Ljajic ko ma con il Chievo si spera che il Torino non sia sazio per le tre vittorie

Dopo l’allenamento di ieri brutte notizie per Ljajic, Milinkovic-Savic e Berenguer, mentre Niang è sempre out come Lyanco. Con il Chievo un’altra verifica.
13.04.2018 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Ljajic ko ma con il Chievo si spera che il Torino non sia sazio per le tre vittorie
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

L’allenamento di ieri ha portato brutte notizie in vista della trasferta a Verona per affrontare il Chievo di sabato, infatti, il report medico sembrava un bollettino di guerra: “Solo terapie per Berenguer (contusione al ginocchio sinistro) e per Milinkovic-Savic (lesione muscolare ai flessori della coscia destra). Cure anche per Ljajic che ha avvertito un risentimento muscolare alla coscia destra. Seduta personalizzata per Niang per i postumi dell’affaticamento muscolare ai flessori della coscia destra accusato alla vigilia del recupero contro il Crotone”. A questi quattro infortunati c’è da aggiungere Lyanco fermo da tempo, dal ventotto febbraio, per un trauma contusivo/distorsivo al piede sinistro, lo stesso già interessato da un precedente infortunio.
Ovviamente il giocatore che preoccupa di più è Ljajic artefice della rinascita del Torino nelle ultime tre partite con conseguenti vittorie. Sui può solo sperare che il risentimento alla coscia destra non sia nulla di grave. Non si sa se Ljajic potrà essere convocato per il Chievo e nel caso dovesse non giocare si tratterà di un’ulteriore verifica per Mazzarri che potrà capire se la squadra senza il suo trascinatore è in grado di giocare altrettanto bene come ha fatto con l’Inter e di portare a casa i tre punti.   

Il Chievo ha bisogno vincere perché è a soli due punti, in coabitazione con il Cagliari, dalla coppia formata da Spal e Crotone che occupa il terz’ultimo posto, ma questo non è la vera insidia per il Torino perché i granata devono stare attenti soprattutto a loro stessi, stante il campionato altalenante che finora hanno messo in scena. Le tre vittorie consecutive con Cagliari, Crotone e soprattutto quella con l’Inter potrebbero aver creato una sorta d’effetto d’appagamento che sarebbe deleterio domani sul far della sera al Bentegodi, proprio perché l’avversario di turno ha bisogno di vincere per allontanarsi il più in fretta possibile dalla zona calda della classifica. Va da sé che anche nella malaugurata ipotesi che Ljajic non potesse giocare questo non potrà e non dovrà costituire un alibi per una prestazione non positiva.

In teoria le tre vittorie consecutive dovrebbero essere uno stimolo per i granata a continuare sulla strada intrapresa, però, non si sa mai, quindi, meglio tenere la soglia d’attenzione molto, ma molto alta. Mazzarri sicuramente, da uomo navigato nel calcio, sa che questo rischio esiste e per tanto negli allenamenti avrà monitorato con grande attenzione i suoi giocatori per cogliere anche il più piccolo segnale di un’eventuale pancia piena dovuta all’abbuffata di punti. I giocatori del Torino, quindi, devono sfidare loro stessi e rimanere, come si dice, sul pezzo. Dilapidare l’entusiasmo che si era appena ricreato con una prestazione sottotono sarebbe un abominio, un peccato mortale.