Lerda: "Nessun alibi per le assenze pesanti"
Lerda è apparso oggi, in conferenza stampa, più sereno del solito. Quattro risultati positivi di fila hanno ridato ottimismo al Torino e adesso si punta a fare ancora meglio, a partire da domani contro il Modena: "Il Toro deve pensare a fare una bella prestazione ed il risultato ne è poi la conseguenza. Nelle ultime settimane abbiamo svolto bene questo compito e adesso dobbiamo dare continuità ai nostri risultati", ha messo subito in chiaro il mister. Ovviamente non bisogna sottovalutare l'avversario: "Il Modena fuori casa ha fatto bene, ha vinto a Pescara e verrà qui a fare la sua partita. Noi abbiamo delle assenze importanti (su tutti Iunco e Bianchi, più Pellicori squalificato, ndr) ma non vogliamo piangerci addosso perchè stiamo bene al di là di chi non potrà scendere in campo. Siamo pronti per questa sfida, sempre pensando positivo, ma con le orecchie basse e molta umiltà. Bianchi e Pellicori sono giocatori che hanno caratteristiche diverse dagli altri, ma non dobbiamo farci condizionare più di tanto dalla loro assenza. Dobbiamo sempre giocare corto, quando si va sul fondo avere un colpitore di testa come Bianchi o Pellicori è importante, ma cercheremo di sopperire alle assenze senza snaturarci, continuando a fare cross dal fondo. La nostra idea di calcio non deve cambiare. Quando la palla va sul fondo avremo meno centimentri in area".
Lerda guarda alla Roma di Spalletti che in pratica ha giocato due anni senza attaccanti di ruolo: "I giallorossi, secondo me, hanno espresso il miglior calcio di quel periodo, senza un ariete vero, con Totti e Perrotta, è stata una delle squadre migliori d'Europa. Noi non dobbiamo avere nessuna presunzione. Fisicamente stiamo bene e non ci siamo mai attaccati alle assenze. Non cambia nulla, l'unica problematica nasce quando si fanno i cross dal fondo e manca la torre che sia pronta a centrare la porta".
Novembre è un mese buono per Lerda e il mister granata è sempre più soddisfatto dei suoi, anche se ci sono ancora dei miglioramenti da fare. "Stiamo lavorando per accorciare maggiormente certe situazioni di gioco, qualche gol in più potevamo farlo e anche prenderne qualcuno in meno. Bisogna metterci un pizzico di cinismo in più e avere meno fretta in certe situazioni".
Domani, ci potrebbe essere qualche novità in formazione, anche se il tecnico granata non anticipa nulla: "Comi è convocato, Iunco contiamo di recuperarlo per la prossima settimana, ma domani non ci sarà. Sono invece presenti Di Cesare e Pratali, ma punto anche molto su Rivalta, che è un po' il nostro jolly difensivo".
Lerda fa i complimenti al Novara: "E' la squadra dal rendimento più costante". Il pensiero del mister è quello di perdere il meno possibile da ora in avanti: "Dire che non possiamo più sbagliare è troppo presto. Abbiamo perso sei partite speriamo che la settima arrivi più tardi possibile". Analizzando l'ultima gara c'è del rammarico per non aver portato a casa il risultato pieno: "A Reggio meritavamo noi di vincere, il pareggio è un risultato che non mi piace per nulla".
Lerda ha parlato anche di un altro giovane che in stagione potrebbe diventare importante: "Suciu, tra i nostri giovani, è quello che conosco meglio, mio figlio era già qui, l'ho visto crescere, è uno dei migliori talenti che il Toro ha prodotto negli ultimi anni. Ha tutte le caratteristiche tecniche e fisiche, può giocare in qualsiasi ruolo dalla metà campo in avanti. Deve solo crescere e maturare, arriva da un brutto infortunio per cui deve ancora trovare la forma".
Cosa si aspetta Lerda da questa partita? "Posso augurarmi di non vedere più certi errori, come essere poco scaltri e la mancanza di concentrazione in alcune fasi di gioco. Mi auguro che questa mini striscia positiva sia l'inizio di un cammino verso un miglior atteggiamento e personalità, anche se non le abbiamo mai perse come caratteristica. Noi dobbiamo ancora iniziare a sederci al tavolo delle libagioni, i ragazzi ne sono consapevoli".
Lerda ci tiene a sottolineare quanto sia scontento di non vedere Cairo allo stadio: "Questa faccenda mi dispiace tantissimo, ma il presidente è molto vicino alla squadra. Lui l'ha detto - Se la mia presenza crea problemi preferisco stare lontano - . Il fatto che allo stadio non ci sia tanta gente mi dispiace, è colpa mia e della squadra, che non abbiamo fatto bene finora, almeno non come si aspettava il nostro pubblico". L'importante è migliorare e il Toro lo sta facendo, la gente tornerà appena si renderà conto che l'impresa è ancora alla portata del Toro.