L'Occhio sulla B dopo la settima giornata

Inarrestabile il Siena, attenzione a Padova e Pescara per il prosieguo
05.10.2010 19:52 di  Claudio Colla   vedi letture
L'Occhio sulla B dopo la settima giornata
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© foto di Federico De Luca

Non trova trovare al momento competitori realmente alla propria altezza il Siena: solida dietro e dotata di diverse soluzioni davanti (miglior attacco insieme a Novara e Reggina, seconda miglior difesa soltanto dietro all'Atalanta), la compagine guidata da Conte, con davanti a sé un quadrittico di sfide piuttosto impegnative (Triestina, Padova, Empoli e Crotone), incrocerà le armi con il Toro soltanto a inizio dicembre: l'attuale collettivo granata sarebbe con buone probabilità soggetto a soccombere, data soprattutto la maggior inconsistenza nella manovra rispetto ai bianconeri, veloci e incisivi grazie al bel gioco sulle fasce laterali, con una coppia Larrondo-Mastronunzio positiva nell'interazione, e confermatasi a ottimi livelli nel 2-0 inflitto al Modena. Con Empoli e Novara giovani (seppur con veterani della serie cadetta nei rispettivi undici di partenza, come Stovini e Gorzegno per i toscani, Marianini e Centurioni per gli azzurri di Tesser) e di conseguenza passibili di un calo di concentrazione alla lunga distanza, è l'Atalanta, come previsto, a dimostrarsi altra rivale credibile per la lotta alla promozione: lungi dall'offrire prestazioni brillanti, a differenza delle tre squadre sopra elencate, la compagine agli ordini di Colantuono è la prossima avversaria del Torino, e raccogliere un punto esterno a Bergamo sarebbe elemento di sicuro buon auspicio per il prosieguo della corsa alla massima categoria.

Nel folto gruppone di medio-alta classifica, nel quale il Toro è ancora relegato, sono due le squadre finora capaci di destare particolare attenzione, rendendosi possibili candidate a una promozione da outsider: il Padova, che vanta individualità di spicco come quelle di Succi (ancora in gol, per due volte, a Piacenza), Di Gennaro, Legàti e Renzetti, decisamente in grado di guardare verso un orizzonte ambizioso, grazie anche all'atteggiamento privo di timori reverenziali da parte del tecnico Calori, e il Pescara, munito di una coppia mediana Cascione-Tognozzi dall'invidiabile intesa e di un Bonanni in grande spolvero; discorso analogo rispetto al precedente va fatto infine per il tecnico Eusebio Di Francesco, che sogna un'impresa simile a quella di Bisoli col ciclo Cesena 2008-2010.

A conferma della maggior qualità di questa Serie B rispetto a quella della passata stagione (dato di fatto per cui in casa Toro si rischia di mordersi le mani per ancora molto più tempo di quanto auspicato) sussiste la presenza nelle zone di bassa quota della classifica per squadre dotate di rose importanti e soprattutto di collettivi piuttosto collaudati nella loro spina dorsale: segnali di ripresa giungono soprattutto da Grosseto, ora in mano a un tecnico emergente e di carattere come Francesco Moriero (preziosissima la vittoria casalinga all'esordio contro il Frosinone, sua ex-squadra), e Cittadella, ancora in cerca di una decente stabilità difensiva e punita finora anche dagli episodi, ma battagliero fino all'ultimo di fronte al proprio pubblico contro un Empoli fornito di ben altri mezzi tecnici.