Le pagelle di Torino-Frosinone
Rubinho 6 - Poche colpe sulle reti di Sansone e Lodi, più vistosi che realmente difficili i salvataggi. Bravo sulla punizione dello stesso Lodi al 29' del primo tempo, quando rischia anche l'infortunio.
D'Ambrosio 5 - Qualche buona sortita, specie nella ripresa, con il pallone tra i piedi, ma finché il Frosinone attacca costantemente in fase difensiva è a tratti disastroso. Evidente fase di disagio data dall'estrema difficoltà che affligge la squadra, irriconoscibile rispetto all'ottimo laterale che abbiamo imparato a conoscere.
Pratali 5,5 - Nemmeno il gol della (vana) speranza può bastare a fagli conseguire una sufficienza in pagella; fin dalle prime battute evidenzia notevoli problemi nel posizionamento di base, permettendo agli ospiti di rendersi pericolosi a qualsiasi affondo. Tanta grinta, a volte debordante in un'eccessiva irruenza, ma troppa approssimatività nei meccanismi difensivi.
Ogbonna 5 - Da troppo tempo non riesce a mostrare quelle qualità che lo ergerebbero a difensore di categoria superiore, e contro il Frosinone conferma la presenza di più di una defaillance dal punto di vista posizionale e dei movimenti. Scarso il contributo anche sui calci piazzati in fase d'attacco.
Garofalo 5,5 - Abbina inserimenti, con e senza palla, e una buona intensità, a una prestazione non sufficiente dal punto di vista della copertura. Solo a tratti sostiene a dovere la fase offensiva; non gli manca la foga agonistica, che gli costa anche un'ammonizione poco prima di lasciare il terreno di gioco (dal 34' st Scaglia sv).
Obodo 5,5 - Parte male, con scarso impatto sulla gara e poco movimento senza palla. Cresce solo quando gli avversari permettono al Toro di migliorare il fraseggio, ma, pur accrescendo la propria efficacia col passare dei minuti, non incide a sufficienza. Dopo due conclusioni non distanti dallo specchio della porta nel primo tempo, gli viene giustamente annullato un gol al 55', per evidente tocco di mano sul controllo.
De Vezze 5.5 - Leggermente meglio in fase di impostazione rispetto alle sue ultime uscite, non garantisce però quel filtro sulla mediana di cui la difesa necessiterebbe. Come il compagno di squadra nigeriano, si completa meglio in coppia con De Feudis; quel che è certo è che non sembra aver preso in mano le chiavi della squadra.
Lazarevic 6 - Dopo un primo tempo per lo più di corsa e posizione, in cui sono ben poche le occasioni per proporsi palla al piede, parte con piglio deciso nella ripresa, scuotendo immediatamente la situazione con ripetuti affondi verso il fondo e in diagonale. Lascia perplessi la sostituzione proprio nel suo miglior momento (dal 5' st Gasbarroni 6,5 - Entra e cambia la squadra, pur non riuscendo a propiziare il pareggio con la propria iniziativa. Palla al piede tiene in costante apprensione la difesa gialloblù, divenendo immediatamente il punto di riferimento della manovra granata; si muove bene anche senza palla, permettendo ai compagni di trovare soluzioni impensabili nel contesto statico del primo tempo. Riesce a far valere la tecnica di categoria superiore in diversi frangenti, senza però riuscire a incidere fino in fondo).
Iunco 5,5 - Svolto diligentemente il compito tattico assegnatogli, rifinendo Bianchi da distanza ravvicinata sulla fascia centrale del campo, contribuisce per quanto può, data la condizione ancora non ottimale, sia alla manovra sia alla copertura. Gli mancano però gli spunti di inizio stagione (dal 27' st Pellicori 5,5 - Tanta buona volontà e un po' di irruenza di troppo).
Sgrigna 5 - L'ombra del giocatore di qualità apprezzato nelle prime uscite in maglia granata, l'ex-Vicenza non riesce mai davvero a entrare in partita; non conclude verso la porta avversaria, partecipa solo molto occasionalmente al fraseggio sulla trequarti, non riesce mai in definitiva a rendersi pericoloso, né involandosi sulla fascia né accentrandosi.
Bianchi 5,5 - Condizione non ottimale e solito, pernicioso isolamento sul fronte offensivo, il bomber granata impensierisce, per quanto non in misura elevata, la retroguardia avversaria in tre occasioni, due volte sul gioco aereo (anticipato di un soffio da Terranova nel primo tempo, con colpo di testa di poco alto nella ripresa) e grazie a un rasoterra scagliato verso la porta dopo aver preso in controtempo la difesa frusinate su bell'invito di Iunco, terminato di pochissimo a lato. Ora più che mai, le sorti del Toro dipendono dai suoi gol.
Allenatore Franco Lerda 4,5 - Difficile trovare al momento evidenti qualità redentorie in questa squadra: c'è sempre bisogno di subire almeno una rete per iniziare a giocare con spirito battagliero, i movimenti difensivi non accennano a migliorare, il centrocampo non eccelle né per filtro né per qualità di impostazione, la fase offensiva incide poco e solo a corrente alternata. La rosa a disposizione del tecnico di Fossano non è certamente di prim'ordine, ma vale più dei 13 punti in 11 giornate finora conseguiti. Da segnalare le perplessità suscitate dalla sostituzione di Lazarevic, tolto dopo 5 minuti della ripresa, nettamente il migliore tra i tre trequartisti in campo fino a quel momento.