La classifica e la continuità dicono serie A
In attesa che questa sera si disputino i recuperi (Modena-Padova, Pescara-Juve Stabia e Sampdoria-Empoli) causati dal maltempo e che quindi si abbia la classifica reale, il Torino si gode in beata solitudine, che rimarrà tale anche in caso di vittoria del Pescara, la vetta. Per quel che riguarda le posizioni nella parte alta della graduatoria, a prescindere dai risultati dei recuperi, rimarranno invariate (Torino, Pescara, Sassuolo, Verona, Padova e Varese), al massimo Pescara e Padova faranno dei passi avanti, senza però superare chi le precede. Questo vuol dire che in vetta c’è abbastanza equilibrio e finora nessuna squadra è riuscita ad imporsi in modo netto sulle altre, ovviamente se la Juve Stabia dovesse far inciampare il Pescara allora il Torino si troverebbe con un margine di quattro punti sugli abruzzesi, che a tredici giornate dalla fine non garantirebbe chissà che, però inequivocabilmente rappresenterebbe un primo allungo.
Possibile allungo o meno di grande interesse è la prossima gara con il Verona perché, per quegli strani incroci dovuti al calendario, la trentesima giornata propone: Sassuolo-Sampdoria, Brescia-Padova, Cittadella-Pescara, Varese-Empoli e Bari-Reggina. Sulla carta Pescara e Varese hanno le gare più alla portata in quanto incontrano formazioni che in classifica hanno molti meno punti di loro, ma si sa che in serie B mai dire mai e le partite che sembrano facili spesso sono le più ostiche. Certo è che se si facesse una graduatoria degli incontri più difficili il Padova deve affrontare una squadra che ha quattro punti in meno, seguito dal Torino che ha cinque lunghezze in più del Verona e ultimo il Sassuolo che guarda la Samp dall’alto dei suoi quindici punti in più. A concludere il quadro c’è poi Bari-Reggina che attualmente sono entrambe fuori dalla zona playoff, ma che non disdegnerebbero di entrarci sfruttando qualche passo falso di chi un posto migliore lo ha già.
Il Torino, dopo lo scivolone di Brescia, ha dimostrato di sapersi subito rialzare ribadendo di essere l’artefice del proprio destino. La continuità di risultati positivi in serie B è l’arma più letale che una squadra possa avere e finora i granata hanno dimostrato di possederla. Il possesso palla (28’:39’’) e la percentuale di tiri riusciti (66,9) vede il Torino primeggiare, se a questi dati si aggiungono quelli della supremazia territoriale (10’:31’’), dei tiri totali (14,5) e della pericolosità (51,2) dove i granata occupano il secondo posto e delle palle giocate (594,2) che li vede terzi, uniti al fatto che con diciotto gol subiti hanno la retroguardia più blindata della categoria allora si ha il quadro completo che pone delle solide basi per la parte finale del campionato e ipoteca la A diretta.