LIVE Juric: "Miranchuk non ci sarà con il Verona: si è rotto il mignolo del piede. Il nostro obiettivo è l'8° posto"
Il Torino nelle rimanenti quattro partite di campionato vuole restare in corsa per l’8° posto e battere la concorrenza delle altre squadre, Fiorentina, Udinese, Bologna e Monza più il Sassuolo, che hanno lo stesso obiettivo. L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con l’Hellas Verona, che si disputerà domani alle 12,30 allo stadio Bentegodi.
Con il Verona sarà una gara particolare per lei e per Ilic, come ha visto il ragazzo in settimana?
"L'ho visto normale, concentrato sul lavoro, ma anche se è un ragazzo giovane ha la giusta esperienza per affrontare questo tipo di gare senza problemi"
Ha recuperato Schuurs e gli altri infortunati?
"Sono tutti disponibili. Schuurs negli ultimi due giorni ha fatto allenamento con il gruppo bene e senza problemi. Aina sta bene e Vieira pure. L’unico che abbiamo perso è Miranchuk perché si è rotto i mignolo del piede: ha preso una botta bella gara con il Monza e ha tanto dolore e quindi non ci sarà domani”.
E Radonjic?
“Per Radonjic invece ci vuole ancora un po’ di tempo”
C'è una parte emozionale da parte sua nell'affrontare un Verona che ha bisogno di punti salvezza?
"Non in questo senso perché anche noi abbiamo bisogno di punti. Non mi disturba questo, ma è chiaro che per me Verona rimane un posto magnifico: diciamo che mi ha salvato e rimane nel mio cuore"
Cosa ci può ancora dire su Sanabria che non abbia già detto?
"Abbiamo trovato un equilibrio. E' un attaccante particolare: un finto nove. Lo lasciamo esprimersi come vuole lui in questo senso. Dentro l’area di rigore abbiamo lavorato tanto e deve mantenere mantenere questa fame, questa voglia di farci giocare bene oltre ad essere determinante in area. Negli ultimi tre o quattro mesi sta facendo veramente belle cose"
Cosa vorrebbe dire per lei arrivare ottavo?
"Non ho mai ragionato in quest’ottica individuale, mi interessa solo la squadra e che facciamo bene. Sono entusiasta come l’altro giorno con il Monza perché ho visto dominio tecnico-tattico e quindi torni a casa e dici "tanta roba". Mi fa tanto piacere vedere i ragazzi che si stanno esprimendo a questi livelli contro squadre molto difficili e dominano a livello del gioco. Mi fa un grande piacere. Non vivo mai le cose individualmente, non mi hanno mai caricato. Voglio che la squadra arrivi il più in alto possibile"
Al Torino mancano i gol degli esterni che invece aveva al Verona: potrete fare meglio sul mercato nella costruzione della nuova squadra?
"I numeri sono numeri, poi magari in tre mesi sono discutibili e in due anni un po' meno. Quando vedo la squadra giocare come con il Monza e dominare alla grande, almeno a mia sensazione, è chiaro che ci mancano i particolari che sono: precisione nel cross, il tiro da fuori, il colpo di testa dentro l'area. Quando si costruisce la squadra bisogna pensare a come possono arrivare i gol. Con la Lazio magari vince perché c’è uno che sa tirare da 25 metri, è stato il primo gol così in due anni. Ma se non si riesce a concretizzare le occasioni, non tanto con l’attaccante o con gli esterni, ma con tutti i giocatori allora ti mancano i gol. L'altro giorno dovevamo vincere facile, al di là dell'arbitro, è stata una cosa veramente scandalosa, ma manca questo e ci sono state situazioni nelle quali si poteva fare meglio"
Djuric, se giocherà, può influire sul vostro assetto difensivo? I suoi difensori centrali andranno meno in avanti?
"No, i miei centrali non andranno meno in avanti. Loro sono ultra aggressivi, Bocchetti sta facendo un lavoro eccezionale. Conosco questi giocatori, nella mia griglia di partenza li davo più forti di noi, poi volevamo cambiare un po’ il modo di giocare, ma non è andato bene e sono tornati a quello vecchio. All'andata con Djuric è stato tosta per noi, è un giocatore che determina perché si gioca con il lancio lungo e riesce a tenere, spizzicare la palla e ti porta tanti avversari vicino all'area. Con lui è molto difficile difendere. Fa parte di quei giocatori che hanno la caratteristica di dare molto fastidio a qualsiasi avversario, ma noi non cambieremo. Sarà una gara molto aggressiva, a uomo e con ritmi alti, il Verona cercherà lungo e sulle seconde palle”
Ci dice qualche cosa in più sull'infortunio di Miranchuk? E’ recuperabile per le ultime due partite?
