La rabbia post pari con il Monza (con tanti colpevoli) va incanalata sull’obiettivo 8° posto: il Torino resta in corsa
Ce n’è per tutti. Non è bastata la notte per smaltire la rabbia provocata dal pareggio con il Monza perché quei due punti lasciati sul campo potrebbero essere pesantissimi per il Torino. Analizzando con lucidità tutto ciò che è successo ieri pomeriggio in Torino-Monza la lista dei colpevoli è lunga. I primi a non aver scusanti sono l’arbitro Zufferli e chi lo ha mandato, sapendo che aveva alle spalle solo due gare in Serie A, a dirigere una gara così delicata con due squadre in piena lotta per l’8° posto che potrebbe significare preliminari di Conference League e vanno aggiunti chi era al Var, Abbattista, e il suo assistente, Abisso. Hanno visto bene e giustamente in occasione del gol di Miranchuk annullato per tocco con il braccio di Sanabria e anche fuorigioco del russo con l’arbitro richiamato al monitor a rivedere l’azione (39’), poi però niente sul pestone di Marlon a Karamoh in area e caduta del granata un tantino accentuata, ma questo non toglie che il pestone lo abbia ricevuto (81’) e pure ammonizione per l’ivoriano che protestava cercando di far valere le sue buone ragioni. Arbitro a rivedere al monitor l’Azione? No. E poi il fattaccio: Ricci, su spunto di Karamoh, s’invola verso l’area e Rovella inizia a strattonarlo al limite e continua all’interno fino a farlo cadere (88’). Sin da subito Zufferli ha detto che non era rigore e poi dopo lungo check dei varisti la conferma: niente rigore e neppure revisione dell’accaduto al monitor. Cosa abbiano visto la coppia Abbattista-Abisso per non chiedere a Zufferli di ripensarci rivedendo le immagini è un mistero, ed è meglio non aggiungere altro. E giusto per chiudere il discorso, anche il mancato rosso a Rovella.
Il Torino inteso come giocatori ci ha messo del suo perché ha sì approcciato bene alla gara e ricercato più volte il gol, ma come al solito la mira sottoporta pecca sempre un po’, Vojvoda (43’), Miranchuk (21’), Vlasic (8’), per cui non è bastato che Sanabria, che ha eguagliato il suo personale record di gol finora in carriera segnando l’undicesimo, avesse portato i granata in vantaggio: assist al bacio di Valsic e Tonny che a tu per tu con Di Gregorio ha insaccato (47’). Come di consueto sul gol subito qualche sbavatura per non dire errori, c’è stata: Karamoh e Adopo non hanno contrastato abbastanza Pessina, Buongiorno avrebbe dovuto essere ancora più asfissiante su Petagna e Seck, ma soprattutto Bayeye si sono persi Caprari che con un tiro a giro ha messo la palla in rete senza che Vanja potesse farci più di tanto (86’). Persino Juric questa volta poteva prendere decisioni differenti sui cambi. Peluso, Palladino era in tribuna squalificato, si è ripresentato in campo dopo l’intervallo con Rovella al posto di Machin e poi ha cambiato completamente modulo passando dal 4-2-3-1 al 3-5-2 che in fase difensiva diventava 4-4-2 inserendo Petagna per Valoti e Caprari per Brindelli (57’) e poi Sensi per Caldirola (78’). Mentre l’allenatore granata, vedendo che alcuni suoi titolari erano un po’ cotti, terza partita in poco più si una settimana però questo valeva anche per il Monza, in un colpo solo ha tolto Vlasic, Miranchuk e Ilic mandando in campo Seck, Karamoh e Linetty (75’) e poi ha fatto uscire anche Sanabria e Lazaro sostituendoli con Adopo e Bayeye (81’). Non è colpa dell’allenatore granata se in panchina per lo più ha a disposizione ragazzi volenterosi però decisamente poco esperti e neppure se a causa di infortuni gli mancano uomini e in più non tutti sono in grado di reggere tre partite in pochi giorni. E qui è inevitabile riandare ai soliti discorsi su come la dirigenza, Cairo e di conseguenza Vagnati, gestiscono il mercato accontentando solo in parte Juric, che non ha mai chiesto la luna, e allestendo squadre incomplete e con più di un giocatore che non ha abbastanza qualità per rendere la squadra un po’ più competitiva. Quante altre dimostrazioni ha bisogno la dirigenza granata?
Comunque il Torino resta in corsa per l’8° posto a quattro giornate dalla fine del campionato. Il Napoli, anche se nel pieno dei festeggiamenti per lo scudetto, ha battuto la Fiorentina che così è stata raggiunta da Torino e Monza proprio all’8° posto in attesa di sapere che cosa faranno questa sera Sassuolo e Bologna che con una partita in meno hanno rispettivamente tre e un punto in meno e anche che farà l’Udinese, pure i friulani hanno tre punti in meno, alle 18,30 con la Sampdoria ultima in classifica e se anche non ancora aritmeticamente in Serie B è di fatto già retrocessa.
Il Torino ora deve incanalare la rabbia post pari con il Monza nel concentrarsi perché non può più sbagliare niente con Verona, Fiorentina, Spezia e Inter. Verona e Spezia sono in lotta per non retrocedere, la Fiorentina ha lo stesso obiettivo dei granata e l’Inter non vuole farsi sfuggire un posto in Champions quindi ai prossimi avversari le motivazioni non mancano. E al Torino nemmeno e dovrà fare il suo al 100%, però è anche fondamentale che arbitri e Var non ci mettano lo zampino e agiscano sempre, come dovrebbero, con un metro di giudizio uguale per tutti.
Di seguito i gol e gli highlights di Torino-Monza 1-1 (se non riuscite a vederli controllate sul vostro pc, tablet o smartphone che nel browser non sia attivo l’AdBlock).