La Spal già retrocessa contro un Toro allo stremo delle forze

Quella di domenica sera contro la Spal, per il Torino potrebbe valere la salvezza con due giornate di anticipo, o quantomeno, in caso di successo, di rendere la retrocessione un'ipotesi alquanto remota. C'è un ostacolo, però, e non va sottovalutato. Alla ripresa del campionato avevamo anticipato come una rosa tanto corta, voluta dal precedente tecnico Walter Mazzarri, avrebbe procurato seri problemi alla nuova gestione di Moreno Longo, che fin qui è stato bravissimo a centellinare le forze nonostante spesso i cambi a disposizione gli avrebbero proposto solamente ragazzi del vivaio che in una situazione come questa, senza esperienza, rischierebbero di rovinare equilibri già precari.

Il rischio principale era il crollo fisico del gruppo, costretto a scendere in campo ogni tre giorni in tali condizioni e giocando spesso con un giorno in meno di riposo rispetto alle avversarie. Domenica dunque, se da una parte il Toro si troverà di fronte una Spal senza alcuna motivazione, capace di collezionare un solo punto a fronte di otto sconfitte dopo il lockdown, dall'altra dovrà fare i conti con una stanchezza evidente che ha già colpito il gruppo nella sfida contro il Verona, che senza accelerare troppo e non costruendo molto in fase offensiva arrivava troppo spesso prima sul pallone rischiando anche di trovarsi a conquistare tre punti con il minimo sforzo (il colpo di testa di Zaza, nell'occasione, è quasi valso un campionato). Un fattore da non sottovalutare e che rende la trasferta ferrarese tutt'altro che scontata.