Le velocità opposte alle quali viaggiano Torino e Milan
Il Torino dalla gara con il Carpi nel girone d’andata, che ha segnato il ramo discendente della parabola, a quella di ritorno in venti partite ha incamerato diciannove punti viaggiando a una media di 0,95. Il Milan, al contrario, nello stesso arco di tempo dalla sconfitta con il Napoli al pareggio di lunedì, sempre con i partenopei, ha mantenuto una media di 1,75 e di punti ne ha conquistati trentacinque, tre in più di quelli che in totale ha oggi la squadra granata dopo ventisei giornate. Il divario sembra abissale e sul fronte Torino improba la partita di sabato sera con il Milan.
Ventura e Mihajlovic hanno compiuto percorsi opposti, infatti, il Milan delle prime giornate sembrava avere difficoltà a trovare l’identità e la quadratura per quel che riguardava il gioco, mente il Torino appariva lanciato verso un campionato tutto rose e fiori, purtroppo, invece, le spine hanno avuto il sopravvento e il gioco sempre più è risultato poco efficace e involuto. Accomuna, per certi aspetti, i due allenatori il fatto di essere sulla graticola. Ventura è stato liquidato dai tifosi del Torino e continua ad avere il sostegno del presidente Cairo. Mihajlovic, invece, deve convincere il presidente Berlusconi che è il mister giusto per il Milan e ha, però, l’appoggio dei tifosi rossoneri.
Gli obiettivi di Torino e Milan sono molto differenti, i granata hanno l’obbligo, prima di tutto morale, di riuscire a sfoderare prestazioni di un certo spessore in modo da non trasformare il finale di stagione in un incubo, non per il rischio di finire fra le squadre che lottano per non retrocedere, ma per evitare un muro contro muro fra tifosi da una parte e squadra, allenatore e dirigenti dall’altra. I rossoneri per aggiudicarsi un posto in Europa, che secondo i desiderata presidenziali deve essere in Champions League. Il campo dirà se le velocità opposte alle quali viaggiano Torino e Milan sono consolidate oppure mutevoli.