Le pagelle di Torino-Verona: Pobega l’imprescindibile e un gol da tre punti. Pjaca non ha inciso. Praet che ciccata. Vanja salvifico nel finale
Milinkovic-Savic: 6,5 Il dribbling su Simeone ha messo a rischio le coronarie del popolo granata, ma poi nell’assedio finale del Verona ha salvato i tre punti. Di pugno ha respinto il cross di Lazovic, che era arrivato a rimorchio sullo scarico al limite dell’area di Caprari (16’). In uscita ha anticipato Caprari che aveva tagliato sul tocco di testa dal limite di Lasagna (20’). E’ stato attento a restare sul suo palo chiudendo lo spiraglio durante il batti e ribatti in area a seguito della verticalizzazione in area di Tameze per Faraoni che aveva concluso, prima che fosse segnalato il fuorigioco, con lui che ha respinto sul palo che lo ha salvato (50’). Sutalo di testa, sul cross di Veloso, ha mandato di poco oltre il palo di pochissimo (62’). Ha rischiato tantissimo dribblando in area Simeone con Cancellieri che era a un passo, ma gli è andata bene (87’). La conclusione di Bessa dal limite non lo ha impensierito perché é finita alta (89’). Ha respinto il tiro dalla distanza e abbastanza centrale di Tameze (90’). Faraoni smarcato ha concluso, ma non nello specchio della sua porta (90’+3’). Di pugno in mezzo a un mucchio di giocatori ha respinto il colpo di testa di Ceccherini (90’+5’).
Djidji: 6,5 Attento nelle chiusure e ha anche dato una mano in fase offensiva. Ha provato a servire Praet, che gli veniva incontro, ma il suo passaggio non è stato preciso (7’). Ha messo un pallone in mezzo per il taglio di Vojvoda (38’). Non ha inquadrato lo specchio della porta concludendo dal limite (39’). (Dal ‘55 Zima: 6 E’ entrato con il piglio giusto. Ha chiuso Lazovic impedendogli il tiro in porta da pochi passi (62’)).
Bremer: 6 Simeone ha dovuto sacrificarsi e così non gli ha creato problemi. Nel batti e ribatti in area ha cercato di allontanare la palla prima che fosse segnalato il fuorigioco di Faraoni (50’).
Rodriguez: 6,5 Buona prestazione e ha messo lo zampino in occasione del gol vittoria. Ha calciato la punizione dal limite mettendola in mezzo con la palla che è rimbalzata su Sanadria e poi è arrivata a Pobega che ha segnato (26’). Ha anticipato Faraoni, che era comunque in fuorigioco, scattato in area sul calcio di punizione di Veloso (42’). (Dal ‘79 Buongiorno: n.g.).
Singo: 5,5 Qualche sgroppata sulla fascia, ma nulla di più e alla distanza è calato vistosamente. Ha rimontato Lazovic (21’). Su sviluppo da calcio d’angolo dal limite ha concluso alto (45’). (Dal ‘79 Ola Aina: n.g.).
Lukic: 6 Sa essere più determinante, qualche giocata di troppo in orizzontale. Ha provato a servire Sanabria in area, ma Montipò in uscita ha sventato il pericolo (53’).
Pobega: 7,5 E' imprescindibile. Non solo ha segnato il gol che è valso tre punti al Torino, ma con le sue giocate ha fatto la differenza. E’ sempre più indispensabile. Servito da Vojvoda è entrato in area e ha crossato per Praet (14’). Quando la palla, rimbalzata sul corpo di Sanabria, gli è arrivata da pochi passi dalla porta ha fulminato con un tiro teso con il mancino Montipò (26’). Ha cercato di servire Praet (45’). (Dal ‘79 Mandragora: n.g.).
Vojvoda: 6,5 Vivace in fase offensiva e attendo quando ha dovuto difendere. Ha tentato la conclusione rientrando con il destro, ma Magnani ha respinto (3’). Il suo cross in mezzo è stato respinto da Magnani di testa (8’). Ha servito perfettamente Pobega (14’). Ha tagliato sul cross di Djijdi, ma Faraoni lo ha anticipato (38’). Il suo calcio d’angolo è stato preda di Montipò (59’).