"In teoria la rottura del mignolo non impedisce, cioè non che non impedisce, ma ha tanto dolore e quando diminuisce può giocare. Io mi auguravo già che giocasse domani, ma il dolore è fastidioso, ma non peggiora se si gioca prendendo farmaci. Gli abbiamo dato una settimana per la frattura in modo che si riprenda bene e mi auguro di averlo la prossima partita (con la Fiorentina, ndr)"
La Primavera è ai play-off: c'è qualche giovane interessante per la prima squadra?
"Negli ultimi due anni Ludergnani ha fatto un bellissimo lavoro. Mi piace mister Scurto, allena bene e dà concetti: lavoriamo in sintonia con i nostri preparatori. Ci sono tanti ragazzi interessanti che mi stuzzicano: bisogna ragionare per indirizzarli e non sbagliare anticipando i tempi, ma parecchi mi piacciono molto e mi fa piacere allenarli quando sono con noi. Nei prossimi 3-4 anni magari possiamo avere giocatori provenienti dal nostro settore giovanile come è stato per Buongiorno che ha fatto la sua strada e poi è tornato. Savva mi piace tanto come anche Gineitis. N'Guessan non è male Antolini penso che possa fare. Hanno fatto un bel lavoro: bravi”.
Forse per i difensori è più facile inserirsi in prima squadra rispetto agli attaccanti.
“No, non vuole dire. Ho fatto debuttare Salcedo e Pellegri a 15-16 anni ed erano attaccanti. Bisogna solo valutare bene il livello e in Primavera è basso quindi si fatica a capire esattamente il valore dei ragazzi. In allenamento però vedo il loro potenziale e N'Guessan è bello tosto deve diventare tecnicamente un difensore, ma è cresciuto molto con Scurto. Stanno lavorando bene questi ragazzi"
Per le caratteristiche che hanno con il Verona è più la partita per Karamoh o per Seck?
"Hanno caratteristiche simili: uno partirà dall'inizio e l'altro subentrerà. Questa è l’idea, ma dobbiamo ancora scegliere. Mi sembra che stiano tutti e due molto bene per quello che ho visto nell’ultima partita e durante la settimana: mi sono piaciuti entrambi"
Percepisce la stessa unione che aveva ai tempi di Verona?
"Siamo cresciuti tutti quanti un po’. Il Verona per me era speciale perché c’era D'Amico e avevo una gestione totale con lui delle cose: decidevamo tutto e il nostro modo di fare le cose ci ha portato ad avere amore per le regole, rispetto. In verità decidevamo tutto noi e questo ci ha permesso di creare l’ambiente esattamente come lo volevamo. Qui siamo cresciuti e ci stiamo avvicinando. Stiamo capendo, siamo però diversi pur essendo uniti e anche le cose della Primavera mi entusiasmano perché mi sento partecipe di un qualche cosa in più rispetto al solo risultato della domenica, soprattutto vedendo questi ragazzi lavorare che poi possiamo inserire. Collaboriamo. C’è un senso di unione e di obiettivo comune per creare i nuovi Buongiorno: va bene. Siamo migliorati, secondo me"
A quattro partite dalla fine siete ottavi, se l'aspettava? Ci credete?
"Ci siamo rimasti male dopo il Monza, c'era la sensazione di superiorità e di torti arbitrali e quei due punti mancati vedendo la classifica sono molto pesanti. Ci piacerebbe veramente finire davanti a tutte quelle altre squadre. Il nostro obiettivo è chiaro ed è questo. E' difficile perché abbiamo gare impegnative, ma l'obiettivo è arrivare primi in classifica in questo mini-torneo. E' un obiettivo forte"
Siete in linea con le sue aspettative?
"Abbiamo fatto un lavoro eccezionale dal punto di vista economico della società con buoni risultati. Vorrei sempre qualcosa in più. Nella testa del presidente, che è quello che decide, stiamo seguendo la marcia che si era immaginato lui. Tutti vogliamo di più, ma non è facile perché le otto squadre inclusa la Fiorentina, che metto a un livello molto alto per struttura e giocatori. Sicuramente è stato fatto un buon lavoro, tante cose sono state fatte bene e speriamo di finire bene in modo da concludere questo biennio nel modo giusto".