Le ripercussioni sul mercato estivo del Torino di quest’annata no e ancora dall’esito incerto
Quando il tempismo è proprio sbagliato. Già, questa non doveva proprio essere una stagione negativa per il Torino perché, Coronavirus permettendo, tra giugno e luglio ci sarà l’Europeo e si sa che quando in estate ci sono le massime competizioni internazionali il mercato inizia di fatto dopo perché club grandi e piccoli in linea generale ne aspettano gli esiti che possono variare e non poco le strategie. Variare perché qualche giocatore potrebbe mettersi in luce e quindi divenire l’oggetto del desiderio di più di una società o al contrario qualche calciatore potrebbe rendere meno del previsto e di conseguenza non essere più così ambito e, infine, qualcuno potrebbe purtroppo infortunarsi e finire fuori mercato.
Già questo non è poco tenuto conto la proverbiale lentezza con cui il Torino Fc si muove in sede di trattative figuriamoci poi se a questo si aggiunge la mancanza di certezze sull’esito finale della stagione. Perché si sa che è in questo periodo che si gettano le fondamenta del mercato estivo e si programma la prossima stagione. Allo stato attuale è il segreto di Pulcinella che a fine campionato la rosa del Torino sarà modificata. E’ inevitabile che avvenga dopo un’annata così deludente e disgraziata. Più di un giocatore chiederà di andare via, anche e non solo fra i big, e qualcuno sarà la società a cercare di collocarlo altrove provando a ricavarne il più possibile perché fra le conseguenze negative c’è anche la svalutazione di molti, per non dire quasi di tutti.
Non che il Torino in questo momento non si muova per sondare e vedere di imbastire qualche discorso, ma si tratta per lo più di giovani di prospettiva. Bava, infatti, ha nel mirino Federico Girotti, attaccante classe 1999 del River Plate, Carlos Augusto, terzino sinistro di 21 anni del Corinthians, senza scordare che a gennaio era stato in procinto di passare in granata Maxime Busi del Charleroi, ma poi sfumò perché il club belga non trovò all’ultimo con chi rimpiazzarlo quando il Torino affondò per averlo, dovendo sostituire Laxalt tornato al Milan. In questi giorni e non solo ci sono state voci anche di possibili giri di giocatori come quelle su Izzo e Pinamonti e su Belotti e Petagna, decisamente meno Milik che guadagna 2,5 milioni di euro netti all’anno, cifra superiore a quelle che elargisce Cairo. Ma se una trattativa per il passaggio di Izzo all’Inter e di Pinamonti al Torino magari potrebbe anche andare in porto visto che attualmente Pinamonti è stato girato al Genoa, ben più difficile sarebbe il passaggio di Petagna al Torino nell’ambito di un approdo di Belotti al Napoli visto che Petagna è rimasto in forza alla Spal con la prospettiva di andare a giocarsi le sue chance nella prossima stagione al Napoli. Senza dimenticare che Pinamonti e Petagna ben difficilmente accetterebbero di giocare in Serie B qualora malauguratamente e disgraziatamente il Torino retrocedesse.
E pensare che questa stagione per il Torino era iniziata con la prospettiva di approdare alla fase a gironi dell’Europa League dopo aver superato i preliminari e di migliorare il settimo posto dello scorso campionato con tutti i giocatori confermati e trattenuti e secondo le intenzioni con un Verdi in più che avrebbe dovuto far fare il famoso salto di qualità.