Live – Longo: "La bagarre è iniziata e ne abbiamo preso coscienza"

16.02.2020 17:15 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Moreno Longo
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Moreno Longo

Il Torino ha bisogno di tornare a conquistare punti dopo le sconfitte con Sassuolo, Atalanta, Lecce, e Sampdoria più quella che ha determinato l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Milan. I granata sono chiamati anche ad arginare il pesante numero di gol subiti nell’ultimo periodo, venti nelle cinque partite perse, e ad incrementare il numero di reti fatte, quattro delle quali un autogol e due in Coppa Italia. E devono provare a farlo già domani alle 20,45 con il Milan. L’allenatore del Torino, Moreno Longo, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con i rossoneri.

Qual è la "trappola" della partita di domani? Non c'è una trappola in particolare. Il Milan è in salute e forse ha raccolto in Coppa Italia meno di quanto ha proposto. Sappiamo che affronteremo un Milan diverso perché ha superato i problemi che ha avuto inizialmente grazie al lavoro di Pioli e anche all’arrivo di Ibrahimovic.

Com'è cambiata la metodologia del Torino? E' cambiata l'intensità che si tiene durante le sedute d'allenamento. La squadra, dati alla mano, denotava un calo abbastanza evidente nei secondi tempi e stiamo cercando d'innalzare la condizione e l’intensità per tutto l’arco della partita e lo facciamo graduatamente per non creare problemi ai giocatori e causare infortuni. Gli allenamenti devono essere intensi, ma i giocatore devono anche recuperare.

Come sta Verdi? E' influenzato e anche oggi non si è allenato, ma è convocato, vedremo domani. Abbiamo un paio di alternative nel caso non dovesse farcela.

Qual è la condizione fisica della squadra oggi? In poco tempo non si può cambiarla più di tanto. Ci sono tempi fisiologici da rispettare affinché il corpo si abitui ai cambiamenti. L’atteggiamento dei giocatori mi è piaciuto perché si sono impegnati e questo può già aiutare nella ai fino della concentrazione e della tenuta in partita e può anche essere utile a sopperire a qualche carenza fisica.

L'assenza di Izzo comporta modifiche in difesa, quali possono essere magari la difesa a quattro? Non ci sono molte alternative nel ruolo di terzini, ma abbiamo studiato alcune possibilità. La difesa a quattro è una variabile e una possibilità, ma non è la ricetta a tutti i mali. Con la difesa a tre la squadra aveva fatto cose positive e la difesa a quattro può essere una soluzione per il futuro.

La presa di coscienza della situazione di classifica c'è stata da parte della squadra? Sono giovane, ma non sono rimbambito. Fino al Sassuolo siamo tutti dentro, adesso c'è bagarre, ma la presa di coscienza c’è già stata. Il percorso è fatto di battaglie e vanno fatti punti ovunque. La bagarre è iniziata e dobbiamo rispondere presente.

Come stanno Baselli e Zaza? Hanno superato gli infortuni e Baselli arriva anche da un altro infortunio pregresso, quindi, hanno un minutaggio minore. Spero che al più presto siano disponibili dal primo minuto.

Il problema mentale è il principale? Ho ereditato la squadra non solo da un periodo negativo, ma da un periodo dove mancavano le prestazioni. E’ sottile il filo che separa la condizione atletica da quella psicologica. La squadra deve ritrovare autostima e coraggio. Oggi si deve ragionare per il compagno, da squadra. Se uno sbaglia deve sapere che il compagno può metterci una pezza, serve fare qualche cosa in più. Solo questo ci può riportare sulla giusta strada.

Quanto di Longo c'è adesso nel Torino? Essere squadra significa avere grande equilibrio. Il Torino è passato dall'avere una difesa che subiva poco e una che subisce tanto e ci sono gli stessi uomini. Dobbiamo avere maggiore conoscenza della costruzione del gioco. C'è stata qualche sconfitta di troppo contro formazioni sulla carta non più attrezzate di noi. Il mio obiettivo è dare equilibrio alle due fasi: ci si deve difendere, ma anche saper attaccare sapendo sempre che cosa si deve fare.

Come sta Belotti? E' un attaccante a livello europeo di primissimo livello e non può essere messo in discussione. Sta bene, ma è difficile esprimersi quando la squadra è in una situazione come siamo noi. Il calcio vuole attaccanti che sappiano difendere, ma voglio che stia anche più vicino alla porta e che faccia movimenti per arrivare a segnare. Non è che debba correre meno, ma deve correre meglio.

Conferma che cercate con più insistenza le fasce laterali? Alla squadra serviva uno spartito nel quale potesse riconoscersi e sfruttare la superiorità numerica. La Samp giocava con il rombo e lasciava più spazio sulle fasce e lì avevamo superiorità numerica.

Ibrahimovic merita un'occhiata speciale per essere contenuto? Ibra è un giocatore di spessore importante e sarebbe limitante pensare che solo con lui si debbano avere atteggiamenti di maggiore controllo e adottare precauzioni particolari. Spesso catalizza su di sé un paio di difensori e abbiamo lavorato in tal senso.

Adesso per il Torino parte un altro campionato? Mi sarebbe piaciuto che già accadesse con la Samp, ma adesso si sa che in ogni partita si devono fare punti in modo da portarci in una posizione di classifica più tranquilla. Servono fatti e non parole e dai confronti devono seguire risposte altrimenti rimangono solo i buoni propositi.

Come sta Millico? Millico ha assorbito la botta ed è fra i convocati perché oggi ha fatto una buona rifinitura.

Zaza e Belotti possono coesistere? Zaza e Belotti possono coesistere, ma la squadra deve avere un certo equilibrio. Vedremo di partita in partita se potranno giocare insieme, anche in base agli avversari e alla loro disponibilità che non manca. Non si potesse farli giocare insieme ci sono soluzioni alternative.

Qualche giocatore potrebbe essere collocato in una posizione differente, magari Lyanco? Per fare il mio modello di calcio bisogna costruire la squadra, ma quando la si eredita bisogna mettere ognuno nella condizione ideale e poi i concetti e la mentalità dell'allenatore spero che vengano recepiti e mi auguro che la squadra mi assomigli sempre più. Lyanco è un difensore e i difensori devono fare i difensori.

Come sta Ansaldi? Non è al top della condizione, ma sta sempre meglio ed è vicino alla sua condizione top. Le partite sono allenanti e deciderò se è possibile schierarlo domani dall’inizio.

Ha avuto la percezione che la squadra abbia capito che i tifosi sono dallo loro parte e che il loro supporto è utile? Da quando sono arrivato ho resettato e non entro nel merito di ciò che è accaduto prima. Non voglio sentire parlare di pressioni dell'ambiente e con il Fila aperto non c'è stato nessun problema e, anzi, ci sono stati applausi, forse anche inaspettati. Siamo noi che dobbiamo far sì che la gente ci stia vicina. Non voglio alibi perché è pericoloso averli spinge verso il basso. Ci deve essere positività e dobbiamo accendere la gente.

La conferenza è terminata