Le indiscrezioni di mercato già impazzano ma al Torino servono idee chiare
Il campionato non ha ancora emesso i suoi verdetti, ma direttori sportivi, presidenti e allenatori già pensano alla prossima stagione. Ecco quindi che iniziano a circolate voci su questo o quel giocatore che potrebbe interessare, di solito sono voci che non trovano riscontro quando poi giunge il tempo delle contrattazioni ufficiali, ma tant’è. Anche il Torino, ovviamente, sottosta a questa logica. Per la prossima stagione é già stato preso Boyé e nell’attuale rosa solo Castellazzi, il terzo portiere che ha quarant’anni, é in scadenza di contratto e Farnerud, centrocampista, che è reduce da due infortuni gravi al ginocchio sinistro e ha trentuno anni. Discorso differente per Immobile che è in prestito dal Siviglia e sul quale il Torino ha un’opzione per l’acquisto.
In casa granata però prima devono valutare con estrema attenzione chi già c’è, tenendo anche conto che entrerà in vigore la norma che obbliga i club ad avere in rosa almeno quattro giocatori cresciuti nel proprio vivaio, devono avervi militato almeno trentasei mesi. E poi ci sarà qualcuno che chiederà di andare via. Al netto di tutto ciò aleggia anche l’incognita sull’allenatore, gli è stato rinnovato il contratto per due anni, ma la stagione deludente della squadra e il rapporto incrinato con buona parte della tifoseria non escludono un eventuale addio.
Indubbiamente se le strade di Ventura e del Torino dovessero separarsi sul calciomercato inciderebbero le valutazioni del nuovo allenatore. Ma sarebbe importante che la società facesse tesoro delle esperienze passate e immettesse nella rosa anche qualche calciatore di qualità e con discreta esperienza capace di trascinare i giovani. Giocatori di questo tipo costano in proporzione e non creano plusvalenze, ma il positivo rovescio della medaglia è che non sono scommesse.