Lavoro incentrato sulla doppia fase difensiva e offensiva per il Torino

Mazzarri insiste sui movimenti che i giocatori devono apprendere. Anche tanta palestra per incamerare benzina per i muscoli.
12.07.2018 11:32 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Bormio Elena Rossin
Andrea Belotti
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Andrea Belotti
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il neo portiere Rosati non è ancora giunto a Bormio, ma lo si aspetta da un momento all’altro. Intanto si attendono ulteriori sviluppi dal mercato perché se la difesa si può dire che sia a posto non lo sono né il centrocampo e neppure l’attacco. Come ha ben spiegato ieri il direttore sportivo Petrachi prima sarà sfoltita la rosa e poi, se ci saranno occasioni volte al miglioramento del gruppo e funzionali al gioco di Mazzarri, arriveranno nuovi giocatori. I sondaggi per i calciatori del Torino non mancano, ma una cosa è chiedere informazioni, tutt’altra è intavolare trattative e soprattutto chiuderle, anche perché oltre a trovare l’accordo fra la domanda e l’offerta il giocatore diretto interessato deve accettare la nuova destinazione. Discorso simile anche per il Torino nel caso sia il calciatore a ricevere proposte che lo spingono a chiedere di essere ceduto perché la società granata, pur non trattenendo a forza nessuno, non è assolutamente disposta ad acconsentire che i suoi tesserati vadano via a prezzi di saldo, anzi. Tanto per fare qualche esempio, se i vari Valencia, Siviglia, Arsenal e Tottenham vogliono provare a strappare Iago Falque al Torino devono essere disposti a spendere una cifra che si aggira sui venticinque milioni di euro. Mentre per Acquah, che ha come sogno di giocare in Premier, non sarà possibile per il Torino chiedere gli otto mln che l’estate scorsa aveva offerto il Birmingham stante l’annata passata non brillante del centrocampista, ma neppure si pensi che la cifra possa scendere sotto i quattro-cinque. Anche oggi Petrachi ha assistito a buona parte dell’allenamento parlando molto spesso al telefono … il mercato sta entrando nel vivo.     

La sessione di lavoro mattutina è iniziata con il breve briefing che serve a Mazzarri e allo staff per dire ai giocatori come si svolgerà l’allenamento, subito dopo il riscaldamento e poi corsa e allunghi mentre i portieri con il loro allenatore, Paolo Di Sarno, si concentrano su esercizi specifici per il ruolo. Bonifazi, a causa dell’affaticamento muscolare, stava a bordo campo ad osservare i compagni e poi si è recato in palestra con il fisioterapista. Dopo questa fase preliminare il gruppo è stato diviso in due in modo che ci sia alternanza fra campo e palestra per tutti. Subito per chi era sul terreno di gioco la tattica incentrata sulla fase difensiva: movimenti, anche a indietreggiare, e possesso palla. Bremer, supportato da un membro dello staff, ha osservato i compagni per apprendere che cosa mister Mazzarri richiede. La linea difensiva dei titolari è sempre composta da De Silvestri, Izzo, N’Koulou, Moretti e Berenguer. Fatto il cambio fra chi era in campo e chi in palestra, anche il secondo gruppo si è cimentato con la tattica. Essendoci soprattutto centrocampisti e attaccanti l’attenzione è stata spostata alla fase offensiva. Rincon e Valdifiori dovevano impostare la manovra mentre la seconda punta faceva lo scarico e Belotti riceveva repentinamente la palla per andare al tiro in porta supportato da una mezzala. Il “Gallo” si è esibito in una mezza rovesciata con la sfera che si è andata a stampare sulla traversa. Mazzarri ha dedicato tempo anche ai colpi di testa con i centrocampisti che innescavano gi esterni che dovevano crossare per gli attaccanti e agli scambi in spazi ristretti. Al termine della parte tattica e prima della fine della sessione di lavoro Belotti e Falque con in porta Zaccagno si sono esercitati nei calciare rigori e in punizioni, per queste ultime c’era anche Edera, con tanto di sagome poste a formare la barriera.

Oggi pomeriggio altro allenamento con inizio alle ore 16,45.