Lo spirito di gruppo e il piacere di essere granata è l’«arma» in più che ha il Torino: va conservata

19.03.2024 10:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino
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Che siano italiani o stranieri poco importa, ma quando si sentono giocatori che dicono in sostanza al Toro mi trovo bene e voglio rimanere si aspre il cuore perché quando uno lavora e gli piace il posto dov’è darà sempre un qualche cosa in più.
Di Buongiorno si sa è paladino in questo e lo ha dimostrato ampiamente con i fatti quest’estate. Forse anche il suo esempio contagia i compagni, forse non c’è neppure bisogno fatto sta che anche Vlasic nel ritiro della Croazia parlando con un connazionale, come riporta Tuttosport, ha avuto belle parole per il Torino: “A Torino continuo a stare benissimo. Anche mia moglie ama la città, l’ambiente è ottimo, la società è sana e i tifosi sono sempre molto gentili e affettuosi con me quando mi incontrano per strada. Lo sai, ho voluto a tutti i costi il Toro e sono sempre più contento, ormai non penso neanche più ai soldi che ho rinunciato lasciando il West Ham, è stata la scelta giusta. Il Torino sta un po’ diventando la mia seconda patria, lì sono rinato”. Dopo lo scorso campionato era rientrato al West Ham, tutto subito il Torino non lo aveva riscattato, ma lui ha atteso e ha voluto tornare di certo allora perché sapeva che in granata poteva avere molto più spazio che altrove, ma il tempo ha fatto sì che il legame aumentasse come si deduce dalle sue prole.

Ma non solo Buongiorno e Vlasic anche Schuurs è un altro che al Torino si trova bene ed è contento di esserci e lo ha detto al Gran Galà dei Golden Hearts, evento organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti Piemonte e Valle d’Aosta, dal Comitato regionale Piemonte e Valle d’Aosta e dall’intera Figc, rispondendo alla domanda se rimarrà al Torino: “Speriamo di sì”, non si è sbilanciato più di tanto però poteva rispondere anche diversamente magari con un vedremo cosa accadrà oppure con un è la società a prendere queste decisioni. Anche lui ha detto che si trova bene: “I tifosi del Toro, secondo me sono i migliori, sono speciali. Perché sono presenti sempre, non solo quando arrivano le vittorie. Ci aiutano molto anche nei momenti difficili, è un modo di supportare la squadra diverso da quello che ho vissuto in Olanda” e poi si sa che la città gli piace come ha affermato in altre occasioni.

Nel Torino Juric ha saputo creare un bel gruppo, la maggior parte dei giocatori sono gran belle persone, dediti al lavoro, che in città si trovano bene e anche in granata. Tutto questo è un’«arma» in più. Tanti oltretutto grazie al mister sono migliorati e questo indubbiamente li rende appetibili ad altri però allo stesso tempo servono al Torino se l’intento è effettivamente quello di alzare l’asticella. La base del gruppo squadra c’è manca qualche tassello, ma è proprio per questo che in ottica futura c’è da aggiungere e non togliere.