L’Europa uno stimolo per il mercato, però anche un’incognita
31 luglio e 7 agosto e poi se tutto va per il meglio 21 e 28 agosto e se continua l’avventura 18 settembre, 2 e 23 ottobre, 6 e 27 novembre e 11 dicembre, date che corrispondono al terzo turno preliminare d’Europa League, ai play off e alla prima parte della fase a gironi. In questo lasso di tempo ci sono due spartiacque fondamentali: il 7 e il 28 agosto che rientrano in pieno nel periodo del calciomercato, che apre i battenti il 1 luglio e terminerà il 1 settembre alle ore 23. Il Torino per competere su tre fronti, Europa League, campionato (inizierà il 31 agosto, gli anticipi il giorno prima) e Coppa Italia (dagli ottavi di finale in programma a gennaio 2015 con date ancora da definirsi), ha bisogno di un organico adeguato che abbia qualità e quantità, perché giocherà ogni tre giorni, soprattutto se l’avventura europea non si limitasse ai preliminari e ai play off. Però non si può non prendere in considerazione il fatto che se il cammino dovesse interrompersi la rosa non può essere numericamente consistente come se affrontasse anche la fase a gironi, tanto più che il mercato sia l’otto sia il ventinove agosto è ancora in pieno svolgimento.
C’è quindi il paradosso che servono giocatori adeguati già il 31 luglio se non si vuole correre il rischio di assaporare il primo bocconcino dell’antipasto europeo e poi doversi alzare da tavola e andarsene e allo stesso tempo non ritrovarsi con un numero consistente di giocatori che si contendono il posto la domenica in campionato, la concorrenza può essere stimolante, ma creare malumori fra chi deve accomodarsi in panchina. Nella valutazione complessiva di come deve essere gestito il mercato però non va sottovalutato il fatto che se anche il cammino dei granata in Europa League fosse breve c’è il campionato da gestire al meglio e far tesoro che quest’anno, pur a fronte di una stagione molto al di sopra delle più rosee aspettative, sul campo l’Europa anche se per pochissimo non è stata conquistata, infatti è arrivata solo per la “disgrazia” del Parma, quindi ci vuole inevitabilmente una rosa più competitiva non essendo stato sufficiente avere il capocannoniere, Cerci e tanti altri giocatori che hanno dimostrato di essere di buon o discreto livello. Aggiungiamoci poi che nella seconda parte della stagione subentrano anche gli impegni della Coppa Italia, altro possibile modo per entrare in Europa, ed ecco che a maggior ragione non possono essere lesinati gli sforzi, economici e nell’individuare i giocatori giusti, in sede di mercato.
Rinforzare la fascia sinistra, il centrocampo e ridisegnare l’attacco non è cosa da poco. Per quel che riguarda la fascia sinistra la società si sta muovendo sotto traccia visto che Bruno Peres gioca prevalentemente a destra. A centrocampo Kone è un giocatore interessante per qualità ed esperienza e vanno risolti al più presto i nodi relativi a Kurtic e El Kaddouri, entrambi in prestito e quindi soggetti a far ritorno il primo al Sassuolo e il secondo al Napoli, se rientrano nei piani meglio trattare subito per averli, altrimenti salutarli, ringraziarli e trovare al più presto dei sostituti. Stesso discorso per Tachtsidis, ma per lui la situazione sembra un po’ più chiara e il Torino pare intenzionato a tenerlo quindi dovrà intavolare una trattativa con Catania e Genoa che ne detengono a metà il cartellino, sempre che il Verona non agisca prima e si aggiudichi il greco. In attacco Paulinho, Bergessio, Babacar e Nico Lopez sono sempre piste calde oltre che a Josef Martinez, ma per lui si attende solo l’ufficializzazione. Rimangono poi i punti interrogativi su Cerci e anche Darmian intorno ai quali a logica si dovrebbe costruire la squadra, ma se disputassero un buon Mondiale, dando per scontato che entrambi facciano parte dei ventitre che partiranno per il Brasile, e il Torino non arrivasse alla fase a gironi dell’Europa League (ogni scongiuro è ammesso) potrebbero ricevere offerte irrinunciabili e andare via, se mai dovesse accadere negli ultimi giorni di mercato sostituirli adeguatamente sarebbe impresa di non poco conto.