La squadra è delineata però manca un tris di colpi ad hoc
Con l’arrivo di Bellomo e il sempre più probabile ritorno di Brighi anche il centrocampo assume contorni sempre più precisi, la strada imboccata è quella giusta, salvo attendere le decisioni della Commissione disciplinare che tra oggi e domani sentirà tutti gli indagati e ascolterà la richieste di squalifica della Procura federale, decidendo se assolvere o condannare chi è coinvolto nel filone di Scommessopoli denominato Bari-bis. Gazzi insieme a Gillet e Barreto sapranno così quale sarà il loro destino e il Torino potrà agire di conseguenza. In queste ore dovrebbero anche sbloccarsi le trattative per El Kaddouri e Bovo che potrebbero essere legate alla cessione di Ogbonna, che ha visto l’inserimento del terzo incomodo Napoli che ha scompaginato un po’ i piani della Juventus e ha messo in discussione il trasferimento in bianconero del difensore centrale.
A quattro giorni e qualche ora dal raduno e a nove dalla partenza per la prima parte del ritiro a Bormio il Torino ha posto alcuni tasselli fondamentali dell’organico del prossimo anno. Fin qui tutto bene, ma l’opera è da completare. Rimangono sempre tre pedine da inserire nell’undici titolare: chi garantisce di segnare più di dieci gol, chi fa a sinistra l’ater ego di Cerci e chi completa la difesa sempre sul lato sinistro. Sulla punta il Torino non può concedersi di scegliere l’uomo sbagliato, altrimenti vanificherebbe qualunque altro sforzo fatto o che potrà essere profuso per sistemare tutti gli altri ruoli, perché la primordiale regola del calcio è sempre di assoluta attualità: vince chi fa un gol in più dell’avversario. Il centrocampo oggi conta sette elementi Cerci, Stevanovic, Gazzi, Basha, Bellomo, Farnerud e Vives, ma nessuno di loro è un esterno alto sinistro poiché al massimo Stevanovic e Vives possono adattarsi a farlo come anche Brighi e El Kaddouri, però il serbo rende meglio a destra e il napoletano, il riminese e il belga di origini marocchine sono più dei centrali, il primo e il secondo sono mediani, l’uno più difensivo e l’altro più offensivo, e il terzo è un trequartista. Mentre per il terzino sinistro al momento c’è il solo D’Ambrosio, che come posizione naturale sarebbe un destro, ma che non ha problemi a giocare sull’altro lato, però ha chiesto di essere ceduto.
Ventura ha bisogno di avere subito i giocatori nei tre ruoli scoperti e se la Commissione disciplinare dovesse ritenere colpevoli Gillet, Gazzi e Barreto il numero dei tasselli mancanti salirebbe a cinque poiché un portiere titolare sarebbe indispensabile come un altro attaccante, meno urgente un sostituto di Gazzi poiché fra Basha, Vives, Bellomo, Farnerud e Brighi, se dovesse arrivare, non mancherebbero le alternative a centrocampo.
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