LIVE Juric: "Le voci di mercato disturbano sempre un po', ma Schuurs è serio e mi auguro che resti. Gli sviluppi del Toro li deciderà il presidente"

25.08.2023 16:25 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata al Grande Torino Olimpico Elena Rossin
Ivan Juric
Ivan Juric
© foto di Elena Rossin

Il Torino, dopo il deludente pareggio senza gol all’esordio in campionato con il Cagliari neo-promosso, cerca il riscatto con i rossoneri di Stefano Pioli. L’allenatore del Torino, Ivan Juric, fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con il Milan, che si disputerà domani alle 20,45 allo stadio Giuseppe Meazza.

Come si presenta la squadra alla sfida con il Milan?
"Abbiamo cercato di recuperare e prepararci bene e vedremo domani se l'abbiamo preparata come volevamo".

Cosa l'ha colpita di più del Milan nella gara con il Bologna?
"Tanta qualità individuale e si vede il lavoro di Pioli che sta mettendo cose nuove su un prodotto che aveva già fatto bene. Ci ha colpito il modo in cui hanno segnato, le accelerazioni e i dribbling possono essere molto pericolosi in ogni momento".

Novità dall'infermeria?
"Djidji è fuori e Seck ancora anche lui, m ha cominciato a correre e a fare delle cose e mi auguro che Demba torni per la prossima".

Come ha visto Schuurs? Le voci di mercato lo disturbano?
"Le voci sono vecchie ed è normale che vadano un po’ in avanti. I giocatori risentono un po', ma la differenza è notevole tra una situazione e l'altra. Lui è un ragazzo veramente serio, sereno e lavora bene, ma è normale che queste cose disturbino un po’".

Domani gioca?
“Sì, sì, non abbiamo altri”.

In quali condizioni sono Radonjic e Tameze?
"Con tutto il cuore e la volontà, vogliamo portare Radonjic ai livelli della fine della stagione scorsa, quando aveva fatto benissimo: il suo apporto per noi è fondamentale, come quello di Karamoh. E' importante avere i giocatori offensivi in forma e pimpanti, lui sta lavorando bene e mi auguro che in partita si veda. Tameze è top da quando è arrivato, lavora molto bene su tutto solo che quando un giocatore si lascia un po’ andare  poi ci vuole un po’ più tempo per ritrovare la forma giusta. Ad Adrian non si può dire niente perché da quando è arrivato lavora forte, ma non lo vedo ancora al massimo della forma, ma si sta avvicinando".

Un commento sul ritorno di Lazaro. E’ più un’alternativa a Bellanova sulla destra oppure è in concorrenza con Vojvoda a sinistra?
"Sono contento che sia tornato e mi sembra che sia anche tornato con un gran bel sorriso e con grande voglia di fare bene. E’ un giocatore che può agire su tutte e due le fasce senza problemi: non ha preferenze ed è un bene avere giocatori che possono stare sia a destra sia a sinistra".

Quanto sarebbe importante avere un volto nuovo nel reparto offensivo, magari una punta?
"Abbiamo introdotto tantissime cose in questi due anni al modo di giocare e di sviluppare il gioco in attacco. Sono molto concentrato su chi c'è a disposizione affinché  migliorino ed entrino in forma. Sappiamo che sul gioco d'attacco si lavora e si migliora, ma è anche una cosa molto individuale  ed è anche per questo che gli attaccanti hanno sempre un prezzo speciale. Dipende molto dalle cose individuali.  Siamo convinti che i nostri giocatori possano fare meglio rispetto al Cagliari".

La società a livello di idee ha fatto il possibile sul mercato?
"Sinceramente vedo la squadra come l'anno scorso sia come struttura sia come tutto. Abbiamo cambiato solo Singo con Bellanova, e su di lui c'è da lavorare tanto per portarlo a un ottimo livello. Il resto è rimasto invariato, manca Miranchuk e con il Cagliari sarebbe servita la sua fantasia. Però questa domanda è da fare a Vagnati o ad altri, ho una buona squadra e penso di poter lavorare bene: sono concentrato su questo”.

Forse le manca qualche cosa sugli esterni per esaltare di più il suo gioco? Può sopperire con novità tattiche?
“Dobbiamo inventarci nuove soluzioni. Penso che ne abbiamo fatte tante a livello di movimenti  magari con lo stesso modulo cercando di trovare i varchi giusti e anche un po’ per adattarci a Vojvoda, alle volte si è fatto diverso da ciò che era in programma. Ci basiamo su questo, non facciamo stravolgimenti ma ci adattiamo a quello che c'è cercando di fare al meglio".

Che tipo d'interpretazione si aspetta dai suoi centrocampisti domani a San Siro?
"Sarà interessante per loro perché affrontano giocatori di grande livello. Abbiamo giocatori soprattutto di palleggio di gioco e di tecnica. Per me è chiaro che se vogliono alzare il loro livello personale devono farlo sul piano difensivo, dei contrasti, delle palle rubate e sulle seconde palle. Si guarda anche molto questo e c'è da migliorare tanto, ma le caratteristiche dei giocatori sono più di palleggio e di dominio piuttosto che sul rubare palla e ripartire".

