LIVE – Nicola: "Sfida speciale essere al Toro. La costruzione del gruppo è fondamentale"

21.01.2021 13:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
LIVE – Nicola: "Sfida speciale essere al Toro. La costruzione del gruppo è fondamentale"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da tre giorni Davide Nicola è alla guida del Torino: a breve, dalla sala conferenze dello stadio Grande Torino Olimpico, il nuovo tecnico granata verrà presentato alla stampa. Segui la diretta testuale su Torinogranata.it.

La presentazione di Cairo: "Buongiorno, non mi fa effetto vederlo qui, anche perché siamo sempre rimasti in contatto dal 2005-06. Era un capitano senza fascia, faceva gruppo e abbiamo sempre avuto un bel rapporto. Rivederlo mi ha fatto piacere, ma oggi non è una bella giornata perché è stato esonerato un allenatore ed è sinonimo di fallimento, tutti ci hanno messo del loro per non fare funzionare le cose. Mi spiace che non abbia funzionato con Giampaolo ero legato  lui e mi avrebbe fatto piacere cominciare un nuovo ciclo, gli auguro il meglio. Spiace che quest'anno non ci sia il pubblico allo stadio che ci dà la spinta e anche per questo non abbiamo vinto ancora una partita in casa. Mi fa piacere essere qui con Davide che rende questa giornata positiva come quando vincemmo con il Mantova e tornammo in serie A. Lo stimo e ha dimostrato di saper fare bene in panchina. Ha una grande carica ed empatia con i calciatori e questo è un punto a favore. Faccio a Davide un in bocca al lupo".

Come si riaccende il Torino? Come si può ripartire?
"La prima cosa che ho detto ai ragazzi è che va costruito un gruppo di uomini con relazioni schiette, produttive ed educate. Dobbiamo stare bene al campo e credere in quello che si fa. Non giudico quello che è stato fatto prima. So che in tre giorni non si può fare molto e ho lavorato sulle priorità. Il gruppo è fondamentale, poi arriverà tutto il resto. I risultati sono una conseguenza ed è per questo che non chiederò mai un risultato, ma la prestazione fatta di equilibri e senza timore di sbagliare. Voglio vedere una prestazione con i due principi che ho dato”.

Come ha trovato la squadra?
"Tutti si sono messi a disposizione, non mi interessa il passato e voglio farmi io l’idea della situazione, ma voglio vedere certi atteggiamenti perché solo questo ci farà raggiungere l'obiettivo. Non parlerò di venti finali, ma bisogna essere coscienti che ci sono 20 partite per raggiungere l'obiettivo della salvezza. 13 punti in classifica sono pochi e i nostri valori possono essere superiori. E’ iniziato un nuovo percorso. Il club ha ambizioni, ma dobbiamo essere coscienti per fare il passo successivo”.

Cosa si aspetta domani sera?
"Ho fatto richieste di principi di gioco che andranno applicati. A me non importa l'errore, ma si deve sbagliare per fare. Serve concentrazione e determina zio. Credo ciecamente in questi ragazzi".

Che spogliatoio ha trovato?
"E' una sfida speciale, ma solo con certe relazioni e certi atteggiamenti possiamo uscirne. Ho detto ai ragazzi che bisogna gestire le emozioni per raggiungere l'obiettivo al quale non sempre si arriva per linea retta, ma alle volte serve zigzagare per raggiungerlo. E serve volontà di arrivarci. Il difficile è rimanere equilibrati, ma dobbiamo farlo giorno dopo giorno. Io credo in questi ragazzi".

Chiederà a Belotti meno sacrificio?
"Io adatto e plasmo i miei principi alle caratteristiche dei giocatori. Ho avuto una presa di coscienza. Ho fatto ai giocatori poche richieste e ben precise e da loro mi aspetto le risposte. Serve leggerezza, voglia, entusiasmo e determinazione. Per questo bisogna dare pochi compiti. La generosità non è un aspetto negativo se convogliata in una certa direzione. Parò bisogna essere ordinati”..

Come ha trovato la squadra dal punto di vista fisico?
"Bisogna affidarsi al gruppo che è formato da più esperti e più giovani, ma ognuno ha la sua importanza. L'allenatore deve essere coerente nelle richieste e dimostrare che le sue idee non sono solo convincente, ma anche redditizie. Abbiamo cominciato con una metodologia diversa, ma i collaboratori che erano già presenti mi hanno dato una mano. Niente si costruisce in un giorno, però per distruggere ci vuole meno di un secondo. Solo il lavoro porta a raggiungere l'obiettivo".

