L'attacco un vero rebus che impone soluzioni importanti
Oggi il Torino dispone di Barreto, Meggiorini, Jonathas e Diop come attaccanti di ruolo, anzi per la precisione solo di Meggiorini e Diop, poiché Barreto e Jonathas sono l’uno in comproprietà con l’Udinese e l’altro in prestito dal Pescara, quindi fra le assolute priorità di questa sessione di calciomercato c’è il reperimento di almeno un attaccante se Barreto, che non rientra nei piani del club friulano, sarà riscattato o se verrà rinnovata la comproprietà, se sarà trovato un accordo per Jonathas, il cui cartellino è nelle mani di Mino Raiola suo potentissimo e abilissimo procuratore, e se Diop sarà confermato e non ceduto, magari in prestito, per farsi le ossa e giocare con continuità altrove, per lui c’è l’interesse della Juve Stabia. E’ evidente che se Barreto, Jonathas e Diop non dovessero vestire più la maglia granata un solo nuovo attaccante non basterebbe, in organico ce ne devono essere almeno due titolari e due riserve.
Immobile, Floccari, Maxi Lopez, Scocco, Emeghara, Larrondo, Ardemagni, Comi, Boakyte, Gabbiadini, Miccoli, Pellissier e Weiss sono tutti nomi di attaccanti che in questo periodo vengono accostati al Torino. Alcuni sarebbero usati sicuri come Floccari e Pellissier o Miccoli, altri giovani sui quali scommettere Immobile, Comi, Boakyte e Gabbiadini, altri ancora arrivano da una stagione non esaltante ovvero Maxi Lopez a causa di un infortunio e Larrondo che non ha trovato granché spazio nella Fiorentina, e poi ci sono Scocco che non ha mai giocato in Europa, Emeghara che a Siena ha stupito e che dovrà riconfermarsi come bomber di razza nel prossimo campionato, Ardemagni che con ventitre reti è il vice cannoniere della serie B, ma che non ha mai giocato in serie A, e infine Weiss che è un centrocampista che può fare anche l’attaccante. Se a queste considerazioni si aggiunge che alcuni di questi giocatori hanno costi elevati e alcuni anche ambizioni di giocare in squadre che militeranno nelle coppe europee e non tutti potrebbero essere utilizzati sia nel 4-2-4 sia nel 5-3-2 il discorso sugli attaccanti sembra alquanto complicato e di non facile soluzione.
L’obiettivo del Torino per la prossima stagione sarebbe quello di puntare alla parte sinistra della classifica, almeno questo diceva mister Ventura fino a pochissimo tempo fa, e per riuscirci è fondamentale che in organico ci sia un attaccante che garantisca di andare in doppia cifra, nella stagione appena conclusa Bianchi ci era riuscito, ma non essendo più un giocatore granata è inevitabile che si debba trovare un sostituto che mantenga le promesse come aveva fatto l’ex capitano. Un attaccante di movimento, che sappia centrare la porta, che si integri negli schemi di Ventura e che caratterialmente sia disposto al sacrificio in campo in fase di copertura, non è facile da trovare soprattutto a un prezzo ragionevole, se poi le punte da reperire fossero più di una il compito di Petrachi diverrebbe ancora più arduo. Puntare su giocatori che non diano sufficienti garanzie o che non rispecchino in pieno le caratteristiche degli attaccanti desiderati da Ventura sarebbe un azzardo che minerebbe la credibilità dei programmi del Torino, oltre a introdurre potenziali scontenti nello spogliatoio e continuerebbe a far aleggiare lo spettro di Bianchi e alimenterebbe il mugugno, per non dire altro, dei tifosi.
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