La vittoria in Coppa Italia del Torino è un segnale positivo per il campionato

Baselli migliore in campo. Maksimovic in panchina. Giocate fondamentali di Lopez e Quagliarella per ribaltare il risultato. Il Pescara ha fatto vedere trame di gioco interessanti, ma errori in fase difensiva.
17.08.2015 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
La vittoria in Coppa Italia del Torino è un segnale positivo per il campionato
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Per il Torino la prima partita ufficiale della stagione è stata positiva per il risultato, che significa passaggio del turno in Coppa Italia, e per alcuni spunti che fanno ben sperare anche in ottica campionato. Il quattro a uno rifilato dal Torino al Pescara è un passivo fin troppo duro per gli abruzzesi che hanno commesso qualche errore di troppo in difesa, ma che hanno anche mostrato trame di gioco interessanti, che in alcuni frangenti hanno messo in difficoltà i granata, soprattutto nel primo tempo.
Ventura ha tenuto in panchina Maksimovic preferendogli Bovo, questo potrebbe essere il segnale che il serbo è in procinto di passare al Napoli, anche se Cairo a Radio Rai aveva dichiarato, nei giorni scorsi, che il giocatore non si sarebbe mosso da Torino. Magari, però, molto più semplicemente l’allenatore capendo che Maksimovic in questi giorni è un po’ preso dalle voci sul suo conto ha deciso di non rischiare che andasse in campo non concentrato al cento per cento. Tutto può succedere perché il mercato chiuderà fra quattordici giorni. Oddo si è affidato a Lapadula e Caprari in attacco con Rossi libero di inserirsi sfruttando i movimenti dei compagni che non davano punti di riferimento agli avversari.

 

Il Pescara ha iniziato la partita pressando il Torino che sembrava patire un po’ troppo la situazione, con Quagliarella e Lopez che risultavano isolati davanti e giocavano molti vicini finendo per rendere quasi sterile la manovra offensiva granata. Per i primi venti minuti sono stati gli ospiti a esibire un buon gioco con gli attaccanti che andavano a pressare i centrali del Torino quando impostavano la manovra e spesso riuscivano a interromperla recuperando la palla perché i granata non trovavano sbocchi per avanzare. Ventura, la sua mimica era tutta un programma, non era per nulla soddisfatto di quello che i suoi giocatori esibivano in campo: troppo statici e senza particolari idee. Infatti è stato il Pescara a sbloccare la partita con Fornasier (17’) che è sfuggito al controllo di Glik e sfruttando un errore di valutazione sul tempo dell’uscita di Ichazo, in occasione di un calcio d’angolo, ha colpito la palla di testa che è finita prima sul palo e poi è carambolata sulla schiena del portiere e si è infilata in rete. La risposta del Torino sembrava non sufficiente con tiri dalla distanza di Avelar e Vives, finiti altissimi, e un buono spunto di Baselli, chiuso con tempestività e precisione dalla difesa. E per poco la squadra di Oddo non raddoppiava con Lapadula favorito da un errato passaggio di Glik. Ma nonostante la difficoltà alla distanza il Torino ha fatto valere la superiorità di categoria e sono emerse le individualità di giocatori del calibro di Quagliarella e Maxi Lopez che con giocate fondamentali hanno permesso alla squadra di pareggiare e di passare in vantaggio prima dello scadere del tempo. Cross di Peres per Quagliarella che spalle alla porta ha controllato la palla e servito Baselli che sul filo del fuorigioco è stato preciso nella conclusione (27’) portando così il Torino in parità. In questa fase Lopez ha fatto la prima punta mentre Quagliarella si è occupato di andare incontro alla palla e la squadra è riescita a costruire meglio e ad essere più incisiva quando offendeva. Ci è voluto poco ai padroni di casa per raddoppiare. Lopez ha protetto la palla al limite dell’area e l’ha indirizzata ad Acquah che ha tirato su un avversario, ma è stato fortunato e il rimpallo gli ha permesso di ritentare e la seconda volta ha trafitto Fiorillo (33’). In entrambi i gol subiti la difesa del Pescara ha sbagliato doppiamente: permettendo a Quagliarella e a Lopez di sfruttare l’esperienza e le capacità che hanno e non controllando a dovere Baselli e Acquah.

 

Nella ripresa il Pescara ha iniziato a pressare come aveva già fatto nel primo tempo rimanendo abbastanza corto, anche se un po’ meno rispetto alla prima frazione di gioco, e il Torino ha atteso il momento giusto per colpire tenendosi un tantino meno lungo, riuscendo così a rifornire di più le punte. Sfruttando una punizione Quagiarella è andato sul fondo e ha crossato, Maxi Lopez era a due passi dalla porta e ha colto al volo l’invito del compagno e segnato il terzo gol (67’). Per fortuna l’argentino non era stato ancora sostituito perché Acquah aveva preso una botta alla caviglia destra ed era uscito dal campo lui lasciando il posto a Obi. Ma l’avvicendamento fra Lopez e Martinez c’è stato poco dopo e ha anche prodotto i suoi frutti perché il venezuelano servito da Baselli, che aveva saltato tre avversari, si è involato e ha chiuso definitivamente il match segnando la quarta rete (73’). Dopo il terzo gol subito il Pescara aveva iniziato a lasciare ampi spazi di manovra al Torino che li ha sfruttati in modo cinico, una volta messo al sicuro il risultato i granata hanno atteso la fine della partita per festeggiare il passaggio del turno.

 

Baselli è stato il migliore in campo e non solo per il gol realizzato, il ragazzo ha visione del gioco e capacità d’inserimento e vede la porta. Quagliarella e Maxi Lopez hanno saputo tirare fuori il Torino dallo svantaggio e poi portarlo alla vittoria. Glik all’inizio è sembrato decisamente non in serata, ma si è ripreso nell’arco della gara e ha finito per uscire a causa di una botta, ma avrebbe voluto rimanere in campo, però Ventura precauzionalmente ha preferito non rischiare. Moretti continua a essere una garanzia. Bovo ha fatto il suo alla pari di Vives. Ichazo ha sbagliato sul gol incassato ed è stato anche sfortunato, ma si è fatto trovare pronto in altre occasioni come sulla punizione battuta da Caprari. Martinez ha dimostrato determinazione in occasione del gol e ha sfruttato appieno la velocità di cui è dotato. Acquah ha lottato in mezzo al campo e anche segnato. Avelar non si è risparmiato sulla fascia e altrettanto si può dire di Peres. Obi e Jansson sono entrati quando ormai la gara era chiusa e non hanno avuto il tempo per mettersi in luce.
Il Torino visto con il Pescara ha dimostrato di dover ancora lavorare, perché gli automatismi sono da oliare, l’atteggiamento iniziale non ha soddisfatto, ma è stato cinico e ha sfruttato capacità individuali e un impianto di gioco già collaudato e questo fa ben sperare per il campionato.