Praet: 5 L’occasione che ha avuto sullo zero a zero grida vendetta, ma qualche buona giocata l’ha sfoderata. Sfortunato poiché ha dovuto uscire per un problema fisico. Ha fatto un grande movimento a venire incontro, ma il passaggio di Djidji non è stato preciso (7’). A porta vuota non ha impattato con il pallone (forse è stato ingannato dalla scivolata di Cehherini) crossato da Pobega (14’). E’ stato anticipato in angolo sul passaggio di Vojvoda (45’). (Dal ‘63 Brekalo: 5,5 Da lui ci si aspetta di più).
Pjaca: 5 Non viene in mente una sua azione illuminante.
Sanabria: 6 Continua a faticare a segnare, anche se riceve pochi palloni buoni e ha giocato troppo spalle alla porta. Magnani lo ha controllato standogli addosso sempre e riuscendo spesso ad anticiparlo, l’espulsione del gialloblù gli ha permesso maggiore libertà. Al limite dell’area Caprari lo ha rimontato (4’). Si è fatto anticipare da Magnani (11’). Ha costretto Magnani al fallo, punito prima con il giallo e poi con il rosso, perché gli stava andando via entrando in area (24’). Sulla punizione calciata da Rodriguez la palla gli è rimbalzata sulla coscia prima di arrivare a Pobega che l’ha scaraventata in porta (26’). Ha tentato la rovesciata, ma la palla è finita a Montipò (51’). In uscita con i pugni Montipò ha evitato che il cross di Lukic gli arrivasse (53’).
Ivan Juric: 6 Nel primo confronto con il suo recente e soddisfacente passato voleva vincere e vedere chi è la sua attuale squadra che lo avrà soddisfatto per la vittoria che ha permesso il sorpasso sulla sua ex squadra, ma nel secondo tempo di certo lo ha deluso per la prestazione molle dei suoi seppur in superiorità numerica. Accantonato il turnover che non aveva dato i risultati sperati in Coppa Italia e avendo recuperato Djidji e Bremer ha potuto mandare in campo i titolari. In porta Milinkovic-Savic. Linea difensiva a tre con Djidji, Bremer e Rodriguez. Sulle fasce a destra Singo e a sinistra Vojvoda e in mezzo Lukic e Pobega, con Mandragora che essendo da poco rientrato dall’infortunio non può ancora giocare una seconda partita a distanza di tre giorni. Fra le linee sulla trequarti Praet e Pjaca a supporto di Sanabria in attacco, visto che Belotti è out e Zaza, come Baselli, non è stato convocato per scelta tecnica. Fin da subito grande densità fatta dalle due squadre e linee di tiro chiuse con verticalizzazioni e tocchi di prima per cercare di aprire gli spazi. La svolta al 24’ con l’espulsione di Magnani e il gol di Pobega. Poi i suoi hanno gestito il possesso palla cercando il secondo gol. Nella ripresa la sua squadra è stata poco lucida e ha permesso al Verona, in inferiorità numerica, di rendersi più intraprendente e di creare occasioni da gol e solo il palo e le parate nel finale di Milinkovic-Savic hanno evitato la beffa. Gli servono rinforzi e deve alzare la voce in privato con Cairo e Vaganti per ottenerli.
HELLAS VERONA: Montipò: 6; Casale: 6; Magnani: 4; Ceccherini: 6; Faraoni: 6; Ilic: 5,5 (dall’ 86’ Hongla: n.g.); Veloso: 6,5 (dal ‘75 Bessa: 6); Lazovic: 6; Caprari: 6 (dal ‘29 Temeze: 6); Lasagna: 5,5 (dal ‘29 Sutalo: 6 e dall’ 86’ Cancellieri: n.g.); Simeone: 6,5.
Igor Tudor: 6.
Arbitro Michael Fabbri: 5,5 Ha dovuto essere aiutato dal Var non avendo ritenuto da rosso il fallo di Magnani e ha lasciato correre su qualche scorrettezza. Ha ammonito Magnani per una trattenuta al limite dell’area ai danni di Sanabria, che lo stava superando, con i granata che hanno protestato perché volevano il rosso poi il Var lo ha richiamato a rivedere l’azione al monitor e lui allora ha espulso il gialloblù trattandosi di una chiara occasione da gol con l’attaccante granata che aveva toccato palla verso la porta (25’). Ha mostrato il giallo a Ceccherini per un’entrata scorretta su Praet (28’), Simeone per un intervento in ritardo su Bremer (65’), Buongiorno per un’entrata decisa su Simeone (90’+3’).