La questione attaccanti del Torino si sbloccherà solo dopo il Mondiale

Belotti, Ljajic e Niang entreranno nel valzer delle punte che si scatenerà nel calciomercato.
25.05.2018 10:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
La questione attaccanti del Torino si sbloccherà solo dopo il Mondiale
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L’Italia non partecipa al Mondiale in Russia, ma il Torino, invece, “dipende” da quello che accadrà nella massima competizione calcistica. Dipende ovviamente per quel che riguarda il suo calciomercato perché, come molti addetti ai lavori sostengono, gli acquisti saranno subordinati alle cessioni ed ecco che il Mondiale entra in gioco.

Belotti, Ljajic e Niang, quindi il cinquanta per cento degli attaccanti granata, sono e saranno al centro di trattative. Belotti non partecipa al Mondiale e di conseguenza non usufruirà di questa vetrina, ma in quanto convocato dal neo Ct azzurro Roberto Mancini della meno sfavillante ribalta delle amichevoli che l’Italia giocherà con l’Arabia Saudita lunedì a San Gallo in Svizzera, con la Francia venerdì primo giugno a Nizza e con l’Olanda lunedì quattro a Torino all’Allianz Stadium. Però la sua permanenza in granata sarà subordinata anche al giro di attaccanti che si verificherà in questa tornata di calciomercato e che non prescinderà da ciò che accadrà in Russia.
Ljajic al Mondiale ci andrà, è già fra i pre-convocati della Serbia e sarà confermato quando il Ct Mladen Krstajić diramerà la lista definitiva. Adem sfrutterà sicuramente l’occasione, basta vedere come si è messo già in mostra nella parte finale della stagione con il Torino in modo da arrivare in ottima forma al Mondiale. Nella peggiore delle ipotesi Ljajic disputerà tre partite fra il diciassette e il ventisette giugno, quelle della fase a gironi con Costa Rica, Svizzera e Brasile senza andare oltre nel caso la Serbia non si qualificasse agli ottavi di finale, passano il turno le prime due di ogni girone. Anche solo tre partite, se molto ben giocate e lui ha i mezzi per farlo, potrebbero bastargli per destare l’interesse di qualche club italiano, ma soprattutto di quelli stranieri e se di conseguenza al Torino arrivassero offerte sostanziose, quindi non inferiori ai venti milioni, si arriverebbe a una sua cessione.
Anche Niang andrà in Russia con il Senegal, è fra i pre-convocati e nulla fa pensare che non sarà inserito nella lista definitiva dal Ct Aliou Cissé. Lui avrà l’occasione di mettersi in mostra nelle gare con Polonia, Colombia e Giappone che si disputeranno fra il diciannove e il ventotto giugno e anche in altre partite se il Senegal si qualificherà alle fasi successive del Mondiale. Il Torino che ha intenzione di cederlo sarà uno spettatore molto interessato alle prestazioni di Niang e pronto ad intavolare una trattativa con chi volesse prendere il giocatore.

Il Mondiale terminerà il 15 luglio ed è probabile che solo allora potrà delinearsi meglio la situazione degli attaccanti granata, l’effetto domino ci sarà sicuramente e non riguarderà solo i top player a livello internazionale, ma anche i giocatori di caratura minore come Ljajic, Belotti e anche Niang. Per quella data il Torino si sarà già radunato da nove giorni e da sette sarà in ritiro a Bormio, dove a prescindere non ci saranno Ljajic e Niang in quanto usufruiranno delle ferie. Sicuramente a Mazzarri non farà piacere iniziare la preparazione estiva in vista della prossima stagione senza certezze sul reparto offensivo, ma lui stesso sa che queste sono le dinamiche. Al più potrà fare pressioni sulla società per vedere se è possibile trovare soluzioni in tempi brevi, magari sperando che Serbia e Senegal non vadano oltre la fase a gironi e che i dirigenti del Torino non si impuntino su cifre troppo alte per cedere i giocatori che comporterebbero trattative lunghe ed estenuanti e un rallentamento del mercato in entrata.
A oggi il Torino vuole tenere i suoi migliori giocatori, ma le vie del mercato sono infinite e a un incasso cospicuo non si dice mai di no, quindi, i tifosi del Toro si preparino a un’estate calda sul fronte del calciomercato relativamente agli attaccanti in uscita e di conseguenza in entrata, anche perché oltre ai tira e molla delle trattative non sono mai da escludersi bizze da parte dei calciatori e saranno poi tutti problemi di Mazzarri se qualcuno voleva andare via e, invece, alla fine rimarrà o se non si è trovata una collocazione per chi non rientra nel progetto tecnico.