Le grandi trattative del Torino - 2006, Cairo prende Oguro e caccia De Biasi

15.04.2020 16:00 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
Le grandi trattative del Torino - 2006, Cairo prende Oguro e caccia De Biasi
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© foto di Giacomo Morini

L’estate del 2006 è quella dei sogni per i tifosi granata: il Torino è tornato in serie A, al primo tentativo con Urbano Cairo presidente, e contemporaneamente la Juventus è retrocessa in serie B per Calciopoli. Per la prima volta nella storia, dunque, i granata guarderanno i bianconeri dall’alto in basso. L’entusiasmo è alle stelle, poi però appena si riprende a giocare cominciano i problemi. Il pre-campionato di Gianni De Biasi, l’eroe della promozione confermato al timone, è disastroso: sconfitta in amichevole contro il Cuneo, eliminazione al secondo turno in coppa Italia contro il Crotone. Cominciano così le frizioni tra Cairo e il suo allenatore, il 31 agosto si raggiunge l’apice. Un po’ perché i granata perdono pure contro l’Alessandria, un po’ perché in tribuna è seduto l’ultimo acquisto del club di via Arcivescovado: è Masashi Oguro, giapponese classe 1980 appena sbarcato dal Grenoble, squadra della serie B francese. Si sa pochissimo di lui, se non che è il primo nipponico ad indossare la maglia del Toro e che è nato il 4 maggio, data speciale per il mondo Toro. E, di fronte ai giornalisti al termine della sfida contro l’Alessandria, ecco l’uscita celebre di De Biasi: “Oguro chi? Non lo conosco”. In sala stampa cala il gelo, è il preludio all’esonero. Anche perché tre giorni dopo il Toro perde pure contro l’Alessandria, nell’ultimo test prima del via al campionato. Il 10 settembre comincia la serie A, l’8 la presentazione del nuovo allenatore: Cairo caccia De Biasi e prende Zaccheroni, fatale un percorso estivo disastroso e l’uscita infelice su Oguro.

Il giapponese, però, si rivelerà un flop totale. Servirà soltanto ad allargare gli orizzonti del club fino in Asia, ma il suo apporto sarà pressoché nullo. Zaccheroni gli concede qualche spezzone di gara qua e là, Oguro è nelle simpatie dei tifosi ma si vede che la serie A non fa per lui. Ha bisogno costantemente di un interprete, a volte non basta nemmeno quello: alla vigilia della sfida contro il Genoa si presenta ai cancelli della Sisport, il centro di allenamento dei granata, ma non trova nessuno e pensa di aver sbagliato appuntamento, invece semplicemente non era stato convocato e doveva allenarsi a parte. Rimarrà per sempre una meteora, uno che in due stagioni ha collezionato 11 presenze e zero reti. Un record, però, non glielo toglie nessuno: ancora oggi, Oguro resta l’unico calciatore giapponese ad aver indossato la maglia granata.