Come sta Ricci?
"L'altro giorno mi è piaciuto: è stata una partita dura e una battaglia, ma ha fatto passaggi molto  interessanti per Sanabria e anche contro la Feralpisalò aveva fatto bene. E' arrivato in ritardo rispetto agli altri e fa un po’ di fatica, ma sta crescendo bene come voglio io".

E Pellegri?
"Ha fatto una buona settimana e aveva fatto discretamente bene nell’ultima partita. Comincia ad avere la sua velocità che gli serve, non ha ancora la velocità sua vera, ma si sta avvicinando. Ha fatto una settimana discreta, buona e speriamo che continui così e trovi la continuità".

In vista del finale di mercato ha più aspettative che la squadra sia migliorata o timore che prendano due giocatori normali ma vada via un big e che la rosa vada a perderci?
"(Sorride, ndr) Lo zero a zero va bene nel senso che siamo un buon gruppo, ho tanti giocatori che mi piacciono e che sono giovani interessanti. In due anni siamo riusciti a far sì che il Toro avesse tanti giovani interessanti. E' una cosa bella questa, ma è chiaro che per fare di più bisogna migliorare anche attraverso il mercato. Non ho paura, ma è normale quello che sta succedendo con Schuurs e le voci disturbano anche me, come le idee, le cose e tutto. Spero che vada tutto liscio, che rimangono tutti e che mettiamo qualcosa in più. Se succede diversamente, bisogna essere bravi a sostituirlo. Ma mi auguro che non succeda".

Avete un piano B se Schuurs andasse via?
"No, penso che le società come il Torino le cessioni non siano un male in assoluto, possono essere anche grandissime opportunità. Se riesci ad alzare il valore di un giocatore attraverso il lavoro e la sua volontà e lo vendi bene per reinvestire come ha fatto il Milan con Tonali che poi ha reso la squadra competitiva nei ruoli dove c’erano delle carenze, non è una cosa solo negativa. In passato al Toro c'erano giocatori non venduti il cui rendimento è diventato scadente: bisogna valutare tutte le cose per fare al meglio. Se si arriva agli ultimi giorni non è il piano del Milan, ma arrangiarsi all’ultimo momento e deve essere bravo Vagnati, che è vigile e attento, a cogliere le opportunità. Per ora non c'è niente di concreto, speriamo di migliorare e recuperare i giocatori che sono infortunati e fare bene. Siamo concentrati su questo".

Procedete con sinergia anche nelle strutture?
"Abbiamo fatto cose importanti: prima avevamo 6-7 prestiti e tanti giocatori a fine carriera o calciatori in scadenza di contratto, ora dopo due anni invece ci ritroviamo, diciamo senza fare spese  nel senso di autofinanziandoci, ad avere una squadra molto giovane e interessante, che deve essere completata. Abbiamo fatto tante cose nelle nostre possibilità e migliorato la condizione del lavoro e tutto il resto. Adesso io seguo la società e ciò che vogliono fare loro, quello che pensano e vado dietro a loro. L'impulso per la futura crescita deve arrivare dalla società, non più da me".

Ha voglia di stare qui oltre la fine del contratto?
"Dobbiamo essere tutti felici e contenti. L'anno scorso era prematuro dirlo, voglio vedere come vanno le cose e anche la società deve valutare con calma se riusciamo ad ottenere risultati, se cresciamo e se sono contenti. Ritengo che abbiamo fatto un lavoro strepitoso in questi due nni e siamo contenti. Quali sviluppi avrà il Toro lo deciderà il presidente".

Anche quest'anno sarete tignosi, compatti e bravi a non fare giocare gli avversari?
"L'anno scorso già un po’ abbiamo perso quelle caratteristiche. Anche le nostre statistiche sono diverse e se prima eravamo secondi in Europa nel rubare palla, adesso non lo siamo più. Ci vuole alle volte più tempo per farlo perché abbiamo caratteristiche diverse e magari abbiamo aumentato il possesso palla e altre cose. Ci sono giocatori che non ci permettono di fare delle cose mi augurerei al massimo delle possibilità, ma ci consentono di farne altre. Non siamo più una squadra con quelle caratteristiche, lo eravamo di più due anni fa perché avevamo giocatori ben diversi".

Quando deciderà sul rinnovo?
"Anche loro (la società, ndr) devono essere soddisfatti. L’anno scorso la società era soddisfatta e adesso vedremo come vanno le cose e se saranno ancora soddisfatti e se vorranno fare e tutto il resto. Non è una cosa da pensare immediatamente, bisogna solo far bene già da domani facendo meglio rispetto al Cagliari. Ci sono giocatori che devono crescere e un sacco di problemi che dobbiamo affrontare per migliorare: questo mi preoccupa".

Aspetta ancora due giocatori dal mercato un esterno e un attaccante/trequartista?
"Vediamo negli ultimi giorni. Lo dico sinceramente in questi giorni ero molto concentrato sul Milan e pensavo a come affrontare la partita e lasciato lavorare Vagnati su altro".