Come si affronta il Benevento?
"Tre giorni sono pochi per dare un’impronta e un’identità definitiva, ma sono sufficienti per indicare la direzione verso la quale si vuole andare. Dai giocatori mi aspetto che seguano gli obiettivi. Quella con il Benevento è una partita importante per l'aspetto, ha una sua difficoltà e bisogna essere preparati. io metto passione, entusiasmo e voglio che anche i giocatori facciano altrettanto".

Quali percezioni ha avuto?
"Intanto grande disponibilità, cosa fondamentale. Il gruppo è cosciente del momento e vuole ripartire e fare meglio. E le qualità ci sono. Per me è fondamentale la disponibilità dei giocatori, sono curioso di vedere che cosa si può fare già a partire da domani che deve essere la prima partita di un nuovo percorso. E poi vedremo cosa migliorare o cosa aggiungere. Non abbiamo molto tempo, ma 20 partite non sono poche per dimostrare di valere posizioni diverse".

Da quale modulo ripartirà?
"Da ciò che conoscono i ragazzi perché ho bisogno di creare il gruppo dando poche certezze. Adesso non vorrei rispondere su questo. Ho idee precise e le ho dette ai giocatori, oltre ai principi tattici e comportamentali individuali. Ora voglio vederli all'opera".

Questa è la tappa principe della sua carriera?
"Ho la consapevolezza di essere in un club speciale e ho grande entusiasmo. Sono qui per dare una mano, anche  se non sono il salvatore della patria. Ci sono le condizioni per fare bene, ma le parole contano poco, servono le azioni per costruire un gruppo che possa dare soddisfazioni.  Sono un martello e desidero fortemente raggiungere l'obiettivo”.

Come le piacerebbe esser definito?
"Non so se sono un motivatore, ma sono determinato sul campo come nella vita. Quando faccio qualcosa la inizio subito al massimo e trascinare gli altri è il mio obiettivo. Plasmo i miei principi di gioco sulle caratteristiche degli uomini che ho a disposizione. Non ho parlato di cose in particolare, sono stati tre giorni intensi per conoscerci e ho cercato di far capire che a me interessa il Toro. Nel gruppo finisce chi ha gli atteggiamenti giusti per raggiungere l'obiettivo. La partita diventa motivo di valutazione, poi ci sarà il tempo per fare tutto il resto”.

Come si può aiutare Belotti?
"Ogni giocatore ha le sue caratteristiche. Andrea è importante, ma anche altri giocatori possono dargli una mano. Ho visto disponibilità in Zaza e Verdi e adesso devo capire alcune dinamiche, ma il mio obiettivo è far coesistere i migliori giocatori ".

Quale corde può toccare per far sì che già da domani la squadra non incappi in errori che hanno portato a non conquistare punti?
"La prestazione viene prima del risultato. Non punterò mai il dito sull'errore che si analizza e si può superare e deve essere vissuto bene. Il concetto principe è ragionare come squadra e tutti possono commettere errori. Se uno perde palla altri devono evitare che si subisca gol. Ho chiesto l’espressione di un gioco diversa"

Nkoulou è affaticato, ma può tornare utile?
"Io guardo prima ai giocatori che ci sono e poi si faranno le valutazioni. Mi preme la partita di domani perché il nostro futuro è la partita di domani. Vedremo chi sarà a disposizione e avrà la possibilità di dimostrare ciò che ho chiesto. Mi aspetto entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi. Per Nkoulou ci sarà tempo, dopo la partita parleremo per capire cosa serve. Per me la prima regola è credere in chi fa parte del gruppo e se non ci saranno gli atteggiamenti giusti faremo le debite valutazioni”

I giovani Buongiorno, Segre ed Edera possono trovare spazio?
"Conta il gruppo e non l'età dei giocatori. Alcuni hanno giocato di più altri meno e alcuni giovani stanno crescendo bene. Faremo precise scelte per domani, ma siamo nella condizione di dare una possibilità a tutti con il tempo. Gli atteggiamenti e la voglia servono a dimostrare che si è parte integrante del gruppo. Si può essere importanti in 90 minuti ma anche solo in 5 e su questo lavoreremo

Quando a Cairo è stato chiesto quanti giocatori potranno arrivare compatibilmente con le dinamiche di mercato e le richieste di Nicola? E' intervenuto Nicola dicendo che poiché è arrivato da tre giorni vuole prima valutare i giocatori che ci sono e se avesse fatto richieste significherebbe che non si fida di chi c'è per cui non ha fatto ancora alcuna richiesta. La partita di domani sarà utile appunto per valutare.

La conferenza stampa è terminata.