista e capitano del Torino Sasa Lukic ha parlato in conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti inviati a Nizza per l’amichevole con il club francese che ha concluso il ritiro estivo. Ecco che cosa ha detto:
Come ha vissuto la squadra il litigio di mercoledì scorso fra il direttore tecnico Vagnati e l’allenatore Juric?
“Non posso commentare”.
Come squadra ne avrete parlato fra voi? Avete preso posizione vista la gravità della situazione?
“Sono cose che succedono in tutte le squadre del mondo. Si litiga perché si vuole vincere e fare sempre di più. Come ho detto, succede anche in altre squadre solo che è uscito il video. Non sono io che devo parlare di questo, lo hanno fatto il presidente e il direttore e ci pensano loro. Io sono il capitano della squadra e mi occupo di ciò che stiamo facendo in campo e non posso permettermi di commentare quello che accade fuori, oltretutto io sono più giovane di loro e sono loro che devono parlare”.
Juric, Vagnati o Cairo vi hanno detto qualche cosa dopo che è avvenuto il litigio?
“No, no. Tutto normale, ci siamo dopo allenati regolarmente. E’ tutto normale e anche oggi (ieri, ndr) abbiamo disputato una partita seria con il Nizza. Siamo positivi e guardiamo avanti a quello che ci aspetta”.
Tra di voi vi siete detti qualche cosa? Siete ancora più compatti e uniti?
“Il nostro atteggiamento non cambia in relazione ai fatti accaduti tra direttore e allenatore. Noi giocatori siamo sempre insieme uniti anche con la società. Guardiamo avanti, ci vuole sempre positività che è poi quello che ho detto a voi giornalisti nella conferenza stampa di Bad Leonfelden. Voglio sentire positività dai miei compagni e dalla società: è questo che ci porta avanti. Come ho detto, sono cose che succedono”.
Qualche ora dopo il litigio avete giocato con l’Apollon Limassol dimostrando tutti, sia chi è andato in campo nel primo tempo sia chi è entrato nel secondo, cuore e impegno e con il Nizza uguale quindi si può dire che la squadra è al fianco dell’allenatore? Siete un corpo unico con il mister?
“Tutti siamo uniti e lo è il Torino come società, presidente e direttore sportivo e tutti quelli che lavorano per il Toro. Su questo non cambio idea. Abbiamo fatto cinque amichevoli contro grandi squadre affrontandole il meglio possibile. Ci sono tante cose che dobbiamo migliorare come si è visto anche con il Nizza. Mancano sette giorni alla gara di Coppa Italia per cui bisogna lavorare e stare zitti, come dico sempre. Bisogna pedalare e andare avanti (sorride, ndr)”.
Come vede Juric? E’ sereno oppure preoccupato?
“Lo vedo sereno come sempre. Lo conoscete tutti: è sereno, ha voglia di lavorare, di farci crescere e migliorare tante cose. Così come noi giocatori e io per primo voglio migliorare le cose che non faccio bene. Anche il mister è così. E’ sereno e ha una grande voglia di fare bene quest’anno come già l’anno scorso e anche di più”.