Le pagelle di Livorno-Torino
Rubinho 6 - Impegnato da distanza ravvicinata nel corso dei primi 15' di gara, progressivamente la quantità di tiri giunti nello specchio della porta granata scema, fino a rendersi pressoché nulla dopo il 2-0, in occasione del quale il portiere brasiliano non è aiutato dalla presenza della barriera, ancora piazzata dopo aver respinto la conclusione diretta da calcio di punizione.
Di Cesare 4,5 - Difficile salvare qualcosa della sua prestazione nel corso del primo tempo, sull'1-0 lascia colpevolmente in solitudine Tavano. Cresce leggermente nel corso della ripresa, quando il Livorno abbassa il baricentro e i difensori granata sono chiamati a spingere maggiormente, ma l'intervento su Dionisi nel finale potrebbe costargli anche qualcosa in più rispetto al giallo ricevuto.
Pratali 4,5 - Esattamente come il succitato compagno di reparto ex-Vicenza, sbaglia la maggior parte dei posizionamenti e delle chiusure, lasciando gli amaranto liberi di puntare ripetutamente l'area granata nel corso della prima frazione di gioco, finendo inoltre per innervosirsi e perdere la lucidità. Dopo il 2-0 il Livorno smette quasi di attaccare, fino a una leggera ripresa nel finale, ma anche nell'impostazione e nelle uscite palla al piede il centralone toscano
Ogbonna 6 - Discreto dinamismo e piglio da leader difensivo, la giornataccia dei due colleghi gli rende la vita difficile, pur in quel ruolo da marcatore sinistro nella retroguardia a tre che così bene gli si confà. Positivi gli inserimenti con e senza e palla nella fascia centrale del campo, prende le misure a Dionisi limitandone l'iniziativa, per quanto glielo conceda lo spaesamento del resto del reparto (dal 26' st Pellicori 5,5 - Prova a riproporre il contributo offerto contro il Vicenza, riuscendovi soltanto in parte. A tratti eccessivamente pesante nei movimenti, scompostissimo l'intervento falloso su Salviato, che nel finale gli costa il cartellino giallo).
Lazarevic 5 - Schierato in un ruolo decisamente più difensivo rispetto alla sua attitudine naturale, il mattatore della gara infrasettimanale vinta contro il Vicenza esce nettamente ridimensionato, dimostrando di voler ancora lavorare molto sul piano tattico e su quello della personalità per riuscire a incidere nei contesti più ardui. Poca serenità, rimedia anche un'ammonizione (dal 7' st Filipe 6,5 - Con questo assetto si rivela decisamente più adatto del talento sloveno a ricoprire il ruolo di esterno destro. Il gol di Bianchi nasce da una sua percussione sulla destra; bravo a cercare il fondo e negli inserimenti in diagonale).
Obodo 5,5 - Emerge troppo tardi la sua qualità di categoria superiore: smette di soffrire la pressione dei dirimpettai livornesi soltanto dopo lo 0-2, offrendo aperture e geometrie di pregevole fattura. Suo in occasione dell'unico gol granata l'invito per Gasbarroni,sulla respinta del cui tiro andrà poi a segno Bianchi, permane la difficoltà nel collocarlo di partita in partita, sia dal punto di vista della posizione sia per quanto riguarda il minutaggio.
De Feudis 6 - A differenza della maggior parte dei compagni di squadra, disputa un primo tempo migliore rispetto alla ripresa. Spesso troppo solo nel fare filtro, mette a servizio della causa grinta e sostanza da vendere, concedendosi inoltre qualche puntata offensiva, per quanto non di qualità memorabile. Sulla mediana è di gran lunga il più affidabile tra i membri della rosa granata.
Garofalo 5,5 - Prova decente per quanto concerne la spinta e le iniziative palla al piede, il nostro risulta però carente nel supporto alla copertura, non incidendo a sufficienza dalla metà campo in su. Scarso il supporto nel contenere Surraco.
Iunco 5 - Si produce in una conclusione sbilenca dal limite nei primi minuti, per poi apparire soltanto occasionalmente nel dare vita alla manovra. L'ombra del giocatore osservato durante le uscite di inizio stagione (dal 13' st Gasbarroni 6 - Entra nel momento più propizio, quando il Livorno tira il fiato, partecipando attivamente al pur vano tentativo di rimonta. Collabora all'azione che porta al 2-1, impegnando De Lucia nella corta respinta che Bianchi raccoglie e insacca).
Sgrigna 5,5 - Più sacrificio e contributo al centrocampo che vera proposizione offensiva, sul suo versante impensierisce soltanto occasionalmente l'avversario diretto Lambrughi. Conclude alto sopra la traversa nel finale del primo tempo dopo un'interessante combinazione con Garofalo, in ombra nella ripresa.
Bianchi 6,5 - Pur con pochissimi palloni utili fornitigli nel corso della gara, trasforma in rete al 20' della ripresa un tiro di Gasbarroni non bloccato da De Lucia, dopo averne sfiorata un'altra pochi minuti prima, colpendo di testa su cross dalla sinistra. Ma nemmeno la sua ritrovata vena realizzativa basta a incassare punti al "Picchi".
Allenatore Franco Lerda 5 - La squadra vista in campo appare troppo rinunciataria, oltre che ancora decisamente approssimativa nello schieramento e nei movimenti difensivi; non si può pensare di compiere grossi passi avanti verso la promozione, quando questo Toro non è evidentemente compagine capace di chiudersi a riccio e attendere l'avversario senza pagarne lo scotto, iniziando a giocarsi le proprie carte offensive soltanto dopo essere passati in svantaggio. Negative le scelte relative a Lazarevic esterno destro nel 3-4-2-1 e a uno Iunco ancora decisamente fuori condizione, non bastano gli inserimenti delle pedine giuste (Filipe e Lazarevic) a recuperare un risultato utile.