Ljajic da diamante grezzo a uomo mercato buono per fare cassa
Il rapporto tra Ljajic e il Torino potrebbe essere ai titoli di coda, infatti, il giocatore potrebbe essere ceduto allo Spartak Mosca. Sicuramente la cessione priverebbe il Torino di un giocatore di grande qualità, ma che brilla anche per discontinuità. Sul talento del serbo nessuno discute e da questo punto di vista la squadra perderebbe l'elemento di maggior valore tecnico, però, con l'arrivo di Mazzarri sulla panchina granata gli spazi per Ljajic si sono ridotti perché il nuovo allenatore a differenza di Mihajlovic non ne farebbe il perno del gioco, soprattutto se decidesse di passare in pianta stabile al 3-5-2. Tenere un giocatore come Ljajic in panchina è impensabile perché lo si svaluterebbe e soprattutto lui non lo accetterebbe e di conseguenza sarebbe difficile gestirlo. D'altro canto, però, se il Torino crede veramente di poter lottare per un posto utile per l'Europa League privarsi di un giocatore di talento potrebbe essere un harakiri. Per quello che ha dato al Torino Ljajic, forse, non sarebbe neanche più di tanto rimpianto a causa della sua discontinuità che come in altre piazze non gli ha permesso di mettere il suo talento a disposizione della squadra per farle fare il famoso salto di qualità. Ovviamente non basta un solo giocatore per portare una squadra dalle posizioni di metà classifica ai posti utili per le competizioni europee, ma lui avrebbe potuto contribuire maggiormente a spingere il Torino verso questo traguardo.
Al momento non si è ancora arrivati alla cessione del giocatore perché lo Spartak Mosca è disposto ad offrire una decina di milioni mentre il Torino ne vorrebbe almeno dodici, ma la distanza tra offerta e domanda non è poi così lontana e, quindi, è possibile che le due società trovino un punto d'accordo. Starà poi a Ljaijc accettare l'offerta del club russo, però, sotto questo aspetto non dovrebbero esserci grandi problemi in quanto lo Spartak offre ai suoi giocatori emolumenti sicuramente superiori a quelli che vengono dati dal Torino e tanto più che il giocatore non avrebbe grandi problemi a lasciare il Torino dove non c'è più il suo mentore Mihajlovic e dove potrebbe non trovare più così tanto spazio cosa che in vista del Mondiale, che tra l'altro si svolgerà in Russia, non è particolarmente positiva.
L'eventuale cessione di Ljajic sarebbe un po' l'emblema del percorso fatto in questi ultimi anni dal Torino: in potenza può fare il salto di qualità, ma in realtà continua a rimanere a metà classifica, un po' come il giocatore che è sempre sul punto di "esplodere", però, si limita solo a far vedere lampi di classe pallonara. L'ideale sarebbe che a fronte della cessione di Ljajic e della relativa plusvalenza il Torino prendesse un altro giocatore di qualità, non necessariamente un attaccante. Difficile però pensare che questo possa avvenire perché ormai si è arrivati agli ultimi giorni di questa sessione di calciomercato e le altre società non cedono i loro giocatori di qualità,tanto più se si è a metà stagione. E' evidente, però, che se non si troverà un accordo che soddisfi il Torino sulla cifra che lo Spartak Mosca è disposto a mettere sul piatto per ottenere Ljajic il giocatore rimarrà in granata e la sua cessione avverrà in estate.