La curva Primavera granata meglio delle istituzioni: foto di Falcone e Borsellino per ricordare Andreotti

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Di notevole efficacia evocativa, l'iniziativa della curva Primavera del Torino: come racconta La Stampa, molti tra i tifosi granata ivi presenti hanno esposto la famosa foto raffigurante i magistrati antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, vittime come noto delle stragi di Cosa Nostra rispettivamente nel maggio e nel luglio 1992, come simbolica, non-violenta ed emblematica risposta all'iniziativa della Lega Serie A, che in occasione della 36esima giornata di campionato ha commemorato con un minuto di silenzio, la scomparsa (all'età di 94 anni) di Giulio Andreotti, controverso sette volte Presidente del Consiglio al quale fu riconosciuta dalla corte giudicante, nel maggio 2003, «un'autentica, stabile e amichevole disponibilità verso i mafiosi, non protrattasi oltre la primavera del 1980» (cit.), che non portò a una condanna solo a causa dei subentrati tempi utili per la prescrizione.

L'iniziativa, secondo quanto riportato dal quotidiano, farebbe capo a Massimo Cambiano (storico esponente della Maratona), e sarebbe stata prima raccolta e poi resa effettiva da numerosi supporter del Toro, singoli e organizzati. Al contrario di quanto accaduto in alcuni degli altri stadi che hanno ospitato il turno infrasettimanale tra martedì e mercoledì, che hanno visto piovere fischi durante il rituale minuto di silenzio, i suddetti tifosi granata hanno scelto la via dello stile, della dignità, dell'incisività allegorica, alzando le mani al cielo e impugnando le immagini di Falcone e Borsellino, sotto ognuna delle quali campeggiava la scritta Il silenzio è mafia.