La prova del nove del Torino si chiama Salernitana

03.02.2024 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Antonio Sanabria
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Cagliari non deve rimanere un episodio positivo, ma trasformarsi in un volano per non dover abbandonare troppo presto i sogni di continuare a lottare per l’Europa. La rincorsa, perché è proprio di questo che si tratta vista la concorrenza, è dura però non impossibile: prima di tutto il Torino deve fare il suo quindi vincere le partite con le squadre alla portata e la Salernitana lo è poiché è ultima in classifica con soli 12 punti racimolati in 22 partite, ha la peggior difesa della Serie A con 44 reti incassate e il secondo peggior attacco con 19 gol all’attivo, in trasferta ha ottenuto una sola vittoria, Verona 0-1 lo scorso 30 dicembre, due pareggi, Roma 2-2 e Sassuolo 2-2, e sette sconfitte, Lecce 2-0, Empoli 1-0, Monza 3-0, Genoa 1-0, Fiorentina 3-0, Atalanta 4-1 e Napoli 2-1. Poi deve anche sperare che qualcuna delle squadre che stano davanti faccia qualche passo falso. Con l’attuale classifica i granata devono mettere nel mirino Napoli, Bologna, Fiorentina e Lazio che hanno rispettivamente uno, due e tre punti in più. Ieri la Viola ha perso con il Lecce e la Lazio dovrà essere affrontata fra diciannove giorni dopo aver giocato con appunto la Salernitana, il Sassuolo e il Lecce.

Nell’ultimo periodo, dal mese di dicembre, il Torino ha perso una sola volta, Fiorentina, ha fatto tre mezzi passi falsi con Frosinone e Genoa, due pareggi senza gol, e Udinese per 1 a 1, tutte partite che hanno lasciato qualche rimpianto, e per il resto ha battuto Atalanta e Napoli con netti 3 a 0, e ottenuto i tre punti anche con Empoli 1 a 0 e Cagliari 2 a 1. Uno score di 15 punti in 8 partite è decisamente discreto, ma i granata potevano fare di più. Ecco che quindi domenica all’ora di pranzo in casa l’occasione va assolutamente sfruttata con la Salernitana. Non ci sarà Buongiorno, infortunato ma comunque avrebbe saltato la partita per squalifica per somma di ammonizioni, a guidare la difesa, la terza migliore della Serie A con 19 reti subite in 21 gare, e al suo posto quasi sicuramente Sazonov che sarà aiutato da Djidji, se fisicamente sta bene, oppure da Tameze, difficile che il neo arrivato Lovato sia già mandato in campo, e da capitan Rodriguez. E a Zapata e Sanabria, magari anche a Pellegri se subentrerà, si chiedono gol. Finora entrambi hanno segnato nella stessa partita solo una volta in casa con l’Atalanta e fu vittoria. Il colombiano è il capocannoniere con 5 reti all’attivo e il paraguaiano è a quota 3, mentre il più giovane Pietro, che finora è sceso in campo per minor tempo rispetto alle altre punte di ruolo, non è ancora finito sul tabellino dei marcatori, anche perché si è visto annullare un gol con il Cagliari (fuorigioco di Vojvoda). Ovviamente al Torino si chiede anche una prestazione nel complesso convincente e che sia dalle fasce sia dai centrocampisti arrivi il supporto in fase offensiva che serve per arrivare a segnare, punto dolete viste le sole 20 reti che pongono la squadra di Juric per gol realizzati al terzultimo posto insieme al Verona.

La Salernitana è una squadra in difficoltà. Filippo Inzaghi, subentrato a Sousa dalla nona giornata, non è riuscito finora a risolvere i problemi. I campani a tratti riescono anche a produrre un po’ di gioco, ma troppe volte incappano in errori che fanno sì che gli avversari segnino e faticano molto a fare gol. A inizio girone di ritorno sono già seriamente candidati alla retrocessione e con tutto il rispetto si fa fatica a pensare che possano salvarsi.  Il Torino ha l’ambizione di provare a conquistare un posto nelle coppe europee ed è in lotta per questo obiettivo.
La prova del nove del Torino si chiama Salernitana: l’unico risultato accettabile è la vittoria, senza se e senza ma e a prescindere da tutto, infortuni, decisioni arbitrali o qualunque altra cosa.