L’emergenza in difesa chiede maggiori sforzi da parte di centrocampisti e attaccanti del Torino
Tutti uniti si va avanti perché in fin dei conti la voglia comune è quella di rendere il Torino più forte e competitivo. Si archivia con il confronto tra Juric e i tifosi il gestaccio del mister al termine della partita vinta con il Sassuolo e lo sprone di fischi e cori inneggianti a tirare fuori gli attributi dato dalla gente del Toro ai giocatori. Ora tutti concentrati sul Monza che in classifica ha un punto in più ed occupa il 9° posto insieme alla Lazio. La trasferta all’U-Power Stadium è quindi una partita molto importante per il Torino che ha l’opportunità di dare continuità agli ultimi due successi con Lecce e Sassuolo e mettersi alle spalle un inizio di stagione non brillante, ma che comunque lo ha portato ad avere 1 punto in più del campionato scorso, a parità di partite giocate, e anche una distanza inferiore al 6° posto (garantisce l’accesso a disputare gli spareggi per la Conference League senza dover dipendere da chi vince la Coppa Italia), solo 3 lunghezze rispetto alle 7 dell’anno scorso dopo 11 partite.
Juric deve fare i conti con l’emergenza in difesa Djidji e Schuurs sono out e a loro si è aggiunto anche Rodriguez, per fortuna non ha lesioni al bicipite femorale destro, ma solo una sofferenza che comunque gli farà saltare la partita con il Monza. Zima sta meglio grazie ad aver aumentato la forza al ginocchio destro operato lo scorso 7 febbraio e comincia a reggere gli allenamenti, come ha spiegato ieri il mister in conferenza stampa, e infatti dopo i 120 minuti in Coppa Italia con il Frosinone quattro giorni dopo è subentrato a Rodriguez e ha giocato i minuti finali del primi tempo e tutta la ripresa. Sazonov “è un ragazzo splendido, ma deve lavorare tanto per raggiungere certi livelli” ha detto Juric per cui da braccetto destro il posto se lo giocano Tameze e Vojvoda, forse più il primo del secondo perché sulle fasce Soppy non lo si è ancora visto dopo la lesione di II grado ai muscoli ischiocrurali della coscia sinistra, accadutagli il 2 ottobre durante il match col Verona, e se si toglie l’albanese naturalizzato kosovaro cambiandogli ruolo restano solo Bellanova e Lazaro. Anche spostare Tameze in difesa sottrae un uomo al centrocampo che già è privo di Ricci per infortunio, ma con Ilic, Linetty e Gineitis e senza dimenticare che con due punte i trequartisti hanno meno spazio in mezzo al campo ci sono più giocatori utilizzabili. E’ quindi molto probabile che domani sera contro il Monza la linea difensiva sarà formata da Tameze sul centro-destra, Zima in mezzo e Buongiorno sul centro-sinistra.
E’ evidente che per sopperire agli infortuni soprattutto in difesa gli sforzi dei centrocampisti e degli attaccanti dovranno essere superiori. Più la squadra sta alta e meno pressione c’è sulla difesa poiché gli avversari sono costretti a stare lontani dalla porta di Milinkovic-Savic. “E' da un mese e anche prima che la squadra fa le cose giuste e la prestazione di lunedì con il Sassuolo non è nata per caso perché la squadra è sul pezzo” ha affermato Juric e questo conforta. Vlasic e Sanabria si sono sbloccati e hanno segnato. L’incrementare i gol degli attaccanti è proprio quello che serve al Torino e per farlo serve che gli uomini di fascia e i centrocampisti, includendo anche i trequartisti, effettuino giocate che permettano di creare la superiorità numerica e servano alle punte palloni che possano essere spediti in rete o che lo facciano loro stessi.
La voglia di fare la partita, di pressare e non aspettare l’avversario è il mantra che Gasperini ha trasmesso ai suoi alunni ed è ciò che inseguono sia Juric sia Palladino, domani sera si vedrà chi dei due è riuscito a inculcarlo meglio alla propria squadra.