LIVE Juric: "Buongiorno giocherà dal 1'. Ci mancano i dettagli. Con la Fiorentina gara mega importante. Vanja è migliorato, ma come tutti ha dei cali. Vlasic nei prossimi anni farà una carriera fantastica"

01.03.2024 12:25 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata alla conferenza stampa Elena Rossin
Ivan Juric
Ivan Juric

Il Torino dopo le sconfitte con Lazio e Roma rischia di essere estromesso dalla corsa per un posto utile ad accedere alle coppe europee se non invertirà subito la rotta. L’allenatore del Torino, Ivan Juric fra poco in conferenza stampa presenterà la gara con la Fiorentina, che si disputerà domani alle ore 20,45 allo stadio Grande Torino Olimpico.

Che partita sarà quella di domani con la Fiorentina?
"Per stile sarà una partita molto simile a quella dell’andata. Loro faranno poca speculazione, andranno in avanti e presseranno perché sono diventati molto diretti. All'andata ho avuto buone sensazioni, anche se abbiamo perso , ma qualche altra volta sembravano loro più forti loro e a altre volte noi. Vedremo domani".

Domani Buongiorno giocherà?
"Per forza, giocherà titolare. Lo abbiamo ritrovato in questi giorni, prima non si era mai allenato con al squadra però lo ha fatto da dopo la partita con la Roma. Abbiamo fatto anche cose un po’ specifiche per vedere se va tutto bene, anche a livello organico. Ha lavorato tanto per mantenere la condizione giusta per quando sarebbe arrivato il momento e domani gioca".

Si può dire che la partita di domani sia decisiva?
"Penso che il Toro abbia fatto due grandissime prestazioni con Lazio e Roma, ma alle volte il calcio è così e lo si deve accettare. Guardando le statistiche e i numeri il livello delle prestazioni delle ultime due gare è stato molto alto, ma purtroppo è andata così (sconfitte, ndr) e lo si deve accettare, anche se non è facile. Diminuiscono le partite e i punti diventano sempre più importanti: domani è una partita mega importante".

Ha detto di Buongiorno, ma gli altri in particolare Rodriguez e Lazaro come stanno?
"Rodriguez ha seguito il programma e con la Roma ha giocato 35’, in settimana è andato tutto bene e domani vogliamo utilizzarlo. Lazaro ha smaltito il fastidio che ha avuto con la Lazio e anche lui sarà a disposizione. Non ci sarà Lovato, ma sembra la sua una cosa di poco conto, speriamo di cominciare ad averlo già dalla prossima settimana. Vojvoda è bloccato con la schiena, ha avuto un colpo della strega ed è bloccato a livello muscolare. All’inizio pensavo che si sbloccasse prima, ora vediamo in questi giorni se si sblocca".

Come spiega il calo di Sanabria? Motivi fisici?
"Non sono motivi fisici. Nell’ultimo periodo abbiamo contato almeno 7 sue palle gol tra Sassuolo, Lazio, Lecce e Roma, con la Roma quelle che avevamo rubato alte e sulle quali si può fare meglio. Fisicamente e anche per come gioca sta bene: è proprio la situazione classica di un attaccante che non riesce a segnare. Speriamo che si sblocchi già da domani perché si allena bene e fa tutto nel modo giusto, ma ci sono momenti così. Penso che sia stato anche un po' di sfortunato, specialmente con il palo preso contro la Lazio e poi dopo il rimpallo la palla gli è arrivata sul sinistro".

C'è il rischio di un calo mentale dopo questi due risultati negativi nonostante le prestazioni positive?
"Bisogna analizzare con lucidità e non bisogna ricordare ai ragazzi come hanno fatto le ultime due partite e che cosa è andato male perché sono particolari che normalmente non succedono. Sicuramente non dobbiamo perdere fiducia perché il livello di espressione del gioco è alto e bisogna credere in questo. Sicuramente bisogna migliorare negli ultimi metri e di certo abbiamo commesso leggerezze in difesa. Non si può però dire che abbiamo sofferto o che qualcosa non è andato bene o che ci hanno messo in difficoltà, ma determinati episodi sono stati devastanti. La squadra deve essere mentalmente forte e affrontare le partite con lo spirito che vedo già da tempo in modo da cercare di migliorare questi particolari e credere fortemente che puoi affrontare chiunque e fare risultato".

Ilic è una scommessa persa? Domani sarà la sua occasione?
"Con tutta sincerità, ci sono ragazzi che inquadrano bene la situazione: i giovani come Gineitis e Buongiorno e tanti altri. Anche Mandragora ha detto che Buongiorno non giocava all'inizio, ma facendogli vedere tutti i difetti che aveva e proponendogli i lavori che doveva fare per migliorarsi lui li ha affrontati, ha lavorato, ha avuto pazienza e ora ha una crescita che vedono tutti. In questo senso con Ilic è stato un po’ più particolare. Ivan negli ultimi mesi ha preso la strada giusta per la concezione del lavoro, ma le prestazioni non vanno al passo di quello che vedo negli allenamenti. Scommessa persa? Non ha avuto la crescita che speravo. Vediamo tutti le sue potenzialità e penso che possa fare meglio, ma ci vorrà un po’ più di tempo. Qualcuno reagisce subito bene, lavora e cresce, per altri ci vuole più tempo per fargli capire che deve fare il salto di qualità. Sono molto fiducioso perché negli allenamenti degli ultimi due mesi ho visto cose positive, anche se so che durante le singole gare ha momenti alti con espressione e visione di gioco importante e assist e poi ha delle leggerezze che uno non si può permettere".

