La questione portiere al Torino non è secondaria e l’addio di Bremer la rende ancora più delicata

27.06.2022 11:45 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Berisha e Giroud
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Berisha e Giroud
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Le fortune del Torino nello scorso campionato sono arrivate dall’aver incassato un numero relativamente basso di gol, 41, ribaltando completamente la situazione rispetto ai due anni precedenti nei quali nella porta granata gli avversari depositavano il pallone con grande facilità, 69 e 68. Non per nulla la difesa del Torino è risultata la quinta della Serie A, dopo quelle di Milan e Napoli (31), Inter (32) e Juventus (37) tutte squadre che disputeranno la prossima Champions. Questo ha permesso alla squadra granata di piazzarsi al decimo porto, mentre nei due campionati precedenti si era salvata nelle ultime giornate. Eppure il Torino lo scorso campionato non ha avuto un portiere titolare: nel girone d’andata Vanja Milinkovic-Savic parve esserlo, ma dopo il Covid e alcune incertezze e qualche gol subito evitabile ha perso il posto in favore di Berisha, che ha disputato qualche ottima partita, ma anche lui non sempre si è dimostrato del tutto affidabile, o almeno non abbastanza per una squadra che vorrebbe puntare all’Europa. Ma l’assenza di un portiere di primo livello è stata sopperita da Bremer che al centro della difesa ha saputo dare equilibrio e solidità a tutto il reparto arretrato e difatti è risultato il miglior difensore della Serie A e uno fra i migliori anche in Europa nonostante il Torino non disputasse le coppe internazionali.

Adesso però Bremer sarà ceduto e quindi il Torino perderà il suo perno difensivo. Trovare un sostituto di Bremer alla sua altezza sarà difficile per non dire impossibile e quindi per evitare che il Torino toni a subire troppi gol servirebbe un portiere affidabile affinché la squadra granata continui ad essere solida e a incassare pochi gol. Milinkovic-Savic è in uscita e il giovane Gemello andrà in prestito resta quindi Berisha. Al Torino erano stati accostati Cragno, Meret, Gollini, ma costano e così sembrava che potesse arrivare Gabriel in scadenza di contratto con il Lecce, ma questa pista pare essersi raffreddata e negli ultimi giorni si parla di Dragowski prossimo a lasciare la Fiorentina, dopo sei anni nei quali ha disputato 81 partite. Il vice di Szczesny nella nazionale polacca può essere una soluzione, ma non è la soluzione. Così come non lo è Gabriel.

Il Torino rischia di ritrovarsi con una difesa senza un vero leader. Un sostituto di Bremer non è stato ancora preso visto che per il brasiliano non è ancora stata ottenuta l’offerta sperata, 40 milioni di euro, e ci saranno cambiamenti anche a centrocampo e in attacco tenuto conto che Pobega, Brekalo e Belotti non ci saranno più, che anche Mandragora sta per andare altrove (Fiorentina) e su Praet resta l’incognita di trovare un accordo con il Leicester per il rinnovo del prestito. E’ evidente che servirebbe un portiere forte, ma al momento questa non sembra essere una delle priorità della dirigenza del Torino.