L’Europa League una questione di testa e anche un po’ di fortuna

Domenica se il Torino batterà l’Udinese e se Milan e Parma dovessero essere fermati da Roma e Cagliari i granata raggiungerebbero il sesto posto, che andrebbe poi difeso nelle ultime tre giornate.
22.04.2014 12:07 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
L’Europa League una questione di testa e anche un po’ di fortuna
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© foto di Federico Gaetano

Non ci sono margini per fare calcoli e forse questo è un bene così non si può essere distratti da nulla: se il Torino vuole continuare a lottare per un posto in Europa League deve battere l’Udinese. A quattro giornate dalla fine e con un calendario pieno d’intrecci fra chi lotta per lo stesso obiettivo europeo e chi deve conquistare a tutti i costi i punti per salvarsi non ci sono alternative alla vittoria, perché il punticino del pareggio al più contribuisce a prolungare l’incertezza, ma quasi sicuramente alla fine si rivelerà inutile e saprà solo di beffa.

 

Dato per certo che raggiungere il traguardo dell’Europa League non dipende solo dal Torino, se chi è davanti non commetterà qualche passo falso qualunque sforzo si rivelerà vano, i granata hanno l’obbligo di crederci e di adoperarsi in tal senso. Gettare altri punti alle ortiche non è più ammissibile. Ventura deve fare in modo che i suoi giocatori siano in grado di gestire i finali di partita, insegni loro a trattare la palla in frangenti così delicati come sono gli ultimi minuti: la crescita è anche questo. In fin dei conti si sono visti giro palla prolungati fra i giocatori granata, cosa impedisce di effettuarli anche nei finali? Gestire l’adrenalina e saper tenere a bada l’avversario che preme a sua volta per conquistare punti è fondamentale, non può essere sottovalutato. Certamente ci sarà un modo efficace di allenare i giocatori anche per queste cose.

 

Le partite si vincono anche con la capacità di ragionare, non solo con la tenuta atletica. Per gli infortuni bisogna sperare solo nella buona sorte e da questo punto di vista il Torino è in ampio credito con la dea bendata, continuare a sfruttare il momento di grazia di Immobile è ormai cosa acquisita in casa granata, così come esaltare le caratteristiche di Cerci. Nella gara con la Lazio si sono sbloccati anche Kurtic e Tachtsidis e poter contare anche sui gol dei centrocampisti è importantissimo per raggiungere l’obiettivo. Ora serve un qualcosa in più: non commettere errori nei momenti cruciali della partita e in questo la fortuna non centra proprio nulla, servono nervi saldi e tanta concentrazione per trovare la giocata utile e non incappare in ingenuità che fanno allontanare la palla come se fosse una mina e dovesse esplodere da un momento all’altro fra i piedi dei giocatori.

 

Il prossimo turno di campionato può essere sfruttato dal Torino poiché l’Inter deve affrontare il Napoli a San Siro sabato sera, il Milan la Roma nella capitale venerdì sera, il Parma il Cagliari al Sant’Elia, la Lazio va in trasferta a Livorno e il Verona riceve il Catania domenica all’ora di pranzo. Con il Milan e il Parma davanti con soli due punti in più, Lazio e Verona appaiate e perché non tenere in conto anche l’Inter, sebbene disti sette lunghezze, per i granata disputare una partita senza sbavature con l’Udinese e conquistare i tre punti potrebbe voler dire raggiungere il sesto posto. Aiutati che il ciel t’aiuta: lasciarsi sfuggire una tale occasione sarebbe un vero peccato.