Gli manca la continuità?
“La risposta è chiara: ci vorrà più tempo affinché raggiunga livelli che non stanno solo nei miei pensieri, ma anche nei vostri che avete la sensazione che sia un giocatore con grandissime potenzialità ma che ancora non la esprime tutta”.

Milinkovic-Savic vive alti e bassi, lei che spiegazione può dare? Forse gli manca un vice che gli metta più stimoli?
"E' come nella vita: uno inizia a lavorare e fa un po' di alti e bassi per raggiungere un livello alto. Tolte le ultime due partite, negli ultimi tre mesi mi ha dato una sensazione diversa da quelli degli anni passati perché ha fatto grandissime partite e parava, come con l’Atalanta quando eravamo sull’1 a 0 per noi e lui ha parato il tiro di De Ketelaere. Anche con i piedi ha raggiunto un livello di gioco altissimo, ma ci sono momenti in cui un essere umano cala. Questo è arrivato in un momento non ideale quando la squadra ha raggiunto certi livelli di gioco e per una squadra del nostro livello tutto deve combaciare per riuscire a fondare la Lazio anche sul piano del risultato e non solo su quello del gioco. O con la Roma fare una grande prestazione e ottenere il risultato. In questo ingranaggio ci è mancato un pezzo: quello che fa dire funziona tutto. Al di là del grande sforzo ci manca quel pezzo che serve a una squadra media, come siamo noi, per andare più su ed è determinante. Sono convinto che Vanja ha preso una buonissima strada per il lavoro e per tutto poiché ragiona in modo diverso rispetto a prima ed è consapevole degli errori e delle situazioni, ma il problema non è non avere un secondo esperto perché ha un atteggiamento, come piace a me, di essere consapevole della situazione e non ha bisogno di altri stimoli esterni per allenarsi come un pazzo, rendere al meglio e dare tutto".

Come mai ci sono cali fra primi e secondi tempi?
"In generale posso dire che abbiamo avuto poco dalla panchina durante l'anno. Le altre squadre quando cambiano diventano più forti, ho notato questo. Nelle ultime partite hai fatto tirare la squadra avversaria ogni tanto ed è capitato così".

Dopo le prossime tre gare si avrà la certezza o meno di poter andare in Europa?
"C'è grandissimo rammarico per ultimi due risultati, ma c'è grandissima soddisfazione per come si esprime la squadra poiché fa molto bene su tante cose e facciamo ciò proviamo in allenamento, vinciamo duelli, troviamo soluzioni di gioco facendo partite molto interessanti, però c’è il grande rammarico per i risultati non ottenuti. Se vogliamo fare qualcosa di speciale dobbiamo fare anche i risultati, è chiaro. Come ho detto prima, mancano sempre meno partite e bisogna fare risultato per restare agganciati e credere. Se non fai risultato è tutto inutile".

Domani è importante l’interdizione di Linetty?
"Come abbiamo visto ultimamente la Fiorentina attacca molto, fa tanta verticalizzazione e tanti ribaltamenti immediati, corre tantissimo e ha grandissimi cambi. L’unica zone dove ho un po’ di scelta e dove ho dei dubbi è a centrocampo. Scegliendo uno o un altro faccio toro a qualcuno. Linetty è uno di quelli che può giocare domani".

Quanto mancano i gol di Sanabria e Vlasic?
"Tantissimo, ci metto la mano sul fuoco che Vlasic farà cinque o sei anni ad altissimo livello perché con lui lavoriamo tantissimo e nelle ultime due partite vedendo la posizione del corpo, le accelerazioni e le soluzioni che trova sta diventando forte. Sono convinto che questo ragazzo abbia la percezione delle cose e le vuole ottenere. Ha fatto grandi partite nelle ultime due nonostante prendesse antibiotici per un dolore al dito, ma ci passa sopra e per questo dico che ci metto la mano sul fuoco e che farà 7-8 anni di carriera fantastica. Gli mancano un po' i gol. Sanabria, come ho detto, ha avuto situazioni, nelle gare con Lazio e Roma, in cui si è sentita la differenza se segni o non segni. C’è poco da aggiungere perché facciamo pressing alto, abbiamo rubato una marea di palloni nel primo tempo davanti alla porta a Roma e bisognava fare meglio".

Belotti sembra rinato a Firenze, può costituire un problema?
"Con il “Gallo” ho sempre avuto un grande rapporto. Qui era un idolo assoluto, mai visto un cosa così neanche Milito a Genova. Si è lasciato male, non so perché. E’ un giocatore forte, molto forte a tratti, speriamo che domani Buongiorno riesca a fermarlo".

Ha la percezione che i suoi ragazzi credano fortemente alla possibilità di rimanere agganciati a questo treno che potrebbe portare in Europa?
"Sì. Quando si fanno partite come quelle contro Roma e Lazio c'è delusione anche con se stessi perché è sotto gli occhi di tutti che competi e non hai paura. Secondo me, sono i piccoli dettagli sui quali dove noi.  come società, dobbiamo riflettere. Dettagli piccoli che fanno la differenza nei 10 punti nei momenti giusti. La squadra per come sta in campo, per come gioca, per come si esprime e per come abbiamo portato giocatori medi a livello alto si esprime benissimo, ma mancano i dettagli. Non è solo sfortuna, sono i dettagli e i particolari e c’è da riflettere come ridurre queste cose e veramente diventare ancora più competitivi".

Come sta Pellegri?
"Sta bene".