Le grandi trattative del Torino - 2016, Hart fa impazzire la città
Erano in pochi quelli che ci credevano, eppure il tam tam partito a metà agosto si faceva sempre più insistente: Joe Hart nel mirino del Torino. Un nome dalla caratura internazionale, un portiere titolare fisso del Manchester City, l’estremo difensore della Nazionale inglese era stato accostato ai granata. Dall’Inghilterra aprono al prestito, ma c’è il nodo ingaggio: davvero troppo per il presidente Urbano Cairo, che insieme al ds Gianluca Petrachi cerca una soluzione. Il tira e molla dura un paio di settimane, il 30 agosto 2016 Hart sbarca a Torino. E la città è in delirio: tanti ad aspettarlo a Caselle, in centinaia sotto la sede del club per la firma sul contratto. Prestito per un anno e ingaggio che per quasi il 60 per cento è a carico del City, con il club di via Arcivescovado che dovrà garantirgli soltanto un milione: è la vittoria di Cairo, che regala a Mihajlovic un portiere di primo livello e, soprattutto, regala una ventata di entusiasmo alla piazza.
E’ il primo portiere inglese nella storia del Toro, il terzo in tutta quella della serie A. Una particolarità, dunque, che spinge Hart a voler convincere a tutti i costi per farsi rimpiangere da Guardiola, vero artefice del suo addio ai citizens dopo una vita passata a difendere quei pali. L’affetto della gente granata non mancherà mai, eppure l’inglese non disputa una stagione ad altissimi livelli: qualche errore grave qua e là finisce anche sotto l’occhio di Cairo, che in più di un’occasione critica apertamente le prestazioni di Hart. “E’ troppe volte che subisce una rete del genere” l’affondo del patron alla terza uscita alta sbagliata. Quel Toro di Mihajlovic era una macchina da gol, ma ne subiva anche tantissimi: 71 quelli realizzati, ben 66 quelli subiti.
A fine anno, Hart torna al City, ma un suo pezzo di cuore è rimasto in Italia e al Toro. “Grazie di tutto, sarò un tifoso granata per sempre” si legge tra le righe del suo lungo messaggio di fine maggio 2017, ultimo atto della sua parentesi italiana. E la sua carriera è andata in discesa, con i passaggi al West Ham e al Burnley che rappresentano il declino di Hart.