LIVE Juric: "Partita media: non postiva né negativa. Mi aspettavo qualche cosa di più"

07.05.2022 17:42 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Ivan Juric
Ivan Juric

L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa commenterà la partita con il Napoli.

A parte il risultato, cosa non le è piaciuto?
"Partita media: non positiva, ma né tanto negativa. la squadra ha dato tutto. Quello che mi ha deluso un po’ è stato che sono stati scelti giocatori tecnici e avremmo potuto fare meglio a livello di gioco. Abbiamo sbagliato tante situazioni che avevamo preparato, quando abbiamo fatto meglio abbiamo avuto occasioni. Sapevo che avremmo rubato meno palloni proprio per la scelta dei giocatori e per le loro caratteristiche. Mi aspettavo qualche cosa di più".

Avete patito l'assenza di Lukic?
"E' un giocatore in questo momento di livello superiore perché abbina dinamicità con il gioco e gli inserimenti. E’ un giocatore forte. Abbiamo scelto giocatori con un po’ di palleggio, anche Izzo. Sapevo che avremmo sofferto un po’, ma neanche tanto a livello di non rubare la palla, è importantissimo essere molto aggressivi e va bene, ma mi aspettavo di più sul piano del gioco e rispetto a ciò che avevamo preparato. Quando facevamo le cose giuste abbiamo creato tante palle gol contro il Napoli e non è facile farlo".

Come valuta la prestazione di Izzo? Può essere una risorsa per il prossimo anno?
"E’ un ragazzo splendido. Ha dimostrato professionalità unica che non si vede spesso e ha un passato. Ha fatto anche belle partite. Conosco le sue caratteristiche, so che ha punti deboli e altri forti. Bisogna valutare bene che tipo di calci si vuole fare"

Cosa chiede alla squadra nelle ultime due partite?
“Siamo un po' alla frutta, in un certo senso. Non è facile, anche parlando con i ragazzi hanno dato tantissimo dall'inizio del ritiro. Hanno avuto volontà di ribaltare la situazione, che è stata acida, bruttina. Hanno speso tante energie sia fisiche sia mentali per dimostrare che sono buoni giocatori. In passato non è stato solo colpa loro. Hanno dato tantissimo e adesso vedo qualche segnale di rilassamento, ma non deve succedere perché manca talmente poco, non dobbiamo mollare. Anche oggi siamo andati al massimo e poi è andata male. In questa settimana lavoreremo proprio sul non mollare"

Praet è parso meno brillante, anche a lei?
"E' un bel giocatore e ha tante buone caratteristiche. Ci sono moduli che gli portano vantaggi e altri meno. Con le difese a tre trova spazi, esprime il suo gioco e trova la sua posizione in campo, mentre con le difese a quattro è un po' diverso. Nel secondo tempo abbiamo cambiato e lo abbiamo messo a tutta fascia per farlo rientrare di più nel gioco e nel vivo e mi sembra che sia andato meglio. Quando si trova in mezzo mi sembra che perda qualche cosa, non dal punto difensivo, ma offensivo . Preferisce stare un po’ più isolato sulla fascia sulla parte destra del campo, quando è in mezzo al campo fa un po’ più fatica".

Oggi a che livello è arrivata la squadra?
"Pensando con tranquillità e bene a tutte le cose è stato un anno altamente positivo e siamo al 6/6,5. Abbiamo posto le basi, mettiamo così. E adesso veramente dipende da quale strada vuole prendere la società: questo è chiaro. Vuole essere ambiziosa, fare cose e prendere un tipo di giocatori è una cosa oppure fare altro, io non lo so. Però la squadra ha fatto veramente tanto per disputare un campionato del genere. Io devo ringraziare i ragazzi perché non hanno mai mollato e reputo la stagione molto, molto positiva pensando a quello che è stato il passato, ma so altrettanto, ed è la mia netta sensazione, che questa piazza chiede di più. E’ così. Non so se c’è una logica in questo, se è per la storia, ma è chiaro che questo pubblico, questa Città chiede di più. Un anno di nuovo al 10°, 12°1 13° posto non sarebbe un successo come quest’anno. L’asticella si è alzata, secondo me. Adesso dipende da quello che può fare o decide di fare la società”.     

C'è già stato un incontro per definire le strategie di mercato?
"No, non ancora. Il mio modo di giocare tutti lo conoscono e tutti hanno visto cosa si deve fare. Il lavoro è trovare i giocatori per questo tipo di gioco che io considero moderno. Servono giocatori dinamici che facciano le due fasi (difensiva e offensiva, ndr). Tutto gira attorno a questo. Se si sbaglia a scegliere i giocatori allora diventa difficile. Non si tratta neppure tanto di una questione economica, ma proprio di qualità e vedere ciò che serve. Posso dire che a Verona è stato fatto alla grande secondo me e adesso dobbiamo vedere se si riesce a farlo anche qui. Indovinare i giocatori giuste nelle posizioni giuste. Se si vuole migliorare dobbiamo cambiare dove c’è ancora margine di miglioramento. Ancora non abbiamo affrontato per bene tutti questi argomenti”

Buongiorno in questa stagione ha fatto progressi per fare il difensore centrale nella difesa a tre oppure è meglio utilizzarlo come laterale?
"Con tutta sincerità se Bremer va via, e c’è una grande probabilità che succeda una cosa del genere perché è anche giusto, dobbiamo prendere sicuramente un giocatore forte. Però di Buongiorno devo dire che in un certo senso è stato sfigato perché Rodriguez ha fatto un campionato strepitoso, veramente a livelli altissimi pensando al passato e Bremer non ha sbagliato un colpo tutto l’anno ed è stato sempre in salute, ma ogni volta che Alessandro ha giocato ha fatto bene sia da terzo sia da centrale. A Empoli per me ha fatto bene e ogni volta quando entrava da centrale, anche nella prima partita a Firenze con Vlahovic ha fatto bene. E’ un giocatore molto affidabile e, secondo me, è stato un po’ penalizzato dalle mie scelte quest’anno, anche se ha lavorato come un pazzo. E’ sempre concentrato, è un uomo affidabile, giusto e, secondo me, piano piano avrà sempre più spazio, questo è sicuro. E’ un’opzione che possa giocare anche in mezzo”.