La mentalità vincente è l'arma dei granata per la serie A
Settantatre punti con primato in solitario e cinque giornate dalla fine del campionato separano il Torino dalla serie A senza dover passare dall’appendice dei playoff. Ventura facendo una previsione del tutto condivisibile dice che la sua squadra dovrà conquistare ancora dieci punti, ovvero una media di due punti a partita, per raggiungere l’obiettivo. Finora i granata stanno viaggiando con una media di 1,97, quindi dovranno compiere un ulteriore sforzo utile per aggiungere quello 0,3 che serve per arrivare a quota due. Certo farlo a fine stagione, con impegni molto ravvicinati e inoltre con due scontri diretti, Pescara e Sassuolo, non è impresa facile, ma dovrà essere compiuta perché mollare adesso vanificherebbe tutto. Che una cosa simile accada sembra proprio di no stando alle parole di Meggiorini, l’autore del gol partita a Livorno, in quanto il Torino sembra aver acquisito la mentalità giusta, infatti l’attaccante ha dichiarato al quotidiano Tuttosport in un’intervista a firma Piero Venera che: “Con tutto rispetto il Toro non teme nessuno. La partita più difficile è sempre la prossima: dobbiamo risolvere un problema alla volta”. Aggiungendo poi: “Non abbiamo scelta: noi dobbiamo pensare a vincere, possiamo essere padroni del nostro destino”.
Vincere per non dover dipendere dai risultati che faranno le altre concorrenti in modo che i due punti di vantaggio sul Pescara, secondo, risultino un tesoretto, perché in questo campionato le squadre che sono ai vertici della classifica non mollano e stanno viaggiando tutte spedite, non per niente in tre punti ci sono ben quattro formazioni che aspirano ai primi due posti. Il Pescara sta procedendo con la media di 1,91 punti a gara, mentre il Verona 1,89, proprio i veneti, seppur abbiano tre lunghezze in meno del Torino, sono al momento i più pericolosi perché in caso di parità a fine stagione sono in vantaggio per la classifica avulsa.
Avere la mentalità vincente non è solo dichiarare che si vuole vincere, tutti lo vogliono, ma è essere consci dei propri mezzi e agire di conseguenza. Stando alle statistiche di Panini Digital il Torino ha un percentuale di pericolosità del 50,9 mentre il suo prossimo avversario il Padova del 45,8. La differenza è netta, e lo è ancora di più se si va a guardare il numero dei gol subiti: i granata sono i migliori della cadetteria con venticinque, i biancorossi ne hanno incassati ben il doppio, cinquanta, ma questo dato non dove trarre in inganno e far pensare che la partita di lunedì sera sarà di routine, perché in quanto a gol realizzati i patavini ne hanno messi a segno tre in più dei torinesi, cinquantadue a quarantanove. Questo dato però non deve mettere in apprensione perché se il Torino ha tredici punti in più del Padova qualche cosa vorrà pur dire e l’ago della bilancia del pronostico pende di conseguenza inevitabilmente dalla parte dei granata. Per la squadra di Ventura giocare in posticipo vuol dire anche essere a conoscenza dei risultati delle altre contendenti, questo non per fare calcoli, che sarebbero a dir poco folli visto che i giochi sono ancora del tutto aperti, ma per trarre ulteriore stimolo a far bene. Ventura dice: “Dobbiamo fare qualche cosa di storico”, riferendosi a questo campionato e alla serratissima lotta finale. Con la mentalità vincente una paginetta della storia granata si può sicuramente scrivere.